Oggi partecipo al blog tour di La strada scomparsa di Beatrice Masci. Quando ho letto la trama del libro, ho subito pensato a questa tappa che coniuga la mia voglia di viaggiare con la mia capacità di ammorbarvi con le foto delle mie ferie. Come siete fortunati, eh? Seriamente, però, credo che ci siano strade, vere o metaforiche, che in qualche modo ci segnano e ci portano proprio dove dovremmo essere, nel momento in cui dovremmo essere in quel dato luogo. Avete presente la canzone Samarcanda di Vecchioni? Ecco, una cosa del genere. In questo articolo troverete le mie vecchie strade, quelle che ho amato, quelle che mi hanno cambiata mostrandomi un pezzetto di mondo diverso dal mio, quelle che non vedo l’ora di poter percorrere di nuovo.
Indice dell’articolo
Il libro
Nuova Zelanda
Europa
Asia
Stati Uniti
Canada
Africa
Prima di cominciare, vi lascio il calendario dell’evento in modo che non vi perdiate nemmeno una tappa.
Il libro (poi iniziamo davvero!)
La strada scomparsa – Beatrice Masci
La strada scomparsa è una raccolta di racconti scritti da Beatrice Masci. I temi trattati sono molto diversi, ma tutti i testi hanno in comune la ricerca o il ritrovamento di una strada nascosta, apparentemente scomparsa e spesso perduta.
Ognuno dei personaggi ha una missione, ovvero riconoscere la propria via nella moltitudine confusa della vita e trovare il coraggio di seguirla nonostante le difficoltà: che si tratti di un anziano pittore che ha smarrito l’ispirazione, di tre cugini che hanno dimenticato cosa significa essere bambini, di un’adolescente alle prese con la propria coscienza oppure di una coppia di innamorati che resta unita malgrado il tempo che scorre, tutti loro hanno una storia, un passato… ma anche e soprattutto un futuro, sebbene a volte non se ne rendano conto. Perché il futuro non è mai già scritto, deve essere colui che compie il cammino a scriverlo passo dopo passo.
Così Franco, Vanessa, Manfredi e gli altri impareranno a trovare la loro strada partendo da chi sono nel presente.
Esistono tanti modi per andare da un punto X a un punto Y; e sono tutti leciti. Anche quelli che fanno un giro infinito e arrivano a destinazione dopo molto, molto tempo.
E ora cominciamo.
Nuova Zelanda
Abbiamo già parlato in un paio di occasioni della Nuova Zelanda (qui e qui), ma vorrei porre più l’accento sulla zona dei Catlins, la zona a sud dell’Isola del Sud. È un’area vastissima che offre paesaggi mozzafiato, dove pare di essere in Scozia perché il tempo cambia ogni cinque minuti, con il vento che sposta le nuvole e che batte i pascoli dove le pecore regnano sovrane, dove ci sono cartelli che ricordano a chi decide di passeggiare in spiaggia di fare attenzione ai leoni marini e dove si possono trovare punti di osservazione perfetti per guardare i pinguini che ritornano dalla pesca.
Lo so, l’avete già vista, ma io adoro questa fotografia. È stata scattata a Bluff, nel punto in cui finisce la strada… o forse nel punto in cui comincia?
Le altre foto le trovate negli articoli che vi ho linkato in apertura di questo paragrafo.
Europa: Scozia e Inghilterra
Se ci seguite su Instagram, allora siete anche venuti con me nel mio (sigh!) ultimo viaggio. Siamo partiti in camper da Molino DC e siamo andati fino in Scozia e ritorno. Un viaggio FAVOLOSO! Intanto è stato il primo viaggione gigante con Bella, il nostro Golden Retriever e, soprattutto, è stato il mio primo viaggio in camper. Favoloso! L’ho già detto? Beh, sappiate che non appena si potrà, si riparte! Anzi, credo che farò il richiamo del vaccino con la valigia in auto…
Comunque… Amo la Scozia e lo sanno anche i sassi. E una delle strade che preferisco in assoluto è la strada che da Inverness va all’Isola di Skye.
Eh sì, uno dei motivi è proprio questo: si passa davanti all’Eilean Donan Castle, protagonista anche di numerosi film, tipo Un amore di testimone (Sally, facciamo un rewatch a distanza?).
Le strade a Skye poi sono stupende. Sono piccole, spesso non si incontrano altre auto per ore… e in caso, ci sono i passing place.
Se vi capita, arrivate fino a Portree, vivace cittadina molto colorata, piena di posti bellissimi in cui fermarsi a mangiare.
Questo è l’inizio del nostro viaggio. Su Instagram troverete tutte le altre fotografie.
Asia – Tibet
Saltiamo in Asia per un momento e andiamo in Tibet? Il Tibet è stato il viaggio per i miei trent’anni. Vi ricordate quando ha eruttato il vulcano islandese con il nome improponibile e ci sono stati un sacco di problemi per cui per giorni gli aerei sono stati bloccati a terra? Indovinate chi è stato bloccato per quattro giorni a Dubai? Noi! Quindi il ricordo di quella vacanza è ancora più indelebile.
