Il club delle lettrici compulsive

Jane Eyre – Charlotte Brontë

Sorelle Brontë Book Cover Sorelle Brontë
Charlotte, Emily e Anne Brontë
Narrativa, romanzo di formazione
Mondadori
2020
Digitale - Cartaceo
780

Da Cime Tempestose, a Jane Eyre, passando per Agnes Grey, fino ai meno noti L’angelo della tempestaLa Signora di Wildfell Hall e Shirley, le tre sorelle Bronte ci hanno lasciato romanzi immortali , capolavori della narrativa ottocentesca pieni di pathos e emozione, ciascuna con la propria voce. A questi romanzi si aggiungono i sublimi versi nei quali rivive tutto il fascino della natura selvaggia delle brughiere dello Yorkshire, tra distese d’erica, roccia e foschia. Questo volume offre l’occasione per riscoprire tre voci femminili originalissime nel panorama letterario, tra incanto, disperazione, e il desiderio insopprimibile di affermare la propria identità.

Oggi abbiamo recensito Jane Eyre perché partecipiamo al review party in occasione dell’uscita del libro Sorelle Brontë, la magnifica raccolta che arriverà nelle librerie il 25 agosto, firmata Oscar Vault. Avete già avuto modo di leggere il nostro articolo del blog tour quindi oggi si passa alla recensione che chiude l’evento. Vi lascio come sempre il banner in modo che possiate recuperare le recensioni degli altri bravissimi blogger che vi hanno preso parte.

Jane Eyre

È difficilissimo fare la recensione di un grande classico come Jane Eyre perché è praticamente impossibile dire qualcosa che non sia stato già detto da altri.

Jane Eyre non è una storia d’amore. Jane Eyre è la storia di una vita tremendamente difficile, del destino beffardo che si diverte ad accanirsi contro una povera orfana che pare non abbia diritto alla felicità. Ed è lo specchio della società in cui è ambientata la storia. Nella casella spoiler, vi metto un riassuntino della trama (ovviamente irriverente), giusto per rinfrescarvi la memoria. Se non avete mai letto Jane Eyre invece…

©Giphy.com

I personaggi del libro sono figli della loro epoca, a volte fatti di apparenze come Blanche, o di imposizioni della società e  del bigottismo imperante. Jane non ha sostanze, non ha nessuno che la difenda, ma invece di lasciarsi abbattere da tutte le sfide che la vita le ha messo davanti, si rimbocca le maniche e cerca di affermare se stessa, senza mai – o quasi – cedere a compromessi. È questa la parte davvero emozionante di questo libro pubblicato per la prima volta nel 1847. Finalmente, ci troviamo davanti a una donna che si salva da sola, che sceglie per se stessa, che non si piega davanti alle angherie, ma cerca di affrontare a testa alta quello che le arriva (schiaffoni dalla vita, perlopiù). E anche quando si sente morire, trova un briciolo di forza per rialzarsi, senza accontentarsi della strada più facile da percorrere, ma cercando il suo lieto fine, nonostante tutto.

Se ci pensate e, soprattutto, se pensate all’epoca in cui questo libro è stato scritto, è una vera e propria rivoluzione perché abbiamo un’eroina che non lascia vincere praticamente da nulla, ma che cerca di ribellarsi come può ai costumi di una società rigida e conformista. La stessa Jane ne è vittima, quando scopre della condizione familiare di Rochester, salvo poi tornare sui suoi passi perché l’amore che prova è sufficiente a farla passare oltre i pettegolezzi e le maldicenze della gente.

Pensandoci bene, è un messaggio potente ancora oggi. Ecco perché è importante leggere i classici, anche se hanno magari un linguaggio antiquato o non proprio semplice. Jane Eyre, tra l’altro, è da sempre uno dei miei libri preferiti (nonostante il riassunto irriverente che ho fatto prima) proprio per le tematiche che tratta. La malattia come condizione da nascondere, la vita difficilissima dei meno abbienti e soprattutto delle donne, i matrimoni combinati che raramente portano a qualcosa di buono…

Un’altra caratteristica che balza all’occhio è proprio lo stile, innovativo per l’epoca, in cui è scritto Jane Eyre. È infatti la stessa Jane che racconta al lettore la sua storia, che rivendica le sue scelte, anche se troviamo, nella figura di Rochester, la morale cristiana dell’epoca. Rochester è un peccatore che viene punito, purificato letteralmente dal fuoco appiccato dalla moglie che non ha mai amato. Più karma di così…

Ci sono tantissime cose da dire sui personaggi di Jane Eyre ed essi rispecchiano un pochino anche la vita stessa di Charlotte Brontë. Sapevate che anche lei ha lavorato per un periodo come istitutrice?

E ora veniamo a questa edizione spettacolare che, vi ricordo, sarà nelle librerie a partire dal 25 agosto. Oltre a Jane Eyre, troverete Agnes Gray e Cime tempestose, più alcune poesie, in inglese e tradotte in italiano, finissime illustrazioni e la storia della vita delle sorelle Brontë che non va assolutamente sottovalutata perché, per comprendere il mondo in cui viviamo, è di importanza fondamentale gettare uno sguardo al passato.

Avete letto Jane Eyre? Quale tra questi tre grandissimi classici è il vostro preferito? Lasciatemi un commento!

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NdA: il libro mi è stato fornito dalla casa editrice perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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