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Sorcery of Thorns – Margaret Rogerson

Sorcery of Thorns Book Cover Sorcery of Thorns
Margaret Rogerson
Fantasy - Young Adult
Oscar Vault Mondadori
2021
Digitale - Cartaceo
444

ED ELISABETH LO SA DA SEMPRE.

Trovatella allevata in una delle Grandi Biblioteche di Austermeer, è cresciuta in mezzo agli strumenti della stregoneria: grimori magici che sussurrano e sferragliano catene. Se provocati, si trasformano in mostri inquietanti di cuoio e di inchiostro. Ciò cui Elisabeth ambisce è diventare una guardiana, incaricata di proteggere il regno dalle minacce della magia.

Il suo disperato tentativo di impedire l’atto di sabotaggio che libera il grimorio più pericoloso della biblioteca finisce per ritorcersi contro di lei: ritenuta coinvolta nel crimine, viene condotta nella capitale, in attesa di interrogatorio. L’unica persona su cui può fare affidamento è il suo nemico di sempre, il Magister Nathaniel Thorn, con il suo misterioso servitore; ma tutto sembra intrappolarla in una congiura secolare, che potrebbe radere al suolo non solo le Grandi Biblioteche, ma anche il mondo intero.

A mano a mano che la sua alleanza con Nathaniel si rafforza, Elisabeth inizia a mettere in discussione tutto quello che le hanno insegnato sui maghi, sulle biblioteche che ama così tanto, e soprattutto su se stessa. Perché Elisabeth ha un potere che non avrebbe mai sospettato, e un destino che non avrebbe mai potuto immaginare.

Oggi partecipiamo al review party di Sorcery of Thorns, scritto da Margaret Rogerson e pubblicato da Oscar Vault. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

Sorcery of Thorns

Ma quanto mi è piaciuto questo libro! Finalmente i soliti elementi del fantasy brillano di una luce nuova. Verde, per la precisione, ma andiamo con ordine perché fare questa recensione senza dire troppo è difficilissimo. Questa cosa non è cambiata rispetto allo scorso anno.

Conosciamo immediatamente Elisabeth, una giovane apprendista bibliotecaria, cresciuta tra le mura della Biblioteca di Summershall quasi fin dalla nascita perché abbandonata davanti alle sue imponenti porte. Ha la spiccata tendenza a cacciarsi nei guai… o forse sono i guai che inseguono lei? Di fatto, Elisabeth dà più di un grattacapo ai bibliotecari e ai guardiani, nonostante la Direttrice della Biblioteca la difenda sempre. Elisabeth vuole diventare una guardiana e non ha paura di ciò che potrebbe incontrare sul suo cammino. Le Grandi Biblioteche di Austermeer non contengono normali libri. Contengono grimori, libri intrisi di magia. E possono essere molto, molto pericolosi.

Elisabeth è cresciuta secondo lo schema di valori che ha imparato dagli altri guardiani, ovvero da coloro che l’hanno cresciuta. “I maghi non sono persone raccomandabili, i Magister sono terribili e fanno cose tremende”. Quando si ritrova a essere scortata verso la capitale del regno, perché accusata di aver liberato un pericoloso grimorio, proprio da un Magister cerca in tutti i modi di scappare perché è convinta che Nathaniel Thorn la ucciderà in un modo orribile alla prima occasione possibile.

Quello che Elisabeth ancora non sa è che finirà in un vortice di bugie e pericoli decisamente più grandi di lei…

Mi è piaciuta tantissimo questa protagonista. Di solito sono lagnose o pronte a farsi difendere, ma Elisabeth Scrivener è una ragazza nata per combattere. Anche se non ha iniziato il vero e proprio addestramento, la sua curiosità l’ha portata più volte a mettersi alla prova e non si tira indietro davanti alle difficoltà. Il suo rapporto con Nathaniel cambia via via che si conoscono, mentre imparano a fare affidamento l’una sull’altro, non è una cosa immediata o dettata dalla disperazione. Tutto procede con una logica e con linearità, rendendo i personaggi molto credibili.

