Ascolta la mia ombra
Narrativa
Bur Rizzoli
2012
Digitale - Cartaceo
213
V. Pazzi
E se esistesse qualcuno capace di catturare la nostra anima, svelandone ogni segreto, ogni ferita? Quando capisce di possedere questo formidabile dono, lui è ancora un bambino, timido e isolato dagli altri. Sono le ombre la sua sola compagnia: la parte nascosta e più fragile di ciascuno di noi, ma anche la più trasparente, la più pura. Le ombre lo seguono, lo circondano, sempre pronte a sussurrargli all'orecchio frammenti di ricordi e di verità perdute. E, attraverso di loro, lui impara a riconoscere la sua vocazione: aiutare le persone in carne e ossa, curandole dai loro malanni e insieme restituendo loro desideri e risposte che credevano smarriti per sempre. Fino a quando, ormai medico affermato, dopo anni trascorsi a cercare di guarire le vite altrui, non decide di prendere in mano la propria. Mettendosi sulle tracce dell'unica donna che per lui abbia contato davvero.
Oggi Alice ci parla di Ascolta la mia ombra, un romanzo scritto da Marc Levy e pubblicato da BUR.
Il protagonista del romanzo di Levy non ha un nome.
“Lui” è un bambino insicuro, timido e malinconico, che vivendo all’ombra di un padre assente e malato del lavoro e di una madre molto presente e dolce, scopre improvvisamente di possedere un dono molto particolare: se sovrappone la sua ombra a quella di qualcun altro può impossessarsene e parlarle.
Se in un primo momento è smarrito e spaventato di fronte a questa straordinaria capacità, poco per volta entra in sintonia con il suo dono e decide di usarlo per aiutare gli altri. La svolta nella sua vita avviene quando cattura l’ombra della sua amica Clèa, apparentemente sordomuta ma capace di entrarti dentro con la “musica aerea”.
Clèa disegna parole nell’aria: poesia atmosferica. Mio padre diceva sempre di non fare confronti, ogni persona è diversa: l’importante è trovare la differenza più adatta a noi. Clèa era la differenza adatta a me.
L’unica parola che l’ombra di Clèa riesce a dire è “aiuto” e, vista la giovane età, il protagonista capirà solo dieci anni più tardi il vero significato di questo grido. Clèa non era sordomuta, ma era speciale…
Questo libro parla di ombre, ma non sono solo le ombre generate dal sole. Le ombre sono anche l’indifferenza della società verso i problemi delicati della vita, l’incapacità degli adulti di chiamare le malattie con il loro nome o di accettare la diversità che ci rende speciali e unici.
La capacità di Levy nel mescolare abilmente il surrealismo e la realtà è disarmante e lo si coglie fin dalle prime pagine dove ci presenta un bambino come tanti che ha un dono unico, magico.
Le pagine di Ascolta la mia ombra sono piene di amore, della madre di “Lui” verso il figlio e del suo bambino verso il suo primo amore d’infanzia, una bambina speciale ma che ai suoi occhi non è diversa con l’accezione negativa aggiunta dalla malizia degli adulti!
Levy scrive in modo semplice, quasi volesse rendere il tutto un flusso di pensieri da parte del nostro protagonista, una storia dolce vista con occhi innocenti e piena di tenerezza che pian piano evolve facendoci capire che il punto di vista è anche quello di un ragazzo più grande che ci parla del suo passato e della sua infanzia.
Ascolta la mia ombra è un romanzo scorrevole, senza il minimo attimo di suspense e arriva dritto al punto attraverso una narrazione fluida e senza fronzoli. Forse avrei gradito più parti descrittive, ma lo stile adotatto dall’autore forse vuol esser estremamente diretto per veicolare meglio il messaggio che porta con sé.
Voi avete già letto Ascolta la mia ombra?
