Il club delle lettrici compulsive

Non dobbiamo stare vicini – Ester Bradamante

Non dobbiamo stare vicini Book Cover Non dobbiamo stare vicini
Ester Bradamante
Rosa
self publishing
25 febbraio 2020
digitale
307

New York. Sara e Luke hanno un passato ingombrante e il loro presente è scandito da regole precise che si sono autoinflitti. L'unica cosa che apparentemente hanno in comune è l’amicizia con Juls: infatti i tre lavorano nella stessa società.
Sara è una ragazza riservata e decisa, conosce Juls dai tempi dell'università e da allora non si sono più lasciate.
Luke lavora nello stesso settore di Juls ed è un playboy che non vuole legami. Per lui Sara è solo la migliore amica di Juls.
Tuttavia, la vita non sempre va come si vuole e, beffarda, si prende gioco dei due.
Sara e Luke riusciranno a gestire le conseguenze di un assurdo imprevisto?

Oggi partecipiamo al review party di Non dobbiamo stare vicini, un libro scritto da Ester Bradamante. Vi lascio il banner in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che hanno partecipato e farvi così un’idea più precisa del libro.

Non dobbiamo stare vicini

Protagonisti del romanzo sono Sara e Luke, entrambi molto provati da un passato ingombrante, entrambi giovani, entrambi bellissimi, entrambi in carriera.

Ma tanto lei è seria e dedita al lavoro, quasi stakanovista, senza distrazioni, senza soprattutto voler provare nessun tipo di coinvolgimento sentimentale con nessuno, quanto lui al contrario, nonostante sia un lavoratore instancabile e molto creativo e propositivo, passa le sue serate tra feste e immancabilmente finisce a letto con qualsiasi ragazza riesca ad attirare con il suo sguardo magnetico e il suo fisico da statua greca.

L’unica cosa che i due hanno in comune è Juls, il folletto, come entrambi l’hanno soprannominata, che lavora nella stessa azienda dei due ed è stata compagna di stanza di Sara durante il periodo universitario, instaurando con lei un’amicizia forte e duratura.

I due, quindi si conoscono tramite Juls, ed inevitabilmente sono attratti l’una dall’altra e da qui inizia la storia.

Avevo cominciato la lettura di Non dobbiamo stare vicini molto perplessa e soprattutto molto prevenuta. Io non gradisco affatto i romanzi rosa con componenti erotiche e perciò il mio approccio iniziale è stato molto critico. Trovo i romanzi rosa/erotici noiosi e ripetitivi e soprattutto con una trama banale e superficiale, dove la componente erotica prevale su di essa, facendo si che la trama stessa sia in funzione dell’erotismo e non il contrario (almeno in tutti quei romanzi che ho avuto la sfortuna di leggere).

Con questo romanzo ho dovuto invece ricredermi.

La storia non è affatto banale, a partire dai due protagonisti. Entrambi sono complicati ed entrambi hanno avuto un passato negativo che li ha segnati.

Per questo il romanzo diventa quasi una scusa per affrontare temi delicati (di cui non posso purtroppo parlare per non rischiare di spoilerare) che l’autrice presenta in maniera delicata, con un intensità che sale dall’inizio fino allo svelare il segreto di Luke.

Questo escamotage porta chi legge a rimanere attaccato alla lettura per capire come mai un ragazzo bello e inafferrabile, sicuro di sé e di successo, sia in realtà così ferito nell’anima e così combattuto da non lasciarsi andare ma a considerarsi un pericolo per sé e per gli altri.

Anche Sara ha avuto un’infanzia terribile, ma si è distaccata da essa costruendo un personaggio freddo e sicuro di sé, alla ricerca della routine sia in amore che nella vita quotidiana in modo che tutto possa essere sotto controllo.

I personaggi, quindi, come si può notare da quello che ho detto sopra, sono ben costruiti e caratterizzati, sono ben descritti e non si può non affezionarsi ai due ragazzi e a fare il tifo per loro come fanno i loro amici, Juls e Charlie.

Il romanzo è ben strutturato e scorre veloce, si legge in un soffio, fa commuovere ma anche sorridere e la componente erotica, beh, non infastidisce ma anzi è a completamento di un bel racconto e di una bella storia d’amore.

L’unica critica che posso muovere è che forse, l’autrice fa ripetere troppe volte ai due protagonisti che non possono lasciarsi andare all’amore che pure sta nascendo tra loro, che devono rimanere distanti (come recita il titolo) e che non possono godere il piacere di stare insieme, anche se questo continuare a ribadirlo non fa che rimarcare lo strazio interiore, la voglia di amare e la paura di farlo, la voglia di lasciarsi andare e il sapere che potrebbe danneggiarli, il sentirsi inadeguati e pericolosi e la voglia di donare tutti se stessi alla donna e all’uomo amati.

Il mio comportamento abituale è rimettere il marcio sotto strati e strati di strafottenza e superficialità, andare avanti e le altre persone non riescono a comprendermi per davvero. Il mio è quasi un nascondersi.

Tanto mi ha preso questo romanzo che ho “dovuto” per forza leggere anche i ringraziamenti, per non dovermene distaccare fino all’ultima riga scritta!

E guardate cosa ho trovato scritto?

“Adoro i ringraziamenti perché io sono una di quelle persone che li leggono!”

Anche io li leggo (quasi) sempre, e l’autrice mi trova perfettamente d’accordo quando dice:

“Penso che permettano al lettore di conoscere uno spaccato di vita di chi scrive”

Consiglio la lettura di Non dobbiamo stare vicini a chi ha voglia di leggere una favola moderna con un happy end, non scontato e non banale, e che desidera passare delle ore rilassate e divertenti in compagnia di un libro che non ha nessuna pretesa se non quella di coinvolgervi e divertirvi.

Avete letto Non dobbiamo stare vicini?

Resta connesso. Segui la nostra pagina Facebook e iscriviti alla newsletter, in modo da non perderti nemmeno una novità.

NdA: il libro mi è stato fornito dalla casa editrice perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.