Il club delle lettrici compulsive

Cronache di un venditore di sangue – Yu Hua

Cronache di un venditore di sangue Book Cover Cronache di un venditore di sangue
Yu Hua
Narrativa
Feltrinelli
2018
Digitale - Cartaceo
240
Maria Rita Masci

Una grande storia – al contempo commovente e ottimistica, grottesca e tragica – in uno dei più importanti romanzi della letteratura cinese contemporanea. Una storia per certi versi epica che racconta trent'anni della vita di Xu Sanguan, un lavoratore che trasporta tutto il giorno bachi in un grande setificio. Il protagonista vive con una moglie molto bella ma capricciosa e tre figli di cui va orgoglioso: Felice Uno, Felice Due, Felice Tre. Aiuta la sua famiglia a sopravvivere durante i duri anni della Rivoluzione culturale. E lo fa vendendo il proprio sangue nei momenti più difficili e importanti (in realtà una pratica ancora oggi realmente diffusa in Cina). Ma il sangue è anche una sorta di talismano: è un dono degli avi, e per questo non va sprecato...

Oggi Alice ci parla di Cronache di un venditore di sangue, un romanzo scritto da Yu Hua e pubblicato da Feltrinelli.

Anche questa volta mi sono scontrata con una sfida di lettura che mi ha portata molto, molto lontano dai miei gusti letterari. Cronache di un venditore di sangue non è né un horror né un thriller, nonostante il titolo e la copertina che potrebbero fuorviarci, bensì uno spaccato della cultura delle campagne cinesi.

Questo romanzo, infatti, ci presenta la vita di Xu Sanguan che abbandona le campagne per trasferirsi in città a lavorare in una fabbrica che produce seta. Malpagato e stufo di dover sempre fare i conti la vita di città, formale e rigida, il nostro protagonista si troverà ad abbracciare la convinzione popolare cinese secondo cui chi non vende sangue è un uomo indegno di trovar moglie in quanto cagionevole.

Venderà il suo sangue dieci volte: per potersi sposare, in occasione della nascita di ognuno dei tre figli, per aiutare una donna in difficoltà e che da giovane gli piaceva, durante la crisi economica scatenata dal comunismo, ove ogni bene veniva sequestrato alle famiglie perché tanto lo Stato si sarebbe occupato di loro, a causa delle malattie dei figli e per farli tornare prima in città dal loro periodo di servizio nelle campagne.

Così facendo, Xu segna con il sangue ogni tappa saliente della propria vita.

Lo stile narrativo di Hua è molto particolare, estremamente armonioso ma lento ed è proprio pagina dopo pagina, ritmicamente, che sviscera gli usi e costumi cinesi, dalla tradizione alla quotidianità dell’uomo medio della Cina degli anni ‘50.

Posso dire che ho pensato a più riprese di fermarmi e non finire questo racconto, non perché non fosse a suo modo interessante, ma per la monotonia di fondo nello sviluppare la storia. Il protagonista, mi è chiaro dal principio, incarna una sorta di stereotipo dell’uomo medio cinese, con un lavoro che non ama e che lo annoia, con dei figli e una moglie con cui fa pressoché sempre le stesse cose, intrappolato nella routine della propria vita, il cui culmine pare quasi essere la vendita del sangue.

Attraverso questa “macchietta” l’autore ci presenta la sua società dell’epoca, che ora è passata da una forte arretratezza economica a colosso mondiale in moltissimi campi. Il suo modo di descriverci ciò che conosce, e che è così lontano da noi, è pieno di sarcasmo ma estremamente piatto.

 Credo che l’ostacolo più grande per noi occidentali sia approcciarsi al personaggio di Xu perché non riusciamo a immedesimarci in lui, ci è estraneo anche dopo aver terminato la lettura, è un uomo dall’esistenza agrodolce che ci sembra passivo, quasi convivesse con la sua vita invece di viversela davvero. È spettatore passivo di molti degli avvenimenti che lo riguardano a parte, appunto, la vendita del sangue.

Non vi dirò che questo romanzo è una bella lettura perché non lo è stata per me, ma come ogni pezzo di letteratura ha qualcosa da insegnarci, fa riflettere soprattutto sulla diversità generazionale genitori/figli e sui profondi solchi culturali tra Occidente e Oriente.

Se volete mettervi alla prova e superare qualche preconcetto, potrebbe valer la pena provare a cimentarvi nella lettura di Cronache di un venditore di sangue.

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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