Lasha lascia senza fiato. Letteralmente. Anche i cinquecento scalini del Potala… E anche il campo base dell’Everest. Vi risparmio le foto con la mia faccia sofferente, ma intanto vi mostro un pezzetto dei cento chilometri di sterrato che ci sono da fare per arrivare al campo base…
Dal campo base però, se siete fortunati, riuscirete a vedere la cima… ed è uno spettacolo davvero! 5300 metri di altitudine e non sentirli (balle. A momenti ci lascio le penne… e anche le matite!)
In ogni caso, il Tibet è meraviglioso. Ci sono paesaggi stupendi, quasi lunari perché oltre i 4000 metri di altitudine la vita non è semplice… eppure ci si adatta ed è un viaggio che fa riflettere davvero su tantissimi aspetti.
Prima di lasciare l’Asia, mettiamo un attimo la testa in Cambogia. Ci sono diversi percorsi che si possono fare all’interno dell’immenso complesso di templi di Angkor Wat, vicino a Siem Reap e tutti vi mostreranno costruzioni stupende riemerse dalla giungla. Qualche esempio al volo, giusto per farvi venire voglia di scoprire questo itinerario.
Sono stata due volte in Cambogia ma ho tutte le intenzioni di tornarci presto perché ho imparato a usare meglio la macchina fotografica… e certe foto vanno assolutamente rifatte!
Stati Uniti
Nei film ambientati in America vediamo sempre queste immense strade dritte che si perdono sulla linea dell’orizzonte. E in effetti sono proprio così. Si attraversano stati, paesini, città e tutto sembra enorme. Non smetto mai di stupirmi, sapete?
Sono stata diverse volte negli USA, soprattutto sulla West Coast. E ho avuto modo di vedere alcuni dei parchi nazionali americani più famosi e di fare anche ottimi safari fotografici. La strada più bella da percorrere nei parchi? Il gigantesco otto di Yellowstone! E sì, ho visto un sacco di orsi! Vi lascio qualche foto.
Perché mi piace questo parco? Perché in una manciata di chilometri il paesaggio cambia completamente: dai passi innevati a quasi 2000 metri di altitudine ai fanghi ribollenti della caldera con i suoi colori pazzeschi.
ATTENZIONE: ovunque vi troviate nel mondo, se vedete un predatore state alla larga. Se vedete un predatore con un cucciolo, ancora di più. Questa regola è valida SEMPRE, qualsiasi sia l’animale che volete osservare/fotografare. Non vale mai la pena mettere a repentaglio la vostra vita per una foto. Le foto che vedete qui e in generale scattate da me, sono scattate con una strumentazione apposita che mi hanno permesso di fare belle foto in ASSOLUTA SICUREZZA.
Un’altra strada che ho amato alla follia è quella che passa per la Death Valley. È semplicemente pazzesca!
Canada
Spostiamoci un po’ più a nord e andiamo in Canada. Siamo in Alberta, al Jasper National Park. Lì c’è una stradina laterale che porta dalla principale fino al Maligne Lake. Ed è la strada più bella del mondo! Ho fatto un sacco di foto bellissime! Speravo di riuscire a fotografare l’aurora boreale (ve ne ho parlato qui) e invece… beh, vi lascio alle foto!
Anche qui non vedo l’ora di tornare!
Africa
Potremmo fermarci qui… ma non vuoi farlo un salto in Africa? Sono stata due volte in Sudafrica e una volta (per ora) in Kenia, in Zimbabwe, Botswana e Namibia. Ho milioni di fotografie che potrei farvi vedere, quindi cercherò di limitarmi il più possibile. Le strade, quelle belle per me, sono quelle che passano nei parchi. Che sia dentro il Kruger (Sudafrica), che sia dentro l’Etosha (Namibia) o che sia all’Amboseli (Kenia), gli animali non smettono mai di stupirmi e di meravigliarmi.
Il Sudafrica poi è davvero bello tutto (per quanto riguarda flora e fauna) e mi piacerebbe poter girare di più e magari anche capire come rendermi utile, oltre a essere una turista responsabile…
Comunque, sulle strade del Kruger si fanno incontri particolari. Tipo questi qua.
In Sudafrica ci sono anche i pinguini! Vi linko un video che ho caricato sul mio profilo Instagram personale. È un profilo pubblico, quindi dovreste vederlo senza problemi.
Etosha – Namibia
Insomma, bellezze, spero che questo viaggio intorno al mondo vi sia piaciuto. Non vedo l’ora di poter viaggiare di nuovo e di potervi portare con me, ma a parte questo, il concetto è uno solo. Avrete notato che ogni strada per me è stata la più bella del mondo. Perché? Perché ogni singolo passo ha contribuito a rendermi la persona che sono oggi. Alcuni sono stati passi falsi, altri passi più lunghi della gamba, altri ancora piccoli passetti esitanti sull’immensa strada della vita. In ogni caso… che bella, la vita! Anche quando va tutto male.
Anche quando si perde fiducia.
Anche quando è proprio difficile…
Queste sono parte delle mie strade. Ne mancano un sacco, ma me le tengo per il prossimo libro, che dite? Aspetto di scoprire le vostre!
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