Quando un editore, poi, si mangia le mani: i NO che si sono trasformati in caso editoriale
Prima o poi, tutti vi sarete imbattuti nella notizia che, ad oggi, pare pazzesca: i no ricevuti da J.K. Rowling prima che Bloomsbury accettasse il suo manoscritto che narrava le avventure di un maghetto con gli occhiali. Ovviamente mi riferisco ad Harry Potter (specifico per gli eventuali babbani ma so che voi siete sempre preparatissimi!) che ha ricevuto ben 8 no prima di riuscire ad approdare alla carta stampata e fare di J.K. Rowling una delle scrittrici più ricche e più famose del mondo. La motivazione? Troppo lungo! 250 pagine per un libro per bambini era decisamente troppo per gli standard dell’epoca. (Seriamente? A me sono sempre sembrati fin troppo corti!).
Tuttavia non è certo la sola. Vediamo insieme quanti e quali capolavori della letteratura sono stati ritenuti non degni di essere pubblicati in un primo momento.
Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta di Robert Pirsig.
Credo che questo libro detenga il maggior record di no ricevuti: ben 121, tra agenti letterari e case editrici. Ha venduto nei successivi 35 anni dalla pubblicazione, oltre 5 milioni di copie.
Il momento di uccidere di John Grisham
Con 12 no al suo attivo, la prima edizione vendette pochissimo. In un secondo momento, però, fu ristampato e arrivò a 8 milioni di copie in pochissimo tempo, facendo di Grisham l’autore di best seller che tutti conosciamo.
Il richiamo del cuculo di Robert Galbraith
Ebbene sì! Anche come Robert Galbraith, la Rowling ha ricevuto alcune lettere di rifiuto che, a marzo di quest’anno, ha pubblicato su Twitter, togliendo la firma dell’editore. L’ha fatto per ispirare e per incoraggiare i suoi fan a non mollare mai e di continuare a inseguire i sogni anche se è difficile accettare dei no.
Curiosità: la Rowling non ha rivelato il nome ma pare che uno degli editori che ha rifiutato il manoscritto di Galbraith, sia uno di quelli che aveva rifiutato Harry Potter in passato. Non riesco a smettere di ridere, davvero!
Chocolat di Joanne Harris
L’autrice ha dichiarato in un tweet (proprio in risposta a J.K. Rowling) di aver ricevuto talmente tanti no da poter fare una scultura con le lettere di rifiuto.
Ulisse di James Joyce
Capolavoro della letteratura inglese, è parte degli incubi dei liceali che si ritrovano molto spesso a studiarlo in lingua originale. Fu brutalmente rifiutato dalla Hogarth Press. L’editor che rifiutò malamente il libro, era nientepopodimeno che Virginia Woolf.
The Help di Kathryn Stocket
In due anni ha collezionato ben 60 lettere di rifiuto. Dopo la pubblicazione, ha venduto oltre 10 milioni di copie e l’adattamento cinematografico ha fruttato a Octavia Spencer il premio Oscar come miglior attrice non protagonista più un numero spropositato di nomination e altri premi.
Siete sconvolti?
La lista è ancora lunga e contiene davvero eccellenze nel campo della letteratura come Gabriel Garcia Marquez con il suo Cent’anni di solitudine (fu insignito poi, nel 1982 del Premio Nobel per la letteratura), Herman Melville con Moby Dick, Richard Bach con Il gabbiano Jonathan Livingston, Carlos Luiz Zafón con L’ombra del vento, Patricia Cornwell, Stephen King e tantissimi altri.
La morale è solo una: se avete un sogno, non mollate!
La perseveranza è ciò che rende l’impossibile possibile, il possibile probabile, e il probabile certo.
Robert Half
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