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Breve storia dei trattori in Ucraina – Marina Lewycka

Breve storia dei trattori in Ucraina Book Cover Breve storia dei trattori in Ucraina
Marina Lewycka
Narrativa
Astoria
2022 (prima ed. Mondadori 2005)
Digitale - Cartaceo
319
Fornito dalla Casa Editrice
Luigi Maria Sponzilli

Nikolaj è un ingegnere ucraino appassionato di meccanica, che nel 1943 è riuscito a fuggire rocambolescamente dagli orrori della Seconda guerra mondiale assieme alla famiglia e si è costruito una vita rispettabile in Inghilterra.
Ormai ottantaquattrenne, vedovo da due anni, ha un colpo di testa e in breve tempo, tenendo le figlie Vera e Nadia quasi all’oscuro di tutto, sposa Valentina, una ragazza bionda e procace, con meno della metà dei suoi anni, senza passaporto britannico e in odor di opportunismo. Vera e Nadia, i cui rapporti si erano congelati per dissidi sull’eredità lasciata dalla madre, si ritrovano “costrette” a coalizzarsi per evitare che il padre commetta vere e proprie follie senili. La loro missione è, senza giri di parole, far espellere Valentina.
In parallelo agli alti e bassi domestici, la nostalgia per la patria e la passione per i trattori spingono Nikolaj a scrivere una storia dei mezzi agricoli e del loro utilizzo nell’Ucraina sovietica.
Da questi due piani narrativi nasce un romanzo impossibile da incastonare in una gabbia di genere, che è al contempo una divertentissima commedia, una saga familiare fatta di amore ma anche orrori, e uno spaccato di storia ucraina – dai contrasti fra il nazionalismo locale e quello russo alla presa del potere dei bolscevichi, dalla Seconda guerra mondiale all’ascesa e caduta dell’URSS.
Un libro intessuto d’intense emozioni e pungente ironia, e di straordinaria attualità.

Oggi partecipiamo al review party di Breve storia dei trattori in Ucraina, un libro scritto da Marina Lewycka e pubblicato da Astoria. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime logger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

Breve storia dei trattori in Ucraina

Questo libro, per me, ha una storia particolarissima. Che adesso vi racconto. Siete sempre fortunati!

Quando mi è stato proposto di leggere Breve storia dei trattori in Ucraina mi si è accesa una lampadina perché sapevo già, senza leggere la trama, tutta la storia. Certo, i dettagli si erano persi nel tempo, ma ero sicura di averlo già letto. E dopo aver rotto le scatole chiesto a tutti quelli che mi circondano se mi avessero mai sentita parlare di questo libro (marito ha dato un sacco di soddisfazione, in proposito), ho deciso di scavare nella mia immensa libreria. E dopo ore (e ore e ore) passate a pensare, rimuginare e a rompere le scatole richiedere a tutti, mi è caduto l’occhio su Breve storia dei trattori in lingua Ucraina, Mondadori, 2005. Giuro, ho delle chat deliranti in cui mostro anche il luogo del ritrovamento! Storie di ordinarie lettrici che non sanno più dove sono i libri, giusto?

Quindi, Breve storia dei trattori in Ucraina è una riedizione di un libro favoloso, che fa ridere, commuovere e che fa anche molto, molto riflettere. Quindi adesso lo vediamo insieme perché, finalmente, ho un blog dove sono legittimata a blaterare quanto voglio dei libri che mi piacciono! Evviva!

Definire questo libro come sola narrativa è quasi un peccato perché è un romanzo tristemente attuale, è vero, ma Breve storia dei trattori in Ucraina è anche una commedia familiare, basata su equivoci e su non detti (e su cose ripetute troppe volte), è un romanzo d’amore sia romantico sia nei confronti della propria famiglia d’origine, è un inno alla vita e alla speranza, è un monito, perché certe cose non accadano più.

Ma andiamo con ordine.

La storia inizia con una telefonata. Avete presente le telefonate che cambiano la vita? Ecco, è una di queste che Nadezhda (detta Nadia) riceve dall’anziano padre Nikolaj che, come un fulmine a ciel sereno, annuncia il suo imminente matrimonio con una donna ucraina “bella come la Venere del Botticelli”. Il problema, per Nadia, non è il fatto che il padre vedovo si risposi. Il problema è che Valentina, la fidanzata del padre, ha la metà dei suoi anni e non ha il permesso di soggiorno per vivere in Inghilterra, non ha un lavoro ma ha un figlio a carico che, ben presto, sarà anche a carico di suo padre. Nadia è certa che Valentina sia una cacciatrice di dote e quindi, dopo aver cercato un modo per fermare questo assurdo matrimonio, chiama la sorella, Vera, con la quale non ha contatti dal funerale della madre. È dal loro punto di vista che scopriamo, pagina dopo pagina, altri dettagli

I temi trattati sono tantissimi: si passa dalle diatribe familiari (a volte molto squallidi, visto che si parla di due sorelle che litigano per l’eredità) alla realtà storica della Seconda guerra mondiale, con tutto quello che ha comportato per chi è stato internato in un campo di concentramento e ha avuto la fortuna di sopravvivere per raccontarlo; si parla di matrimoni (veri, finti e finiti) e si parla di trattori. Eh sì, anche di trattori!

Nikolaj fa una tenerezza infinita perché è fondamentalmente un uomo buono che ha avuto tanti dispiaceri e tante preoccupazioni nella sua vita. Nadia e Vera, invece, mi hanno innervosita anche in questa seconda lettura. Si può essere così meschine? Tutti i personaggi, per quanto alcuni siano un po’ delle macchiette, sono ben caratterizzati. Non posso entrare nei dettagli perché non voglio rischiare di rovinarvi la lettura di questo romanzo complesso ma godibile allo stesso tempo.

Marina Lewycka scrive davvero bene e riesce passare dalla Storia, quella con la S maiuscola, alla finzione narrativa con una facilità estrema, fondendole in quello che è un romanzo corale che ha molto da dire a chi riesce a leggere tra le righe.

Tra la nuova e la vecchia edizione c’è qualche differenza di traduzione… quindi, anche se avete già l’edizione del 2005, non fatevi sfuggire questa nuova pubblicazione Astoria. Sono contenta che Breve storia dei trattori in Ucraina sia tornato in libreria perché è davvero un bel libro, molto attuale nonostante siano passati anni dalla prima pubblicazione. Non fatevelo sfuggire!

Avete letto Breve storia dei trattori in Ucraina ? Vi aspetto per commentarlo!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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