Il club delle lettrici compulsive

L’equazione del cuore – Maurizio De Giovanni

L'equazione del cuore Book Cover L'equazione del cuore
Maurizio De Giovanni
Narrativa
Mondadori
2022
Digitale - Cartaceo
252
Fornito dalla Casa Editrice

Dopo la morte della moglie, Massimo, professore di matematica in pensione, vive, introverso e taciturno, in una casa appartata su un’isola del golfo di Napoli. Pesca con metodo e maestria e si limita a scambiare rare e convenzionali telefonate con la figlia Cristina, che vive in una piccola città della ricca provincia padana. A interrompere il ritmo di tanto abitudinaria esistenza la notizia di un grave incidente stradale: la figlia e il genero sono morti, il piccolo Checco è in coma. Massimo deve assolvere i suoi doveri. Crede, una volta celebrata la cerimonia funebre, di poter tornare nella sua isola, e lasciare quel luogo freddo e inospitale. Non può. I sanitari lo vogliono presente accanto al ragazzino che giace incosciente. Controvoglia, il professore si dispone a raccontare al nipote, come può e come sa, la “sua” matematica, la fascinosa armonia dei numeri. Fuori dall’ospedale si sente addosso gli occhi della città, dove lo si addita, in quanto unico parente, come tutore del minore, potenziale erede di una impresa da cui dipende il benessere di molti. Da lì in poi quanto mistero è necessario attraversare? Quanto umano dolore bisogna patire? Per arrivare dove? Maurizio de Giovanni scrive una delle storie che ha sempre sognato di raccontare. E ci consegna a un personaggio, tormentato e meravigliosamente umano, messo dinanzi al mistero del cuore.

Oggi parliamo di L’equazione del cuore, un libro scritto da uno dei miei autori preferiti, Maurizio De Giovanni, pubblicato da Mondadori.

Eh no, però! Eh no, caro Maurizio, non si fa così! Assolutamente no! 

Vi chiederete senz’altro il perché di tanto disappunto… ma, se ve lo svelassi, sarebbe uno spoiler enorme, perciò non vi resta che leggere il libro!
Vediamo se riesco a incuriosirvi almeno un po’.

Protagonista del romanzo è Massimo, anziano professore di matematica in pensione, padre di Cristina e nonno di Francesco, detto Checco. Vive tranquillo nella sua isola meravigliosa, Procida, e ha pochi rapporti con la figlia e con la famiglia di lei, che vive in una cittadina del nord. Si vedono solo dieci giorni all’anno, in estate, durante i quali Cristina, con il marito e il figlio, si trasferisce da lui per trascorrere le vacanze. 

Massimo è cinico, distante, freddo, ha una mente razionale per cui tutto deve avere una spiegazione logica, tutto deve essere spiegato con equazioni matematiche. Una notte viene svegliato da una telefonata che gli cambierà la vita.

È da qui che parte tutta la meravigliosa storia narrata dall’abile penna di Maurizio De Giovanni. 

Inutile dire che adoro quest’autore, ho letto tantissimo (non tutto, ha una bibliografia pressoché infinita!) ma con questo romanzo De Giovanni ha creato qualcosa di nuovo, di insuperabile (ma tanto già so che mi stupirà di nuovo). È uscito dalla sua, chiamiamola così, comfort zone, il noir, per regalarci un romanzo di un’intensità assoluta, creando un personaggio, Massimo, lontano mille miglia da Lojacono, Ricciardi, Sara e Mina. 

Massimo si trova a dover affrontare un cambiamento nella sua vita, a causa di un evento casuale, che però non lo convince. La sua mente matematica deve per forza trovare il legame tra gli eventi, e solo così potrà aver pace. La vita della figlia è piena di segreti, di zone d’ombra, laddove sembrava ci fosse solo luce e, pian pianino, lungo le pagine del racconto, tutto ci viene svelato.

Una figlia, a differenza della didattica, non si chiude con un diploma e arrivederci. È piuttosto una responsabilità, un compito, che invece di rimpicciolire, con il passare del tempo ingrandisce e dietro l’adulto bisogna vedere un bambino che non finisce mai.

Massimo è un matematico, dicevo, e come tale non si dà per vinto, lì dove non trova risposte coerenti, si incaponisce fino a che tutto quadri.

Perché ciò che ti insegna la matematica è che si deve andare fino in fondo, e ogni valore ha il peso che ha, né un millesimo in più, né un millesimo in meno.

Ho adorato questo uomo, così distante, così apparentemente disinteressato, ma in fondo preso dall’amore per la figlia e per il nipote, di cui si rende conto troppo tardi.

De Giovanni scrive un romanzo struggente, come solo lui sa fare. Anche la struttura rende la lettura coinvolgente… per la maggior parte del tempo il punto di vista è focalizzato su Massimo e sulle sue “indagini”, ma tra un capitolo e l’altro l’autore inserisce brani in cui i protagonisti sono gli altri personaggi, Monica e il marito, Alba, Ramon e Susanna, Pancaldi, e questo rende ancora più la suspense e il mistero, e si resta incollati alle pagine, perché si vuol sapere.

Nel romanzo, De Giovanni fa molto uso di termini matematici, che ho adorato; amo la matematica, amo le scienze e il metodo scientifico e il modo di procedere di Massimo mi è sembrato congeniale al mio modo di pensare.

Due sistemi, come per esempio due persone, o due anime, o due mondi, se entrano in contatto, per sempre, finché esisteranno, risentiranno l’uno dell’altro […]. La spiegazione, lo vedi, è rigorosamente matematica. È tutto nell’equazione di Dirac, l’equazione del cuore. Perché noi siamo profondamente connessi, e rigorosamente interdipendenti. Lo siamo per forza, perché nasciamo l’uno dall’altro, percorriamo le nostre strade eppure restiamo insieme, dovunque queste strade ci portino.

Inutile che vi dica che con questo romanzo Maurizio (sì, lo chiamo per nome, perché per me ormai è un amico, mi accompagna ormai da anni, e la mia casa è letteralmente invasa dei suoi romanzi) è riuscito a conquistarmi, più del solito. Non solo per la creazione di Massimo, ma soprattutto per la storia, così lineare, ma allo stesso tempo complessa, con vari risvolti e sfaccettature, che mi hanno conquistata. 

Però, ripeto, Maurizio, non si fa così! (Leggete L’equazione del cuore e capirete!!!).

Soprattutto la cosa che mi “distrugge” è la consapevolezza che non ci sarà un’ altra storia con Massimo protagonista (o sì????)

Non mi resta che consigliarvi assolutamente la lettura di questo intenso, struggente, meraviglioso romanzo, sperando che vi entri nel cuore come è successo a me.

Curiosità: l’equazione di Dirac esiste davvero ed è questa:

equazione del cuore

e afferma proprio – semplificando – che se due sistemi vengono a contatto per un certo periodo di tempo, anche se poi vengono separati continuano a influenzarsi a vicendaper cui non possono più essere considerati come due sistemi distinti. [Cit. da L’equazione di Dirac: quando la fisica diventa romantica)

Meraviglioso, non trovate?

Avete letto L’equazione del cuore? Vi aspetto per commentarlo!

Resta connessə. Segui la nostra pagina Facebook e il nostro profilo Instagram, in modo da non perderti nemmeno una novità.

NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.