Il club delle lettrici compulsive

Furti d’arte – Blog tour Il ritratto notturno – Laura Morelli


Oggi partecipiamo al blog tour di Il ritratto notturno, un libro di Laura Morelli pubblicato da Piemme. Si torna a parlare di arte e, più precisamente, di furti d’arte. Prima di cominciare vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate seguire le varie tappe di questo blog tour.

Il ritratto notturno

Il libro

Il ritratto notturno – Laura Morelli

Milano, 1490. Cecilia Gallerani è solo una sedicenne alla corte di Ludovico il Moro quando l’amore di quest’ultimo e il genio del suo pittore di corte, Leonardo da Vinci, congiurano per farla passare alla Storia. Immortalata per sempre, cinquecento anni dopo sarà ancora lì, a stringere il suo ermellino candido, in uno dei ritratti più famosi dell’arte. Ma lei questo non può immaginarlo: quel che le interessa è l’amore di Ludovico, e la speranza di diventare, un giorno, la signora di Milano, nonostante la presenza della moglie Beatrice d’Este.

Monaco, 1939. Ben altre passioni agitano Edith, curatrice museale nella Germania nazista. Inconsapevolmente, si ritrova coinvolta nell’espropriazione sistematica delle collezioni d’arte dei mercanti ebrei a opera dei nazisti. Finché, un giorno, si rende conto che obbedire agli ordini vuol dire macchiarsi dello stesso crimine dei suoi superiori. E così comincia, clandestinamente, a tracciare tutto ciò che viene rubato e trasferito nelle ville dei gerarchi nazisti. Fino a quando, proprio uno di loro, Hans Frank, il “Macellaio della Polonia”, la sceglie come sua collaboratrice personale. Hans espone nel suo ufficio il meraviglioso quadro che ritrae la giovane Cecilia Gallerani, la Dama con l’ermellino, di cui ben presto si perderanno le tracce.

Intrecciando le storie di due donne legate, a cinquecento anni di distanza, dallo stesso quadro, Laura Morelli infonde la sua profonda conoscenza dell’arte rinascimentale in un romanzo storico avvincente, palpitante e ricco come i dipinti che descrive. Dalla Milano di Leonardo da Vinci e Ludovico il Moro alla Germania nazista e alla Polonia invasa, l’incredibile destino di un capolavoro che ha resistito alle intemperie della Storia.

E ora si comincia sul serio!

Non vi parlerò dei furti d’arte commessi dai nazisti durante la guerra (di questo vi parlerà Raffaella di The Reading’s Love il 22, quindi non perdetevi la sua tappa!), ma mi concentrerò sui furti d’arte diventati celebri per varie ragioni. Insomma, cose che Occhi di gatto levati! (se non avete presente il cartone animato vuol dire che siete troppo giovani… o che io sono troppo vecchia. No, grazie, non voglio risposte a questo dubbio!)

©gifer.com

Per scrivere questo articolo ho consultato diversi siti. Ve li lascio tutti in chiusura, in modo che possiate eventualmente approfondire.

Iniziando da quelli più recenti, il 14 marzo 2020, dalla pinacoteca Christ Church di Oxford sono spariti tre quadri, tra cui Ragazzo che beve di Annibale Carracci. Insieme a lui, hanno preso il volo anche Soldato a cavallo di Antoon van Dyck e Scogliera con soldati di Salvator Rosa. Totale stimato: circa 10 milioni di sterline.

Furti d'arte
I furti d’arte
©Wikimedia Commons

Non è il primo furto celebre dell’Oxfordshire. Nel 2019 è stato rubato un water. Non ridete, perché non è un wc qualsiasi. I ladri sono riusciti a portare via il celebre America, il wc interamente d’oro fatto da Cattelan (prima che cominciasse ad attaccare banane al muro) Il wc, tra l’altro, è perfettamente funzionante. Immaginate in inverno che shock termico… Comunque, il wc è stato sradicato e portato via dal bagno di quella che una volta era la camera da letto di Winston Churchill e mai più ritrovato. Niente, fa ridere già così.

I furti d’arte – America. ©Wikipedia

La Gioconda

Come non nominare uno dei quadri più famosi e iconici del mondo? Ebbene sì, parlo proprio della Monna Lisa. E anche lei è stata rubata proprio dal Louvre nel 1911, dove potete però ammirarla perché, per fortuna, è stata ritrovata nel 1914.

I furti d’arte – La Gioconda @wikipedia

Il ladro si chiamava Vincenzo Peruggia. Lavorava al Louvre e ha rubato la Gioconda semplicemente infilandosi in un armadio in modo da poter restare dentro al museo durante la notte e infilandola sotto al cappotto la mattina dopo. Pare l’abbia fatto per riportarla in Italia, quindi per puro patriottismo, cosa che gli è valsa una riduzione della pena (insieme all’infermità mentale). I più campanilisti di voi saranno commossi da questa storia, ma mettetevi l’animo in pace: Leonardo ha venduto la Gioconda a Francesco I, quindi è nel loro pieno diritto tenersela.

