Delitto e castigo – Fedor Dostoevskij

Alice ha letto Delitto e castigo. Vi lascio alla sua recensione.

Delitto e castigo è un classico della letteratura, scritto da Fedor Dostoevskij ed è pubblicato in Italia da Newton Compton Editori.

Il protagonista è Rodion Romanovic Raskol’nikov, uno studente di 23 anni che, in un’afosa estate sanpietroburghese, decide di abbandonare gli studi in cui non era particolarmente portato.

Sebbene siano perlopiù le condizioni economiche precarie a spingerlo all’uccisione della signora Alena Ivanovna prima, e della sorella Lizaveta poi, possiamo definirlo un omicida molto eccentrico e fuori dal comune.

La donna che gliel’aveva affittata, compresi il vitto e il servizio, abitava da sola nell’appartamento un piano più in basso, per cui il giovane, quando usciva di casa, doveva inevitabilmente passare davanti alla cucina la cui porta era quasi sempre spalancata. E ogni volta che passava davanti a quella porta avvertiva una sensazione di malessere e di profondo fastidio di cui provava vergogna e che gli contraeva il volto in una smorfia. Dovendole dei soldi faceva di tutto per non incontrarla.

Il ragazzo pianifica l’omicidio della padrona di casa lungo tutti i primi capitoli, con una meticolosità agghiacciante, spinto sia da ragioni etiche che di ingiustizia sociale, possiamo vedere un Raskol’nikov attento, sicuro di sé e molto convinto del passo che si appresta a fare. Tutta questa baldanza si sgretola pian piano sotto il senso di colpa che comparirà dai primi momenti seguenti l’omicidio.

Giorno dopo giorno Raskol’nikov cadrà vittima del suo rimorso, convincendosi sempre più che solo attraverso una profonda sofferenza potrà espiare il suo peccato.

Ci sono una serie di personaggi secondari che aiutano la trama e intrecciano vicende attorno alla figura del protagonista; in primis troviamo la madre e la sorella di Raskol’nikov, che sperano di trovare fortuna combinando il matrimonio della giovane con il “viso d’angelo” Luzin. In secondo luogo troviamo Sonjia, una giovane prostituta che vende il suo corpo per aiutare la madre malata, che porterà conforto a Raskol’nikov avvicinandolo alla fede e all’amore.

Delitto e castigo è un romanzo classico dalle tematiche intramontabili, pieno di personaggi che entrano in punta di piedi per poi imporsi sulla scena nelle battute successive, interagendo sempre in questa ambientazione suggestiva, una San Pietroburgo dei bassi fondi, fatta di taverne, appartamenti gestiti da usurai, condomini dove la gente vive ammassata e dove si cerca di gridare e denunciare i problemi sociali a gran voce.

Nonostante sia un romanzo estremamente datato è vero e proprio romanzo psicologico, dove non troviamo una risoluzione definitiva, dove non ci interroghiamo sul perché del delitto ma sul come comportarsi per vivere in modo normale dopo averlo commesso.
Avrei eliminato i sottili riferimenti religiosi, perché depistano dal vero messaggio in stile freudiano della psiche e del suo sconvolgimento di fronte all’ignoto post-omicidio.

Nel mio romanzo vi è inoltre un’allusione all’idea che la pena giuridica comminata per il delitto spaventa il criminale molto meno di quanto pensino i legislatori, in parte perché anche lui stesso, moralmente, la richiede.

 Se ancora non avete letto l’opera di Dostoevskij vi consiglio di pensarci, è un classico che ci spinge a riflettere su quanto sia facile abbandonarsi all’errore umano, all’egoismo e quanto sia possibile, grazie all’intelligenza e ai sentimenti, perdonare e perdonarsi, così da poter riprendere a vivere al cento percento la propria vita.

Avete letto Delitto e castigo? Vi aspetto per parlarne!

Vuoi comprare Delitto e castigo su Amazon? Clicca qui!

Resta connessə. Segui la nostra pagina Facebook e il nostro profilo Instagram, in modo da non perderti nemmeno una novità.

Il blog è affiliato ad Amazon. Cliccando sul link di acquisto ci aiuterai a mantenere attivo il blog senza pubblicità. Il prezzo per te non cambierà!