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Il peggiore dei mondi possibili – George Orwell

Il peggiore dei mondi possibili Book Cover Il peggiore dei mondi possibili
George Orwell
Antologia
Mondadori
digitale, cartaceo
936

"Fiorirà l'aspidistra", "Omaggio alla Catalogna", "Una boccata d'aria", "La fattoria degli animali", "1984": con queste cinque opere, tra il 1936 e il 1948, George Orwell è andato delineando un panorama sociale, politico e narrativo che si è nutrito insieme di suggestioni biografiche, grandi eventi storici, immaginazione letteraria, diventando uno dei grandissimi autori del Novecento. Questo volume li raccoglie, fornendo inoltre un agile profilo dell'autore e una curiosa sezione di giudizi critici dei contemporanei, a volte sorprendenti.

Oscar Vault, con i suoi magnifici Draghi, ha pubblicato una raccolta di romanzi distopici nati dalla penna di George Orwell. Il libro si intitola Il peggiore dei mondi possibili e la nostra tappa del blog tour vi porterà a camminare sul filo che divide la distopia dalla realtà.
Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento.

Il peggiore dei mondi possibili

Oltre a essere romanzi coinvolgenti e appassionanti, sono ancora attuali, per i temi proposti e per la visionaria immaginazione di mondi distopici, purtroppo tristemente reali.

George Orwell, in uno dei suoi romanzi più famosi, 1984, descrive un mondo ipotetico, ambientato nella Londra del 1984, appunto, quindi nel futuro rispetto all’anno di scrittura, che ricordiamo essere il 1948. L’autore immagina che la città sia controllata da un governo totalitario, il “Grande fratello”, che controlla di continuo la vita dei cittadini tramite i teleschermi. Come si può notare, la libertà è completamente abolita.

Ma questo mondo è tanto distante dalla nostra realtà?

Se analizziamo la nostra società, purtroppo questo mondo ipotetico è tanto simile a quello che viviamo quotidianamente. La nostra completa o quasi dipendenza dalla tecnologia ci porta a un condizionamento delle nostre azioni e dei nostri pensieri, basti pensare alle cosiddette fake news, alle notizie che ci vengono proposte sempre in un determinato modo il che implica che inevitabilmente siamo portati a pensare e a comportarci come ci viene proposto dai media. 

La gestione della privacy è un altro nodo focale che accomuna la realtà di oggi con i mondi distopici che non solo Orwell, ma tanti altri autori hanno immaginato. Basti pensare a quando ci colleghiamo alla rete e facciamo una ricerca. Vi è mai capitato di trovare immediatamente dopo pubblicità che riguardano proprio l’argomento della vostra ricerca? A me sì, tantissime volte! E la cosa talvolta mi sorprende, ma più spesso mi fa riflettere… Cè davvero un “grande fratello” che usa i nostri dati, le nostre preferenze per  indurci a comportarci e pensare secondo le sue “direttive”?

Sia in 1984 che ne La fattoria degli animali, il sistema politico immaginato è, come detto, totalitario.

In La fattoria degli animali, in particolare, troviamo un’allegoria del socialismo, in cui il vecchio Maggiore rappresenta i padri del comunismo, Marx e Lenin, Palla di neve, maialino giusto e coraggioso, rappresenta Trozkij, il rivoluzionario russo che voleva estendere la rivoluzione agli altri paesi e Napoleone, maiale opportunista, ipocrita e cattivo che incarna la figura di Stalin. Ogni animale, inoltre, rappresenta una tipologia della società stalinista, il lavoratore modello, l’intellettuale cinico e il popolo ignorante facilmente malleabile. In questo caso, il romanzo rispecchia una realtà storica avvenuta, ma il desiderio di potere e controllo è ancora un punto fermo nella nostra società. Basti pensare alle varie dittature presenti nel mondo, ma anche a una realtà molto attuale, negli Stati Uniti, in cui ci sono state appena le elezioni del nuovo Presidente, in cui quello uscente non si rassegna alla perdita delle elezioni.

Anche in questo caso la distopia inventata da Orwell anni e anni fa, non si discosta di tanto dalla realtà odierna, che viviamo oggi nel 2020! Pensiamo inoltre di tutte quelle dittature che, come dicevo prima, sono esistite e ancora esistono nel mondo da cui scaturiscono battaglie per ideali, che vengono soppressi con la forza. 

 

Il peggiore dei mondi possibili: Questa non è una fake news… ©Donald J. Trump su Facebook

 

Le distopie, sia di Orwell, ma anche di tanti altri autori non si discostano molto dalla realtà. Anche le distopie catastrofiche che immaginano pandemie capaci di annientare l’economia e la vita nel mondo tutto… È tristemente attuale visto l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo proprio in questi mesi.

La pandemia che sta interessando il mondo intero non vi ricorda romanzi e film in cui veniva ipotizzata la fuoriuscita di un virus letale che distruggeva l’intera o quasi popolazione mondiale, con la trasformazione in zombie da cui si riusciva a salvarsi solo grazie alla formulazione di un vaccino?  Ecco, il momento attuale sembra davvero preso in prestito alle distopie più catastrofiche, dove ipotesi e fantasie più fosche prendono vita, diventando realtà. Purtroppo, senza arrivare alla nascita di zombie e alla distruzione della vita sulla Terra, il nostro oggi è fatto di tale emergenza, una pandemia causata da un virus di cui ancora non si conosce molto e contro il quale non possiamo ancora vincere.

Quando leggo un qualsiasi distopico, mi fermo sempre a riflettere su come, spesso, questi romanzi riflettano una realtà, molto spesso non vissuta dai loro autori ma solo immaginata, talmente vicina alla nostra da provare quasi paura.

E a voi succede?

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