Intervista a Grazia Cioce, autrice di Una mamma
Cari amici delle compulsive, oggi ho intervistato per voi Grazia Cioce, autrice di Una mamma, edito da Genesis Publishing.
Di Grazia, dicono:
Nasce a Bisceglie, in Puglia, e si trasferisce a Torino subito dopo la laurea in Lettere. È l’amore che la porta a Torino, così come è l’amore che la fa attardare sulla tastiera tutte le notti: scrivere è una passione che le fa attraversare i sentieri del mondo con più leggerezza. Cura da otto anni il blog enogastronomico “cuocapercaso” e la maternità ha cambiato la sua vita e la sua visione del mondo. Decisamente in meglio.
Ma siccome noi siamo curiosissime di saperne di più, ecco le altre domande che le ho rivolto.
Parlaci di te: chi è Grazia come persona e come autore?
Sono una persona semplice, una mamma ed una donna che lavora. Ho pochi (ma Buoni!) amici con i quali condivido le mie passioni, la lettura e la scrittura.
Come nasce l’idea del tuo libro?
Una Mamma nasce da una riflessione scaturita dopo un servizio visto al telegiornale: una mamma, appunto, aveva perso suo figlio e lanciava un appello per poter conoscere le persone che avevano ricevuto i suoi organi. Sono rimasta colpita dalla forza morale di quella mamma, dal sorriso che, nonostante tutto, ha saputo elargire e dalla speranza che leggevo nei suoi occhi e nella sua voce. La mia Una Mamma è ispirata a quella donna.
Qual è il personaggio preferito del tuo libro?
Stranamente il personaggio che ho amato di più, oltre a Lucia, la protagonista, è un personaggio secondario, Armand il capo di Lucia e proprietario del ristorante in cui lei lavora. È un personaggio solare che strappa grandi sorrisi. È la voce allegra del romanzo. Non si può non amarlo.
Qual è il messaggio che vuoi trasmettere con il tuo libro?
Un messaggio semplice: la felicità risiede nelle piccole cose. Un sorriso, una carezza, una parola di conforto. La felicità è sempre possibile, anche quando tutto sembra andare storto e il mare è in tempesta.
Autocitati: la frase del libro che senti più tua.
Non mi sarei mai abituata a quella nuova, inaspettata, gioia di poter amare ed essere riamata. Ma lo meritavo. Sì, lo meritavo. E ne avrei approfittato ogni attimo, ogni istante, della mia vita.
Le ricette contenute nel libro sono a te care per qualche motivo particolare?
Sono ricette che hanno il profumo del mare, di Bisceglie, il paese nel quale sono cresciuta. Hanno il sapore di …casa.
Cosa vuol dire per te scrivere?
Posso rispondere al contrario? Non so significhi NON scrivere! Scrivo da quando ero adolescente, non ho mai smesso. È una parte di me, non una parte importante, ma una parte fondamentale. Dire che mi piace scrivere sarebbe come paragonare la scrittura ad un piatto di pasta. No, la scrittura è un dolce al triplo cioccolato con panna, bignè, croccantini e praline.
Cosa ti aspetti dal prossimo futuro?
Di non perdere la “passione” per quello che faccio. Di continuare a coltivarla con cura per non perderla per strada, tra i mille impegni e la vita frenetica.
A cosa stai lavorando attualmente?
Ad una trilogia distopica che uscirà a breve per la Genesis Publishing e ad un romanzo d’amore scritto a quattro mani con una collega ed Amica.
Quali sono gli autori dai quali ti senti maggiormente influenzato a livello artistico?
Tanti. Sono una lettrice onnivora, leggo di tutto. Amo i classici francesi (Flaubert, Hugo, Stendhal), cui sono legata per motivi di studio, ma adoro anche la narrativa moderna (P. Simmons, Kinsella, Roth) di tutti i generi.
Se dal tuo libro fosse tratto un film, chi vorresti come protagonisti?
Luca Argentero sarebbe un perfetto Luigi. 😉
Ringrazio Grazia per la disponibilità e la simpatia e vi lascio con una curiosità: il libro Una mamma ora è disponibile anche in cartaceo ed è stato tradotto in inglese.
A voi i commenti. Avete letto Una mamma? La nostra recensione la trovate qui.
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