Lo spazio vuoto dove era appesa la Gioconda fino al 1911. Vi immaginate la faccia di chi si è accorto del furto? ©Wikimedia Commons

La Gioconda è stata anche oggetto di diversi assalti (tra cui un attacco con l’acido e una tazza lanciata). Chissà cosa passa nella testa della gente… Di fatto, adesso è protetta da un vetro antiacido, antiproiettile, antitutto. L’avete mai vista dal vivo? Io sì e vi devo dire che è stata abbastanza “deludente” perché è piccina, 77×33 centimetri, e tra i vetro e la folla accalcata davanti non si può sperare di avvicinarsi quel tanto che basta per osservarla davvero.

Ritratto di signora di Gustav Klimt

I furti d'arte
©wikipedia

Sparita nel 1997 durante alcuni lavori di restauro presso la Galleria d’arte moderna Ricci Oddi di Piacenza, venne ritrovata ventitré anni dopo, nel 2019, in un incavo della parete esterna della Galleria. È tornata al suo posto ed è uno dei soli tre lavori di Klimt che si possono ammirare in Italia.

L’urlo

L’urlo, dipinto da Edvard Munch, è stato rubato ben due volte e, per fortuna, sempre ritrovato. In realtà, non è lo stesso quadro a essere stato rubato due volte. Eh sì, forse non lo sapete, ma esistono ben tre versioni del celebre quadro, ovviamente tutte dipinte da Munch. C’è la prima versione, pastello su cartone, del 1893, un pastello su cartone del 1895 e un tempera su pannello del 1910.

furti d'arte
Screenshot da Wikipedia che mostra le tre versione dell’urlo.

Mentre la versione del 1895 fa parte di una collezione privata, gli altri due sono conservati al museo Munch di Oslo (se passate da Oslo per qualsiasi motivo, andateci! Mi è piaciuto un sacco e, come recupero le foto, ve le faccio vedere perché il museo merita davvero una visita!) e entrambi sono stati rubati una volta, il primo nel 1994 (ritrovato in un albergo dopo tre mesi) e il secondo nel 2004 (ritrovato insieme a un altro quadro nel 2006 e tornato in mostra nel 2008).

I furti d’arte sono numerosissimi e potremmo davvero stare qui delle ore, quindi diamo un po’ di numeri.

Il pittore più “rubato” è Vincent Van Gogh. Sono stati rubati (e ritrovati in Italia)  Spiaggia di Scheveningen e Chiesa di Nuenen, ma non tutti sanno che nel 1991, alcuni ladri sono penetrati al Van Gogh Museum di Amsterdam (altro museo STUPENDO) e hanno rubato venti quadri del celebre pittore. Per fortuna, sono stati ritrovati alcune ore dopo in una macchina abbandonata. I papaveri invece, opera rubata nel 2010 al Museo Mohamed Mahmoud Khalil del Cairo non è ancora stata ritrovata. Per questo quadro è il secondo furto. La prima volta risale al 1977, ma il quadro era stato ritrovato in Kuwait.

@artefair.it

Il dipinto più rubato della storia è Ragazzi che ridono, dipinto da Frans Hals. È stato rubato per ben tre volte, nel 1988, nel 2011 e nel 2020. Attualmente, non è ancora stato ritrovato.

furti d'arte
©finestresullarte.info

Record negativo per il nostro Paese (strano, eh?): in Italia si compiono circa ventimila furti d’arte all’anno, cinquantacinque al giorno. Parliamone!

Ma perché rubare opere d’arte? Beh, sono invendibili nel giro delle aste ovviamente, (se vi interessa approfondire l’argomento Asta, fate un fischio! Sally collabora con una famosa casa d’aste e può raccontarvi come funziona quel pezzo di mondo) ma non lo sono sul mercato nero, purtroppo. Collezionisti senza scrupoli e malavita organizzata vanno a braccetto per quanto riguarda opere d’arte e manufatti archeologici e, purtroppo, anche in questo caso ci perdiamo tutti perché di tante, troppe opere si è persa definitivamente traccia, nonostante i pool di esperti che indagano per ridare al mondo le opere rubate.

Curiosità: sul sito dell’FBI c’è una pagina interamente dedicata ai furti artistici e alle relative indagini. Se volete dare un’occhiata, cliccate qui.

Bellezze, siamo arrivati alla fine di questa che è come sempre solo un’infarinatura sui furti d’arte. Se avete altre storie da condividere o se qualcosa vi ha colpiti particolarmente, lasciateci un commento! Non perdetevi le altre tappe del blog tour!

Resta connesso. Segui la nostra pagina Facebook e iscriviti alla newsletter, in modo da non perderti nemmeno una novità.

Bibliografia
I grandi furti nel mondo dell’arte
I quadri più ricercati al mondo
Venticinque anni fa l’Urlo di Munch veniva rubato per la prima volta (in soli 50 secondi)
Dieci dipinti famosi rubati, ora ricercati in tutto il mondo
L’Italia è il primo paese al mondo per furti d’arte: ecco quali sono le più ricercate

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.