Romanzo rosa
Self-Publishing
2022
Digitale - Cartaceo
363
Fornito dall'autrice
La mia nuova droga sei tu.
La più dolce, la più letale.
Mi chiamo Pietro De Castelli e sono il principe della finanza italiana.
Le donne mi trovano sexy e a me piace godere di un corpo caldo, sballarmi alle feste e correre con la mia auto sportiva. Bello e dannato, dicono.
La mia vita dissoluta mi ha portato a fondo e c’è solo qualcosa che mi mantiene a galla.
Non so cosa sia. Forse un angelo.
Sono Serena Vanini, ma mi chiamano l’angelo.
Fin da piccola curavo lucertole e gatti e dopo la laurea in scienze infermieristiche ho trovato lavoro nel reparto di terapia intensiva di un grande ospedale.
Ho i piedi ben piantati a terra, nelle mie comode scarpe da ginnastica. Vivo da sempre in un quartiere popolare, non ho un ragazzo dai tempi del liceo e trascorro il tempo libero a preparare dolci e guardare le mie serie TV preferite, rigorosamente medical.
Dopo un terribile incidente d’auto un ragazzo di nome Pietro viene ricoverato in coma nel mio reparto. Lui è bellissimo, ma c’è di più.
È così che inizio a raccontargli di me.
Non so perché lo faccio, ma parlo a tutti i miei pazienti con la speranza che si risveglino.
Quando Pietro apre gli occhi io sono la prima cosa che vede e questo cambierà tutto.
Lei non vuole essere Cenerentola.
Lui non è il principe azzurro.
Ma la passione e le regole dell’attrazione rimescolano le carte del gioco.
Chi dei due sarà disposto a rischiare il proprio cuore, nonostante le differenze?
Seconda edizione rivista e ampliata di romanzo già pubblicato con editore.
Contiene capitoli aggiuntivi e pov inedito.
Contiene un racconto extra.
Torna Emily Pigozzi con una storia che ha il sapore delle favole moderne, quelle che hanno il potere di farci sognare a ogni età!
Pietro è anestetizzato dalla vita. Non prova più molte cose e per sentire una qualche emozione si sballa di qualunque cosa gli capiti a tiro: alcool, droghe donne. Tutto è diventato così routinario da annoiarlo e tutto scivola sulla sua anima senza lasciare la minima traccia, se non una forma di disgusto per quello che è diventato. Eppure non riesce a smettere, non riesce a cambiare strada e vita.
Non rispondo. Non ho il coraggio di dirle che ho il terrore di svegliarmi da tutto questo. E di soffrire a morte, quando lui si renderà conto che è stato solo uno scherzo. Noi due non possiamo esistere nel mondo reale. Ma mentre osservo i messaggi che Pietro mi manda non appena ha un secondo libero, nel mio cuore si fa strada qualcosa. Una meravigliosa, assurda speranza. La speranza che le favole possano esistere davvero.