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I dolci di Natale – BT Amore, zucchero e una tazza di caffè – Julie Caplin

Amore, zucchero e una tazza di caffè Book Cover Amore, zucchero e una tazza di caffè
Julie Caplin
Romance
Newton Compton
2022
Digitale - Cartaceo
352
Fornito dalla Casa Editrice
Francesca Cazzaniga

Lucy ha l'impressione che la sfortuna la stia perseguitando. Non solo ha perso il lavoro dei sogni in uno dei più begli hotel di Londra, ma l'uomo che amava le ha spezzato il cuore, tradendo in modo irreparabile la sua fiducia. Al momento nessun luogo le sembra abbastanza lontano dai brutti ricordi, e così accetta l'offerta di trasferirsi in Islanda per occuparsi della gestione del Northern Lights Lodge, un delizioso albergo isolato da tutto, perfetto per godersi la magia delle aurore boreali. Con l'unica compagnia di Alex, il taciturno barista dell'hotel, Lucy si mette d'impegno perché il Northern Lights Lodge cominci ad attrarre turisti in cerca di una romantica meta da sogno. E nonostante abbia messo il cuore sottochiave dopo la recente rottura, dovrà fare in modo che le coppie di innamorati vivano un'emozione indimenticabile durante il loro soggiorno. Lucy ancora non lo sa, ma l'incanto dei cieli stellati islandesi potrebbe essere il segreto per ritrovare la felicità. E, forse, persino il coraggio che le serve per ricominciare ad amare.

I dolci di Natale è l’argomento di oggi perché partecipiamo al blog tour di Amore, zucchero e una tazza di caffè, un libro scritto da Julie Caplin pubblicato in Italia da Newton Compton. Prima di cominciare vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le tappe delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

I dolci di natale

Il libro:

Amore, zucchero e una tazza di caffè – Julie Caplin

Amore, zucchero e una tazza di caffè

Lucy ha l’impressione che la sfortuna la stia perseguitando. Non solo ha perso il lavoro dei sogni in uno dei più begli hotel di Londra, ma l’uomo che amava le ha spezzato il cuore, tradendo in modo irreparabile la sua fiducia. Al momento nessun luogo le sembra abbastanza lontano dai brutti ricordi, e così accetta l’offerta di trasferirsi in Islanda per occuparsi della gestione del Northern Lights Lodge, un delizioso albergo isolato da tutto, perfetto per godersi la magia delle aurore boreali. Con l’unica compagnia di Alex, il taciturno barista dell’hotel, Lucy si mette d’impegno perché il Northern Lights Lodge cominci ad attrarre turisti in cerca di una romantica meta da sogno. E nonostante abbia messo il cuore sottochiave dopo la recente rottura, dovrà fare in modo che le coppie di innamorati vivano un’emozione indimenticabile durante il loro soggiorno. Lucy ancora non lo sa, ma l’incanto dei cieli stellati islandesi potrebbe essere il segreto per ritrovare la felicità. E, forse, persino il coraggio che le serve per ricominciare ad amare.

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I dolci di Natale

amore zucchero e una tazza di caffè
I dolci di Natale: che ne pensate?

È ufficialmente novembre, Halloween è passato, ergo, per quanto mi riguarda, è Natale.

Lo so, lo so, sono un po’ in anticipo, ma per quanto mi riguarda (e Sara sarà d’accordo con me) con il cambio dell’ora arriva il Natale e di qua non si scappa. Non mi impegnerò a decorare tutta la casa per poi smontare tutto dopo poche settimane, nossignore!

Voglio godermi l’atmosfera fino in fondo!

I libri di Julie Caplin, d’altro canto, per me significano inevitabilmente un’irresistibile voglia di dolci caldi e fragranti, e Amore, zucchero e una tazza di caffè non fa eccezione, quindi metto su un chai latte, prendo una copertina e mi sistemo qui in poltrona a parlarvi dei dolci natalizi che mi piacciono di più!

Innanzitutto, bisogna dirimere l’annosa questione e prendere una posizione importante: pandoro o panettone?

Lo so, lo so, non vi picchiate, il fatto che alcuni preferiscano l’uno o l’altro dolce non costringerà gli altri a mangiarlo, ma se lo chiedete a me, il pandoro vince qualsiasi campionato.

Così soffice, così delicato, lo adoro, sia spolverato dell’immancabile zucchero a velo che inzuppato nel latte freddo (era la mia colazione di Natale, non giudicate. Lo è ancora in effetti), sia ricoperto di goduriosa crema al mascarpone e scagliette di cioccolato.