Come vi ho detto in apertura, ci sono i classici elementi del fantasy, ma utilizzati in un modo che mi ha sorpresa. Per i guardiani, la magia non è una buona cosa perché proviene dal legame che il mago ha con un demone (molto Shadowhunter come concezione, in effetti, anche se qui non c’è vincolo di parentela) che viene evocato e al quale si promettono cose in cambio del potere e dei servigi del demone stesso. Elisabeth lotterà contro tutto ciò che ha imparato perché più conosce Nathaniel, più capisce che il mondo non è tutto bianco o nero.

Nathaniel ha una storia personale travagliata che lo ha cambiato rendendolo quello che è quando lo conosciamo. Tuttavia, anche nel giovane si vede un cambiamento operato proprio dall’arrivo imprevisto di Elisabeth nella sua vita che, all’improvviso, si riempie di emozioni contrastanti. E non è il solo che viene messo alla prova dalla presenza dell’aspirante guardiana. Anche Silas avrà il suo bel daffare… E non voglio entrare nei dettagli perché Sorcery of Thorns è un libro davvero da scoprire.

Ci sono diverse chiavi di lettura in Sorcery of Thorns e devo dire che mi ha catturata a tutti i livelli. Certo, alcune cose sono più sfumate e utilizzate come riempitivo da Rogerson per dare un senso e una chiusura anche ai personaggi secondari, ma altre sono davvero notevoli, come per esempio tutta la faccenda dell’isteria. Se avete letto, avete capito, altrimenti, andate a leggere e poi tornate qui!

Nel mondo reale, l’isteria era un mezzo mooolto utilizzato per eliminare donne “scomode”, rinchiudendole nei manicomi e dimenticandole lì. Ma non solo. Dietro alla parola isteria si nasconde un universo maschilista e misogino che svilisce le donne, relegandole a misere vittime dei propri impulsi comandate dal proprio utero, non in grado di ragionare, di avere una posizione di potere, di accusare un nemico politico o un marito/padre/parente/datore di lavoro abusante. Questo accade da secoli e non pensate che col progredire della medicina e delle conoscenze non succeda più. Se siete donne, quante volte davanti a uno scatto d’ira (più o meno motivato, non è questo il punto) vi è stato chiesto: “Hai le tue cose?”. Oppure quante volte lo avete detto a un’altra donna? Per approfondire, vi lascio questo link a un articolo di The Vision, ma questo argomento si presta a pipponi lunghissimi, quindi magari lo riprenderemo più avanti.

In Sorcery of Thorns se ne parla e ho adorato il modo in cui l’argomento viene toccato, nonostante non venga approfondito. Del resto, è un fantasy sulla magia, non un saggio.

Un altro argomento è la predestinazione, con tutta quella bella faccenda biblica per cui le colpe dei padri ricadono sui figli e non c’è quindi mai modi di venire fuori dalla spirale di pregiudizio e giudizio imposto dalla società.

E ultimo, ma non ultimo, i protagonisti sono i libri. C’è una bellissima citazione verso fine libro che non posso mettere in chiaro perché rischia di dirvi troppo, ma che mi sono segnata perché non è fine a se stessa o alla trama, ma in senso lato può essere applicata anche alla vita di tutti i giorni del lettore medio. L’ho sentita davvero mia. Ve la lascio qui sotto, nella casellina spoiler. Se non volete avere anticipazioni, non apritela. Tornate quando avrete letto il libro, magari, così ci confrontiamo meglio.

Sinceramente, spero che Rogerson non abbandoni questo mondo e questi personaggi. Mi mancano già gli sguardi di Silas (e il paragone con Yzma gatto è scattato immediatamente – Le follie dell’imperatore! Il cartone più sottovalutato di sempre! -), le battute di Nathaniel e le risposte sfacciate ma argute di Elisabeth. Vorrei sapere di più su Katrien e sulle scelte di Elisabeth per il suo futuro. Insomma, Margaret, materiale per scrivere ne hai! Cosa aspetti?

Ci sono altre mille cose da dire, ma per oggi chiudo qui. Ho scritto questa recensione il 2 gennaio. Diciamo che come prima lettura dell’anno non è stato affatto male! Speriamo che il 2021 continui così!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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