Il club delle lettrici compulsive

If you love her. Fino all’inferno – Chiara Cavini Benedetti

If you love her. Fino all'inferno Book Cover If you love her. Fino all'inferno
If you love her
Chiara Cavini Benedetti
narrativa rosa
Newton Compton Editori
2024
Digitale - Cartaceo
448
Fornito dalla casa editrice

Allye ha imparato molto presto quanto la vita possa essere dolorosa. Ma non è una che si arrende: a bordo del suo skateboard, con la musica a tutto volume nelle orecchie, combatte ogni giorno i fantasmi del suo passato. Ed è proprio una mattina in cui la lotta è più dura che, nei dintorni del campus, conosce Axton. Quarterback super popolare, tanto affascinante quanto misterioso, Axton ha l'inferno negli occhi e troppi segreti nel cuore. Allye sa che dovrebbe tenerlo a distanza, eppure non desidera altro che gettarsi tra le sue fiamme e bruciare con lui. Axton è una tentazione irresistibile, più grande della paura di venire ridotta in cenere. Ma è anche un rompicapo all'apparenza senza soluzione, che tiene i sentimenti custoditi gelosamente sotto chiave. Allye riuscirà a conquistare l'anima di Axton oppure finirà per perdere tutto, inclusa sé stessa?

Oggi parliamo di If you love her. Fino all’inferno, un libro di Chiara Cavini Benedetti, pubblicato da Newton Compton Editori.

Premetto che i romance anche piuttosto piccanti non sono proprio il mio genere. Però, ogni tanto, poiché mi piace spaziare nelle mie letture, mi capita di leggerne qualcuno, e mi è successo più di una volta di trovarmi davanti dei romanzi coinvolgenti e interessanti.
Per questo, complice una copertina accattivante, ho deciso di leggere If you love her. Fino all’inferno.

Un amore tormentato, due giovani che si incontrano, una storia d’amore che si presenta sicuramente difficile, ma intrigante e appassionante allo stesso tempo.

Ho iniziato, piena di aspettative, la lettura del romanzo, e già dopo poche pagine mi sono accorta di essere ben lontana da ciò che mi aspettavo.

La trama è abbastanza semplice, Axton e Allye si incontrano casualmente (ma va’?) nel college che frequentano. Lui oltre a essere bellissimo e misterioso (ma va’?) è il quarterback della squadra di football del college. Lei, altrettanto bellissima e misteriosa (ma va’?) è introversa e non si lascia facilmente avvicinare. Ambedue nascondono un passato difficile, che li ha resi entrambi schivi, entrambi diffidenti ed entrambi con un profondo disagio.

Letto così potrebbe sembrare una storia interessante, in cui compaiono molte tematiche, l’abbandono, i traumi infantili, la tenacia che porta i due a farcela, ecc. ecc.

Allora, perché mi ha così delusa? Io direi più che delusa, questo romanzo mi ha davvero disturbata.

Cominciamo dall’inizio. I due si conoscono casualmente, e guarda un po’ colpo di fulmine immediato, non possono più vivere l’uno senza l’altra e viceversa. Lui, ossessionato da lei, la segue ovunque… I più giovani (o anche meno giovani) lettrici/lettori penseranno “Wow, che romantico!”… Ma anche no!!! Ragazzi aprite gli occhi! Questo è stalking! Non può essere che lei, dovunque vada, in qualunque posto, a qualunque ora, qualsiasi cosa stia facendo si ritrovi lui che la spia! Sì, ragazzi, la spia! Perché non sta né in cielo né in terra che lui la segua e le mandi messaggi senza farsi vedere per comparire magicamente all’improvviso, facendo sobbalzare la nostra eroina, che inevitabilmente sentirà con disagio di essere stata fino a quel momento spiata e controllata da lui.

“Svoltai l’angolo e costeggiai il perimetro dell’edificio, per raggiungere la finestra della sua camera. La stessa finestra sotto alla quale si trovava il suo letto. Non sapevo perché ci stessi andando, né sapevo cosa speravo di trovarci.”

«Perché sei qui, Axton?», ripeté. Mi alzai a mia volta.
«Perché tu sei qui».

Lei, d’altro canto, non vorrebbe essere sedotta da lui, ma, quando si trova le mani di lui dovunque, mani che sono state allungate senza il consenso di lei, non riesce a sottrarsi al suo abbordaggio. Anche qui, ragazzi (mi rivolgo soprattutto ai più giovani, che magari sognano l’amore romantico, tormentato e difficile, ma credetemi, non è quello l’amore vero!), se lei dice no, è no! anche se magari è un no forzato, perché magari un po’ vorrebbe, perché il lui di turno magari le piace… ma dice no… è NO! Se non viene rispettato il no, e si va avanti uguale, si parla di stupro!

Inoltre, i due sono entrambi traumatizzati, hanno subito nel loro passato qualcosa che ha creato loro un forte disagio. Da notare bene, il disagio psicologico deve essere curato da uno specialista! Non possiamo noi, semplici uomini o donne, cercare di recuperare un disagio mentale che porta a scatti d’ira, gelosia, ecc. se non a nostre spese.

«I cattivi, invece […] loro vivono l’inferno ogni singolo giorno, e tutto quello che fanno, giusto o sbagliato che sia, è un tentativo di sopravvivere. Di stare meglio» […]
«Tutti danno sempre per scontato che la principessa voglia il principe, perché credono che stare all’interno di un castello possa salvarla. Ma non è così. Se la principessa è spezzata, resta spezzata anche se ha indosso delle scarpette di cristallo. Se la principessa sta male, sta male anche se partecipa a dei balli e porta una corona» […]
«Lottare per stare bene…quello la salva. Ma deve lottare al fianco di qualcuno che la capisce. Qualcuno che è determinato a combattere le sue stesse battaglie. E non è il principe perfetto che può farlo. È il cattivo. Perché è spezzato proprio come lei.»

Non è vero! Due persone “spezzate” non possono aiutarsi a vicenda! Non è il cattivo che può salvare la principessa spezzata! Ci vogliono persone specializzate per fare questo! Altrimenti possono accadere tutti quei fatti di cronaca di cui si sente purtroppo troppo spesso parlare, dove lei ha tentato di “salvare” il lui “spezzato”, che ha finito per massacrarla!

Per favore, lettori, aprite gli occhi! Io non riesco a capire come un romanzo che parli di “stupri”, “stalker”, “Senso di possesso morboso” ecc. possa essere considerato un capolavoro!

Sicuramente la scrittrice ha un bel linguaggio, scorrevole e fluido, ma è proprio come ha sviluppato la trama che mi ha lasciato a dir poco basita. Si poteva costruire una bella storia d’amore, anche tormentata, anche difficile, anche con un po’ di spicy, ma senza arrivare a sdoganare i reati di stalker e di violenza sessuale rendendoli non solo leciti, ma anche connotandoli di una componente romantica che non hanno!

Ultima cosa, questo romanzo è il primo di una dilogia. Io, per quanto mi riguarda, non leggerò la seconda parte.

E voi? Avete letto If you love her. Fino all’inferno? Lo leggerete?

Vi aspetto per commentarlo!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
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