Sì compulsive, avete letto bene. L’intervista di oggi l’abbiamo fatta proprio all’autrice più in voga degli ultimi tempi: Anna Premoli!
E ora andiamo a scoprire come ha risposto alle nostre domande.
Anna, benvenuta nel club delle lettrici compulsive, siamo davvero onorate di poter ospitare un’autrice che a noi tutti fa sognare.
Grazie mille a voi dell’ospitalità!
Ma andiamo subito al sodo. Prima di entrare nel dettaglio del tuo ultimo libro, È solo una storia d’amore, parlaci un po’ di te: chi è Anna Premoli, sia come persona che come autore.
Sono tante cose, ma prima di tutto mamma di Marco, moglie, economista e solo per ultimo una persona che scrive. Ho una vita pienissima e cerco, non senza fatica, di dividermi tra i miei tanti impegni. Nella vita “reale” sono molto concreta e con la testa sulle spalle, come ci si potrebbe aspettare da una persona con una laurea in finanza alla Bocconi. La scrittura è uno dei pochi spazi che mi concedo per rifiatare e staccare la spina.
Come prendono vita le tue idee, su carta o su pc? C’è qualcosa in particolare da cui trai l’ispirazione?
Scrivo sempre su PC perché, essendo abituata a digitare sulla tastiera per lavoro, sono molto più veloce. Le mie idee nascono grazie alle persone che incontro. Il fatto di muovermi in settori molto differenti e di frequentare persone molto diverse è per me un grandissimo valore aggiunto.
E cosa vuol dire per te scrivere?
Significa staccare dalla frenesia che mi accompagna di solito. È un momento solo per me, uno dei pochi.
Ora veniamo al dunque: il tuo ultimo romanzo, È solo una storia d’amore, un grande successo editoriale. Com’è nata l’idea?
Era da tanto che avevo in mente di raccontare le vicende di una scrittrice. Una volta che la mia mente ha “concepito” anche Aidan, ho capito che era il momento giusto per raccontare una
Sei rimasta sempre fedele all’idea iniziale, oppure durante la scrittura (o anche a romanzo ultimato), hai deciso di cambiare qualche dettaglio nella trama o qualche scena, qualche personaggio?
Io scrivo a braccio, senza scalette, avendo ben in mente solo il punto di partenza di un romanzo e conoscendo alla perfezione il carattere dei miei protagonisti. Questo mi evita di dover modificare la trama durante la scrittura. In genere cambio molto poco. Anche perché non ho mai il tempo. 😉
In generale, qual è il personaggio al quale ti senti più legata?
Un autore ama sempre tutti i suoi personaggi. In ognuno di essi c’è qualcosa che lo rende unico e speciale. Scegliere sarebbe impossibile.
La frase di uno dei tuoi romanzi che senti più tua, o un passo che ti piace particolarmente?
Domanda difficile perché, oltre a non essere il genere di persona che si sofferma su singole frasi o che si rilegge, a oggi ho pubblicato otto libri e un racconto breve. I miei romanzi sono pieni di pezzi che hanno un forte significato per me. Diciamo che ogni tanto, quando mi sento sopraffatta dagli eventi, cerco di pensare alla conclusione di L’importanza di chiamarti amore: la felicità è una scelta, per di più consapevole, e sta a noi decidere di esserlo.
Cosa ti aspetti dal prossimo futuro?
Affronto le sfide un giorno alla volta, sempre con grande determinazione. Tutto quello che mi serve è la forza fisica e mentale per continuare a fare così tante cose.
Ok, siamo arrivati al termine, prima di salutarci, ci permettiamo un’ultima domanda…forse due. Stai già lavorando ad altri progetti? Qualche indiscrezione?
Ho alcuni impegni professionali particolarmente pressanti che al momento vengono prima di tutto il resto. Conclusi quelli, spero di potermi dedicare appieno alla prossima storia. Ho tantissime cose nel pc. Per dare un minimo di continuità, credo che mi concentrerò prima sulle amiche di Laurel, ovvero Julie e Audrey, per poi concludere il ciclo con l’agognata storia di Alex e Norman.
Ringraziamo infinitamente Anna Premoli per averci dedicato un po’ del suo tempo.
Alla prossima intervista!