Il club delle lettrici compulsive

Romanzo d’estate – Emily Henry

Romanzo d'estate Book Cover Romanzo d'estate
Emily Henry
Romanzo rosa
Harper Collins
2021
Digitale - Cartaceo
346
Fornito dalla Casa Editrice
Valentina Zaffagnini

UN'AUTRICE DI ROMANZI ROSA CHE NON CREDE PIÙ NELL'AMORE.
UN AUTORE DI ROMANZI LETTERARI COL BLOCCO DELLO SCRITTORE.
UNA SCOMMESSA CHE CAMBIERÀ E LORO VITE... E I LORO LIBRI.

Augustus Everett è un autore amato dalla più intransigente critica letteraria.
January Andrews invece scrive deliziose commedie romantiche che scalano regolarmente le classifiche.
Lui è uno scrittore serio, ma non riesce a parlare di sentimenti. Lei è una sostenitrice dell’amore per sempre e del lieto fine. Non hanno niente in comune.
A parte che per i prossimi tre mesi saranno vicini di casa.

January ha infatti deciso di rifugiarsi nel cottage del padre sul lago Michigan e pensa di trascorrere l’estate raccogliendo le idee e scrivendo un romanzo pieno della felicità che non sa più immaginare: ha da poco scoperto un segreto sui suoi genitori e non crede più nell’amore. Nella veranda accanto alla sua c’è però un vicino di casa inaspettato: Augustus Everett, suo ex compagno di college e soprattutto autore di fama. Anche lui colpito da un paralizzante blocco dello scrittore.

Da sempre i due non si sopportano, ma decidono di lanciarsi una sfida per cercare di darsi una mano, o più probabilmente di punzecchiarsi. Si scambieranno il romanzo. E così Augustus dovrà dimostrare di saper scrivere anche un lieto fine e January di sapersi cimentare nella scrittura del Grande Romanzo Americano. E questa scommessa cambierà inevitabilmente tutti i finali…

Oggi partecipiamo al review party di Romanzo d’estate, un libro scritto da Emily Henry, pubblicato in Italia da Harper Collins. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

romanzo d'estate

Nonostante Romanzo d’estate sia fondamentalmente un romanzo rosa, questa non è una recensione facile da scrivere. Lo so, lo dico sempre, ma questa volta il libro mi ha toccata in maniera particolare.

Conosciamo January, la protagonista e voce narrante dell’intera vicenda, in uno dei momenti più bassi della sua vita.
Ha perso il papà da poco più di un anno e sta facendo i conti con la sua assenza. Ciò che più la sconvolge, però, è che al funerale del padre ha scoperto un segreto che ha rischiato di metterla in ginocchio per sempre… Non è facile assimilare certe notizie, soprattutto quando il diretto interessato non può più dare spiegazioni.

January è una scrittrice di romanzi rosa che ha sempre creduto nell’amore, nel lieto fine… che però le è stato strappato via all’improvviso, quindi quella che noi incontriamo è una donna in crisi profonda, che sta elaborando un lutto gigantesco e una serie di tradimenti che hanno minato la sua anima e il suo ottimismo in profondità.
Praticamente al verde, January si trasferisce nella casa segreta del padre sul lago Michigan. L’idea è scrivere il libro che la sua agente ha promesso alla sua casa editrice e, nel frattempo, mettere in vendita il cottage e il suo contenuto in modo da racimolare qualche dollaro, in attesa dei proventi del libro.

Fosse facile…

Tra i ricordi spiacevoli e la paura di imbattersi in cose strane per casa, January è praticamente paralizzata, avvolta su se stessa in una spirale che potrebbe sembrare autodistruttiva. Dovrebbe scrivere un libro con un lieto fine, ma come fai a essere convincente scrivendo di qualcosa in cui non credi?
In più, ha anche un vicino di casa che conosce dal college e che non sopporta… Ma le cose non sono destinate a restare così molto a lungo, altrimenti che romanzo rosa sarebbe?

Anche Augustus, o Gus, o il Sexy Malefico Gus che dir si voglia, è uno scrittore. Lui però scrive narrativa intensa e profonda. E anche lui ha il blocco dello scrittore…

Ovviamente non vi dico altro sulla trama, ma sappiate che vi ritroverete in mano un romanzo che non è solo un romanzo rosa. Sì, per carità, ci sono tutti i cliché che ci dovrebbero essere in un romanzo di questo genere, ma è allo stesso tempo un libro intenso e profondo quanto la prosa di Gus.

Non correggevo mai le persone che dicevano “libro” anziché “libri”, ma a volte la loro supposizione mi faceva arrabbiare. Era come se dessero per scontato che la mia carriera fosse soltanto un colpo di fortuna. Uno starnuto ed era saltato fuori un romanzo rosa.
E poi c’erano quelli che, dopo un’appassionata conversazione di arte o di politica, nello scoprire che scrivevo frivoli romanzi rosa reagivano come se avessi fatto una battuta. Mi dicevano: «Si deve pur pagare le bollette, giusto?», quasi cercassero rassicurazioni da me sul fatto che non volevo davvero scrivere libri sulle donne o sull’amore.

Gli argomenti trattati sono tantissimi.

In primo luogo, giusto per chiarire anche la mia posizione in merito, si parla dell’eterna diatriba tra letteratura di serie A e letteratura di serie B.

