Il club delle lettrici compulsive

Fuorilegge – Anna North

Fuorilegge Book Cover Fuorilegge
Anna North
Distopico
Astoria
2021
Digitale - Cartaceo
272
Fornito dalla Casa Editrice
Valentina Ricci

Il mito del West incontra il femminismo in un'avventura rocambolesca e spassosa che coinvolge il lettore in un avvincente susseguirsi di colpi di scena. E la fluidità di genere capovolge un genere classico.

Nel giorno delle sue nozze, la vita della giovane levatrice Ada sembra girare per il verso giusto: un marito che ama, un lavoro che l'appassiona, il rispetto di tutti. Ma dopo un anno di matrimonio non benedetto da alcuna gravidanza, in una cittadina in cui le donne sterili vengono impiccate con l'accusa di stregoneria, deve lasciarsi tutto alle spalle se vuole sopravvivere. Costretta a fuggire, si unisce a una banda di rinnegati guidata dal carismatico Kid, che vuole creare una società in cui non esistano più differenze di genere e che, per sovvenzionare il suo piano, compie furti e rapine. Ada diventa una fuorilegge e parte di un gruppo i cui membri non sempre sono ciò che sembrano. Sarà pronta a rischiare il tutto per tutto per realizzare il sogno di un mondo in cui tutti abbiano gli stessi diritti?

Oggi partecipiamo al review party di Fuorilegge, un libro di Anna North pubblicato in Italia da Astoria. Prima di cominciare vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

Fuorilegge

Attenzione: seguirà una recensione molto polemica.
Piccolo spoiler: ho amato questo libro e Anna North è favolosa!

Fine 1800. Siamo in un’America post-epidemia (sì, lo so, ho una mano rara quando si tratta di scegliere le letture) che ha falciato gran parte della popolazione.
Per ripopolare la nazione, le donne sono caldamente invitate (leggi costrette) a fare tantissimi figli e, giocoforza, a sposarsi molto giovani, unendosi in matrimoni (combinati, ma che ve lo dico a fare?) con uomini che non sempre sono persone per bene e che molto spesso non amano.

Ci ritroviamo, quindi, in una società fortemente patriarcale che vede la donna come fattrice, possiamo anche non girarci intorno.
La protagonista è Ada, prima di quattro sorelle, figlia di una levatrice. È giovanissima quando lascia la casa della madre per sposare il fidanzato. Ed è altrettanto giovane quando vi torna perché non ha saputo dare un figlio al marito (ve lo giuro, ho un urto di nausea anche solo a scriverlo). 

Ada spera di poter riprendere la vita di prima, facendo da apprendista alla madre e vivendo con le sue sorelline che ama tantissimo.
Ma il destino ha in serbo altri piani per lei…

E non vi dico altro perché davvero Fuorilegge merita di essere letto. E magari compreso nelle sue sfumature, anche.

Fuorilegge è un libro stupendo che si presta a pipponi esagerati perché, ok, è un libro, è fantasia e tutto quello che volete, ma tocca argomenti che pungono come spilli, soprattutto se siete sensibili o se avete vissuti particolari.

Personalmente, mi sono venuti certi nervi! Non per come l’autrice affronta il tema principale, eh. Anzi, lei è immensa, ha uno stile che mi piace perché non si perde in inutili giri di parole, ma va dritta al punto con un linguaggio schietto che ha la potenza di un pugno ben dato.

È proprio l’argomento che è uno dei miei “trigger”, ovvero fa scattare un mio grilletto mentale e quindi beccatevi la recensione – pippone.

Se non volete leggerla tutta, vi dico solo leggete Fuorilegge, è una distopia bellissima che regala nuova vita a personaggi che a loro volta ne rievocano di leggendari, come Billy the Kid o Jessie James.

Il mondo distopico costruito da Anna North è un mondo in cui gli uomini decidono per le donne (strano, eh), in cui le donne sono le peggiori nemiche delle donne (altrettanto strano, anche questo non capita mai) e non si fanno scrupoli a bollare come streghe altre sventurate pur di cancellare il proprio marchio d’infamia (ovvero non riuscire a procreare). Non importa se, per essere “libere” ma non ripudiate, altre poverette si vedranno portare via tutto, a volte anche la stessa vita. 

Ada porta avanti una ribellione che si basa sul principio di autodeterminazione. Ecco perché diventa una fuorilegge. E, per quanto non sarà facile, avrà finalmente modo di vedere il mondo da una prospettiva del tutto diversa, dove incontrerà donne uniche e splendide, ognuna con il suo fardello, ma anche con qualcosa di speciale da donare alle altre.

Quando per tutta la vita vedi un certo tipo di società attorno a te e ti senti dire che la tua vita avrà un senso, un valore, solo se avrai bambini, se te lo insegnano perfino a scuola, se i libri sono indirizzati solo a farti il lavaggio del cervello e, soprattutto, se il fatto di non potere o non volere avere figli diventa una colpa, un’onta dalla quale è impossibile liberarsi, come si sopravvive?
Come si fa a reagire quando chi ti è accanto da sempre decreta che sei sbagliata?
Come si fa a trovare uno scopo quando l’unica cosa che sembra tu debba fare non ti riesce? Importa che tu sia tante altre cose e non solo un utero con le gambe?

Perfino la medicina ufficiale, invece di studiare i meccanismi fisiologici che portano alla sterilità (che può anche essere maschile, ma guai anche solo a pensarlo!) stigmatizza, dando sistematicamente la colpa alla donna…

Negli anni, grazie ai social, molto spesso mi sono imbattuta in commenti tipo “se non hai figli allora non sei una donna completa” o “se non ne vuoi sei egoista, poi te ne penti”. Ecco, anche no. 

Con questo non sto dicendo che se volete dei figli allora siete delle disgraziate degenerate. È super lecito volere dei bambini! Ma lo è altrettanto non volerne per qualsiasi ragione. Nessuno dovrebbe essere giudicato per come decide di usare o di non usare i propri organi riproduttivi. Questo è il punto di tutto il mio discorso e anche di tutta la storia, fondamentalmente.

Credo sia importante dare spazio a un libro come Fuorilegge perché permette di vedere tutta la faccenda dall’altra prospettiva e apre un mondo di riflessioni.

Perché non c’è solo l’aspetto “riproduttivo”. Si parla anche di sentimenti, di identità di genere. Ho parlato per tutta la recensione del punto di vista femminile perché è quello che viene messo più in risalto, ma immaginate cosa debba essere per qualsiasi persona che non rientri nel canone uomo etero. Sicuramente non una festa, soprattutto in un mondo in cui non ci si fa scrupoli a usare la violenza come metodo risolutivo.
In una società come quella di Fairchild, che esige uomini e donne etero e fertili, è impossibile e impensabile non sposarsi e non avere rapporti con una persona dell’altro sesso, quindi si reprime la propria natura, la si nasconde per sopravvivenza.
Il paragone con la libertà di Hole in the Wall è spontaneo. E non posso dire di più perché questa lettura, tra le più belle dell’anno, è tutta una scoperta.

Grazie Astoria per aver portato in Italia questo capolavoro!

Avete letto Fuorilegge? Vi aspetto per commentarlo!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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