Il club delle lettrici compulsive

Osservatore oscuro – Barbara Baraldi

Osservatore oscuro Book Cover Osservatore oscuro
Aurora Scalviati #2
Barbara Baraldi
Thriller
Giunti
2018
Digitale - Cartaceo
532

Per Aurora Scalviati, giovane profiler della polizia di Sparvara, i colleghi Bruno Colasanti, Tom Carelli e Silvia Sassi sono diventati la famiglia che non ha mai avuto. Ma tutto è destinato a cambiare con il ritrovamento, alla Certosa di Bologna, del cadavere di un uomo senza nome né documenti di riconoscimento. Gli unici indizi sono la bocca cucita, il corpo martoriato da un’antica, feroce tortura e un tatuaggio sul petto con il nome di Aurora, eseguito postmortem. Sospettata di essere coinvolta nell’omicidio e interrogata senza sosta, Aurora deve scontrarsi non solo con la diffidenza dei superiori, ma anche con quella dei suoi più stretti collaboratori. Persino il suo rapporto con Bruno viene messo a dura prova. Il poliziotto, avvilito per le complicazioni del suo rapporto con Aurora, si è fatto coinvolgere, sotto falso nome, in un giro di corse clandestine in cui bazzicano neonazisti e membri della malavita organizzata. Tom e Silvia, invece, sono troppo impegnati con i loro nuovi incarichi, l’uno presso la polizia postale e l’altra con l’accorpamento dei forestali con i carabinieri.
Ognuno di loro, però, non sa di essere diventato il bersaglio di un serial killer...

Oggi vi voglio parlare di Osservatore oscuro, un libro scritto da Barbara Baraldi e pubblicato da Giunti.

Qualche tempo fa (parliamo sicuramente di qualche anno fa) mi fu regalato un romanzo, un thriller (io adoro i thriller, soprattutto quelli belli tosti) di un’autrice, Barbara Baraldi, che mi era, all’epoca, sconosciuta. Fu amore a prima lettura! rimasi incatenata a quelle pagine fino a che non comparve la parola fine. Ne fui letteralmente conquistata. Ma, e sì come in tutte le storie c’è un ma, dopo essermi procurata i successivi romanzi, non ho trovato più l’occasione per leggere il secondo capitolo e quelli successivi.

Finalmente è arrivato il momento!

La storia è presto detta. Aurora Scalviati, la protagonista, vice-commissario con un passato turbolento e traumatico, si trova invischiata in un omicidio brutale, in cui è coinvolta a causa di un tatuaggio riportante il suo nome sul petto della vittima. Dovrà, ancora una volta, scontrarsi con l’ostilità e i pregiudizi di superiori e colleghi, oltre a dover fronteggiare una minaccia che incombe su di lei e sulle persone a cui lei vuole bene. 

Ritroviamo, in questo romanzo, Bruno, Silvia e Tom che con lei avevano risolto la prima indagine che la vedeva coinvolta nella nuova sede lavorativa in cui è stata trasferita, dopo gli eventi che avevano cambiato il corso della sua vita (è tutto spiegato nel primo volume, ma anche in parte in questo romanzo, non temete!). 

La squadra, però, è stata smantellata, e Silvia è stata inserita nell’arma dei carabinieri, Tom nella polizia postale e Bruno… beh, Bruno lo scoprirete leggendo il romanzo.

Come nello stile della Baraldi, che ho tanto apprezzato in Aurora nel buio, la vicenda si snoda senza dare tregua al lettore, con continui colpi di scena, continui sobbalzi, e l’adrenalina scorre a fiumi, non solo nella protagonista, ma anche nel lettore.

Aurora è ancora un personaggio tormentato, non ha risolto le sue paure ed è ancora ossessionata dai suoi demoni, è apparentemente sola a fronteggiare il Mietitore, il nuovo serial killer a cui dovrà dare la caccia, ma le persone su cui può contare, Bruno, Silvia e Tom, sono ancora lì pronte a esserci per supportarla. 

Ma era sola, più sola di quanto fosse mai stata.

Ritroviamo anche Isaak Stoner.

[…] un ex agente speciale dell’FBI di cui aveva seguito i seminari al quartier generale del Bureau a Quantico, in Virginia.

Stoner le ha insegnato tutto quello che sa su come entrare nella mente dell’assassino, ed è stato il suo mentore e il suo padre spirituale, sostituendo il padre vero, dopo la sua morte. 

Le scene sono tutte molto forti, molto splatter in un certo senso, ma a me non hanno provocato alcun fastidio, anche se magari a qualche lettore più sensibile potrebbero non piacere. 

Osservatore oscuro merita di essere letto, è uno di quei romanzi che non danno tregua, quelli che devi per forza continuare a leggere senza interruzione, tanta è la concitazione della vicenda e l’ansia che trasmette! Sapete quante volte mi sono trovata a sobbalzare, a spalancare gli occhi, a esclamare di sorpresa e paura! ma quanto mi possono piacere questi tipi di lettura?

Nel romanzo, inoltre, c’è un cameo, il ricordo dell’attentato alla stazione di Bologna.

Uscendo nel piazzale della stazione di Bologna, Aurora rivolse un’occhiata all’orologio sul lato sinistro della struttura. Era fermo alle 10:25, e non potè fare a meno di ripensare a quel 2 agosto del 1980. L’esplosione aveva fermato le lancette e la città aveva deciso di lasciarlo così com’era per commemorare le vittime della strage, quell’atto ostile e vigliacco che era costato la vita a ottantacinque persone.

Mi è piaciuto che un’autrice come la Baraldi, in un romanzo come questo, sia riuscita a trovare il luogo e il momento per commemorare le vittime di quel truce fatto di storia, che ancora ricordo bene, nonostante avessi solo 11 anni.

Inoltre, l’autrice porta in campo anche altri temi, la violenza sulle donne, l’ndrangheta, la droga, riuscendo a parlarne senza andare mai off topic dall’argomento del romanzo.

C’è solo un piccolo neo. Il finale. Ebbene sì, il finale non è stato purtroppo, per me, all’altezza del romanzo. L’ho trovato un po’ affrettato e forse anche sottotono. Tanto che ho continuato ad aspettare il colpo di scena della vita che avrebbe potuto sovvertire la storia facendomi di nuovo spalancare gli occhi e rimanere senza parole. 

C’è però una piccola sorpresa finale, che, secondo me, è il preludio al successivo romanzo con protagonista Aurora Scalviati e che vorrei leggere spero a breve. Se siete amanti di thriller mozzafiato, non fatevi scappare Osservatore oscuro: non ve ne pentirete.

Avete letto Osservatore oscuro? Lo leggerete? Vi aspetto per commentarlo insieme.

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