Tutti gli anni scoppia puntuale la polemica: chi legge rosa legge scemate, non è in grado di leggere cose più profonde, chi scrive rosa ha la vita facile, chi scrive rosa vende facile perché le lettrici (come se solo le donne leggessero rosa) sono scemette assetate di sesso e altre stupidaggini di questo genere. Se bazzicate sui social del mondo libroso ve ne sarete senza dubbio accortə e avrete sicuramente letto qualcosa in merito.
Ecco, tutte baggianate. Scrivere un rosa che non sia banale e che sia convincente e divertente allo stesso tempo non è una passeggiata al chiaro di luna. Togliamoci tuttə dalla mente questo stereotipo, per favore.

I libri rosa, i romance, chiamateli come vi pare, sono libri esattamente come tutti gli altri. E sappiate anche che non è obbligatorio annoiarsi per forza per darsi un tono. C’è chi si diverte leggendo autori polacchi tisici morti suicidi e chi leggendo un chick-lit. C’è qualcosa di male in tutto ciò? No.
Smettetela di giudicare le persone per quello che leggono. Grazie. Se volete farvi due risate e farvi allo stesso tempo venire il nervoso, vi linko questo articolo che ho scritto dopo aver letto un pezzo imbarazzante sull’inserto di Repubblica e che risponde benissimo alla polemica. Eh, allora, cosa dobbiamo farci? Pezzi che nascono per diventare immortali, in pratica!

Comunque, sempre per tornare a Romanzo d’estate, anche questo è ovviamente un tema di cui si parla diffusamente, soprattutto perché diventa la base di una scommessa tra January e Augustus. E ci sarà da ridere!

«Non hanno messo gli ombrellini di carta. La più grande delusione della serata, per quanto mi riguarda.»
«Vedi» disse Gus. «È a causa di queste ingiustizie che non posso credere ai lieto fine. Non ottieni mai l’ombrellino di carta che il mondo ti aveva promesso.»
«Gus» dissi, «devi essere tu l’ombrellino di carta che vorresti vedere in questo mondo.»
«Gandhi era un uomo saggio.

Lutto e tradimento sono altri due temi che vengono trattati nel romanzo e Emily Henry lo fa in un modo eccezionale. Davvero.

Ho pianto, non ve lo nascondo. Chi mi conosce bene sa che anno ho passato… Se non siete nella mia cerchia ristretta, ve lo dico ora. L’anno scorso, il 13 luglio, ho perso il mio adorato papà. E credo che non mi riprenderò mai da questo dolore che è esattamente quello che l’autrice descrive nel libro quando January pensa a quanto le manca il suo papà.

È proprio quel dolore lì, che arriva all’improvviso come un’onda gigante che spazza via tutto, che ti piega in due senza far caso a dove sei, a quello che stai facendo. Basta un pensiero nella direzione sbagliata, una parola sentita per caso, un odore colto all’improvviso ed ecco che ti accartocci su te stessa e piangi tutte le lacrime che hai in corpo, anche quelle che non sapevi di avere, perché è una mancanza alla quale non puoi porre rimedio. È un dolore sempre presente in sottofondo, ma che ogni tanto emerge con spuntoni acuminati che ti feriscono ancora, e ancora, e ancora.

Emily Henry l’ha reso perfettamente, dimostrando quantomeno un’empatia straordinaria nei confronti di chi cerca di elaborare un lutto.
La stessa cosa vale per il tradimento.

Spero di leggere altri libri di questa autrice perché se sono tutti scritti in questo modo so già che li amerò. Peccato per qualche errore nell’editing, perché altrimenti avrebbe preso tranquillamente 5 stelle.

Anche se i temi difficili sui quali si basa il libro sono difficili da digerire, Romanzo d’estate non è un libro triste, anzi! Ci sono risate assicurate perché January ha un bel senso dell’umorismo nonostante tutto e tutti e quindi resta un bel romanzo divertente e, per certi versi, anche terapeutico.

Eh sì, perché tuttə abbiamo avuto periodi orribili e tuttə, almeno una volta nella vita, ci siamo ritrovatə a fare i conti con noi stessə, non sempre uscendone bene. Eppure, sono proprio i momenti di felicità a dare un senso alla nostra vita così come lo sono quelli brutti. Certo, l’accanimento che ha la sfortuna a volte sembra troppo, sono d’accordo con chiunque lo stia pensando leggendo questa frase, ma ciò che conta è che possiamo sopravvivere. Possiamo perfino tornare a essere felici, che poi è quello che ho imparato io leggendo Romanzo d’estate:  c’è sempre una speranza di essere ancora felici, anche quando ci sono assenze importanti da elaborare.

Le cose brutte non scavano dentro di te fino a renderti un abisso di infelicità. Insieme allo schifo, ci saranno sempre anche le cose meravigliose. Ci saranno persone come Pete e Maggie, e i temporali nel bosco e il sole sulle onde.

I personaggi sono carini da morire, a partire Pete e Maggie. Ma non voglio assolutamente dirvi di più perché secondo me dovreste proprio leggere Romanzo d’estate. Preparatevi per un club del libro bizzarro e per cocktail ancora più strani… Fossi in voi, terrei una bottiglia di vino a portata di mano.

Avete letto Romanzo d’estate? Vi aspetto per commentarlo!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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