Un cuore così impavido e spezzato – Brigid Kemmerer

Oggi partecipiamo al review party di Un cuore così impavido e spezzato, il secondo libro della serie Cursebreakers, scritto da Brigid Kemmerer e pubblicato in Italia da Oscar Vault. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger e farvi così un’idea più completa del libro.

Se siete lettori accaniti, saprete sicuramente che in media il secondo volume di una trilogia è un libro di passaggio, in cui si tirano le fila del primo e si gettano le basi per la conclusione. Di solito sono un po’ calanti, soprattutto se il primo è una bomba. Ecco, dimenticate questa teoria perché Un cuore così impavido e spezzato è FA VO LO SO.

Attenzione: è il secondo volume di una trilogia, ci saranno sicuramente dei riferimenti a Un fato così ingiusto e solitario. Se non l’avete ancora letto, potrebbero quindi esserci degli spoiler. Non ce ne saranno invece su questo nuovo volume.

Mi è piaciuto tantissimo! Ma proprio tanto! Sapete quando state leggendo un libro bello e lo volete finire per sapere, ma allo stesso tempo non volete per non lasciare i personaggi? Questa è la sensazione che mi ha accompagnata per tutta la lettura. Dovremmo anche trovare una parola per descrivere questo sentimento, eh. Farò dei sondaggi per sentire le vostre proposte ma mi sono sentita bibliomatta. Ecco.

Ho lasciato passare un paio di giorni prima di scrivere la recensione, ma adesso che mi trovo qui davanti al foglio bianco è difficile davvero. Lo so, lo dico sempre, ma sono davvero in difficoltà.

Non può bastare un serafico “Leggetelo”? No? Uffa!

Allora, in Un cuore così impavido e spezzato ritroviamo Grey dopo il cliffhanger (del malimorté, diciamolo pure) che ha chiuso il primo volume. Sono passati dei mesi da quando Harper ha spezzato la maledizione e ritroviamo Grey lontano da Ironrose. Uno dei punti di vista dalla quale viene raccontata la storia è il suo.

Il secondo punto di vista è quello di Lia Mara. Lia Mara è un personaggio FIGHISSIMO (sì, in maiuscolo!) che fa la sua comparsa in questo volume per la prima volta. È la figlia maggiore di Karis Luran, ma non è l’erede al trono perché a Shy Shallow le cose vengono fatte in modo diverso.

Mi devo fermare perché non voglio assolutamente rischiare di anticiparvi nulla di più rispetto a quanto detto nella trama ufficiale. Ed è ben qui che le cose si fanno difficili. Per me, almeno.

Ho amato Grey. Lo adoravo già da prima ma qui, leggendo il suo punto di vista direttamente, ho avuto le conferme che cercavo.

Ho amato anche Lia Mara. Ecco, diciamolo ad alta voce: la Kemmerer, a differenza di tantissime autrici dello stesso genere, scrive donne eccezionali. Sono di spessore, hanno contenuti e sentimenti reali e realistici, non sono perfette, commettono errori come tutti, non sviluppano all’occorrenza speciali superpoteri con i quali salvare il mondo, sono sfaccettate e hanno sia lati positivi che negativi. Sono normali! A volte psicopatiche per esigenze di trama (vedi Lilith, ma anche Karis Luran non scherza mica), ma sono normali, sono animate da sentimenti a volte brutti ma normali. Ho reso l’idea o devo scrivere normali ancora una volta?

Torna nuovamente il tema della famiglia disfunzionale, anche se riferirsi a Karis Luran con disfunzionale forse è farle un complimento. Non vi posso spiegare perché… Capito perché vi ho detto che sarebbe stato meglio chiuderla con un “Leggetelo”?

Va beh, andiamo avanti. Troverete un sacco di informazioni e colpi di scena in questo fantasy che esce dai soliti schemi di cattivo vs buono. Ci sono un sacco di politica e di giochi di equilibrio per non mandare a monte piani, amicizie e amori.

Ci sono ricordi dolorosi, aspettative disattese, tradimenti e lacrime in contrapposizione a baci rubati, risate e dimostrazioni di affetto che vanno oltre la propria comodità personale.

È un libro intenso ed emozionante in cui si vedono le diverse sfumature della natura umana.

Mi è piaciuto come l’autrice ha caratterizzato i personaggi, sia i nuovi che i vecchi, Tycho su tutti. Mi si è stretto il cuore leggendo le scene in cui è presente, anche quando non accade nulla di che, anche quando è felice… Perché la Kemmerer è stata bravissima a lasciar intravedere che, sotto la superficie, c’è un ragazzino tradito, che fa fatica a fidarsi e ad affidarsi soprattutto. Il suo rapporto con Grey è un rapporto vero, sano, è amicizia pura che non può essere tradita.

Tra i vecchi personaggi che abbiamo imparato ad amare nel primo volume ci saranno tantissime sorprese. Non posso dire nulla (ma ne parleremo diffusamente nella recensione del terzo libro), ma sono rimasta a bocca aperta in più di un’occasione.

Aspetto a trarre le mie conclusioni sugli atteggiamenti di alcuni personaggi perché non ho ancora tutte le informazioni e l’ennesimo cliffhanger alla fine di questo secondo volume ne è la dimostrazione. E sì, è del malimorté anche questo.

Sono curiosa e spaventata allo stesso tempo… avete mai provato questa sensazione aspettando un finale di serie?

Ok, datemi il terzo e non si farà male nessuno!

Per fare quattro chiacchiere: come al solito, sono andata a leggere le recensioni, una volta terminata la mia perché non voglio rischiare di essere influenzata dal parere degli altri.

Ora, io capisco che questo sia l’ennesimo retelling di La Bella e la bestia, ma diventare matti denigrando una trilogia perché non è stata scritta dall’autrice preferita di turno è follia pura. E mi sto riferendo ai fan della Maas che sono letteralmente impazziti. Sarah J. Maas e Brigid Kemmerer hanno due stili e due modi totalmente diversi di approcciarsi alla storia. Non è automaticamente detto che uno sia meglio dell’altro o che non possano piacere entrambi. Che senso ha denigrare aspramente un libro e insultare chi lo apprezza? E poi… come si fa a definire trash questo in confronto alla Maas? Maas che ha messo le tapparelle in un mondo medievale, per dire, o che non conta le mani di Rhys quando fa le cosacce con Feyre? Eh, in più di un’occasione sono diventate tre… Dai, un minimo di oggettività, ogni tanto! Senza contare che è molto semplice: non vi piace? Non leggetelo. Un giorno parleremo in modo approfondito della psicologia dei fandom… state prontə!

Nella casella spoiler, un mio commento spassionato. Non apritela se non volete rischiare anticipazioni.

Avete letto Un cuore così impavido e spezzato? Vi aspetto per commentarlo!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.