Quando me ne rimane troppo lo uso al posto dei savoiardi del tiramisù (credo che riceverò delle minacce di morte per questo) o lo trasformo in una torta velocissima tagliandolo a rondelle e alternandolo a strati di crema o panna o quello che capita.

Probabilmente ho una dipendenza.

Secondo voi esistono i pandoristi anonimi?

Quantomeno non mi sono ancora incaponita nell’idea di farlo in casa (in questo istante ho ricevuto un messaggio di Sara che recita testualmente “quest’anno provo a fartelo”. Brace yourselves), altrimenti adesso dovreste sorbirvi anche la mia personalissima ricetta, completa di trucchi “segretissimi” per i quali dovrei uccidervi.

La legge dei dolci è durissima.

Lo sapeva bene mia nonna Rosa, temutissima matriarca che custodiva le proprie ricette in maniera abbastanza peculiare: non è che si rifiutasse di condividerle, è che lo faceva in una maniera così sibillina che era pressoché impossibile riprodurle!

Le sue istruzioni comprendevano frasi del tipo “usa la quantità che serve” oppure “cuoci finché non è cotto”, ma, grazie alla perseveranza di mia cugina Serena, abbiamo ottenuto una parvenza di ricetta per le famose cartellate della nonna!!

Le cartellate sono dolci che si preparano in Puglia nel periodo di Natale, se non le avete mai mangiate, sappiate che dovreste!
Sono piccole girelle di pasta sottilissima fritte, coperte di appiccicosissimo vincotto, che scrocchiano e allappano contemporaneamente e che non si può fare a meno di amare.

Qualcuno le fa anche con il miele, anche perché il vincotto sembra essere diventato una merce rara e intere famiglie si stanno fronteggiando in faide sanguinose per accaparrarselo.
Non vi condivido la ricetta di famiglia perché l’unità di misura fondamentale è il bicchiere che usava mia nonna.
Capite che non è fattibile.

Il web però ci aiuta, quindi, se volete cimentarvi, potete trovare la ricetta da GialloZafferano qui!

Un’altra cosa che a mio parere non deve mancare a Natale è la cannella. Durante il resto dell’anno non so nemmeno di averla in casa, poi arriva l’autunno e la metto ovunque.
Nella torta di zucca, in quella di mele, nel ragù, nello stufato, ma, soprattutto, questo weekend ho imparato a fare i cinnamon rolls e mi sento davvero orgogliosa di me stessa!

La verità è che non trovavo nessun posto che li vendesse e ne avevo una voglia matta, così ho preso in mano la situazione, ho incrociato qualche ricetta promettente e in poco tempo avevo in casa il profumo più buono del mondo e una teglia di rolls fragranti e glassati e con tanto di cheese frosting a renderli ancora più golosi. Che goduria!

Siccome da mia nonna non ho preso solo il nome, anche per questa ricetta vi consiglio di rivolgervi a GialloZafferano cliccando qui, perché io non ho segnato le variazioni e probabilmente non sarò più in grado di rifarli.

Paganini non replica! (Mia nonna però sì!!)

E i Gingerbread? Esiste il natale senza gli omini di pan di zenzero? Secondo me no!

Anni fa naturalmente li ho fatti, erano così carini! Talmente carini che decisi di fare loro una casetta glassata, la usai come centrotavola e poi fu distrutta da alcuni parenti famelici!

amore zucchero e una tazza di caffè
La qualità dell’immagine è agghiacciante, me ne rendo conto e mi vergogno, ma a quanto pare questa è l’ultima testimonianza della mia casetta di pan di zenzero…

Un piccolo consiglio: se decidete di fare la casetta di pan di zenzero e non siete la strega di Hansel e Gretel, compratela pronta da assemblare, perché riuscire a fare i componenti da zero è un incubo!
La frolla speziata riuscirà a lievitare male, a restare cruda al centro, a diventare la cosa più friabile del mondo, e tutto per farvi diventare matti e procurarvi delle ustioni mentre cercate di assemblarla con del caramello rovente.

Sì, parlo per esperienza personale.

Ora che vi ho dato la mia personalissima lista e vi ho avvisati dei pericoli, leggerete Amore, zucchero e una tazza di caffè? Quali sono per voi i dolci di Natale che non devono mancare sotto l’albero? Fatecelo sapere nei commenti!

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