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La campana in fondo al lago – Lars Mytting

La campana in fondo al lago Book Cover La campana in fondo al lago
Lars Mytting
Narrativa contemporanea
DeA Planeta
21 gennaio 2020
Cartaceo - Digitale
471

Norvegia, 1879. Nel piccolo villaggio di Butangen sorge una chiesa dalla bellezza austera e sublime. È un'antica stavkirke, interamente costruita in legno e intrisa di memoria, di leggende e di magia. È qui - tra i banchi spolverati di neve e un freddo capace di gelare il midollo - che un tempo si poteva ammirare l'ultimo arazzo tessuto dalle dita instancabili di Halfrid e Gunhild Hekne, gemelle siamesi unite "per la pelle" dalla vita in giù. Ed è sempre qui che le campane realizzate dal padre in loro onore rintoccano da sé, misteriosamente, ogni volta che una minaccia incombe sulla valle... Fino al giorno in cui il nuovo pastore decide di disfarsene nel nome del progresso e delle proprie ambizioni. Ma il reverendo non ha fatto i conti con Astrid Hekne, indomita discendente di Halfrid e Gunhild, disposta a tutto, anche all'inganno, pur di difendere le "sue" campane e sfuggire a un futuro che sembra già scritto. Intreccio di storie, epoche e destini, "La campana in fondo al lago è un omaggio vibrante allo "stupore dei tempi andati" e al fascino di una terra aspra e bellissima

Oggi partecipiamo al review party di La campana in fondo al lago, un libro scritto da Lars Mytting e pubblicato in Italia da DeA Planeta che ringrazio per la copia cartacea. Ringrazio anche Raffaella di The Reading’s Love per aver organizzato l’evento. Prima di cominciare, vi lascio il banner in modo che possiate scoprire cosa pensano di questo libro le altre bravissime blogger che hanno partecipato.

La campana in fondo al lago

La campana in fondo al lago inizia con la nascita di due gemelle siamesi. Unite dalla vita in giù, sono inseparabili non solo fisicamente ma anche nelle sensazioni, nei sentimenti, nei gesti quotidiani. Insieme, le ragazze tessono un arazzo e solo al termine di questa immensa opera, muoiono quasi contemporaneamente.

La morte le colse il giorno stesso. Nelle loro ultime ore le ragazze vollero restare sole. Il padre e i fratelli, in attesa sulla porta della camera, le sentirono parlare di faccende importanti rimaste in sospeso. Quel giorno le sorelle ultimarono l’arazzo della Skråpånatta. L’avevano iniziato insieme e Gunhild lo completò dopo che le braccia di Halfrid cessarono di essere d’aiuto. Eirik lasciò lavorare in pace la figlia, perché le sorelle si erano sempre distinte per qualcosa di più grande, qualcosa che lui e gli altri comuni mortali non avevano mai compreso fino in fondo. All’imbrunire si sentì un colpo di tosse, seguito da un tonfo sul pavimento. Gli Hekne entrarono e videro Gunhild in punto di morte. Lei parve non fare caso alla loro presenza e, sdraiata con il viso rivolto alla sorella, sussurrò: «Spola lunga tu, spola corta io, torneremo quando la tela sarà tessuta».
Trasse a sé le mani di Halfrid e le chiuse nelle sue. Rimasero così, le mani giunte in una preghiera a due voci.

Il padre delle due gemelle fa costruire due campane d’argento che dona alla chiesa, campane su cui sono incisi i loro nomi:

“A più cara memoria di Halfrid e di sua madre Astrid.” sulla prima
“A più cara memoria di Gunhild e di sua madre Astrid.” sulla seconda.

Facciamo un balzo nel tempo e ci ritroviamo nel 1879. La storia narrata nel romanzo è strettamente legata a queste due campane d’argento, le Campane Sorelle, di cui la leggenda narra che veglino sugli abitanti di Butangen e che suonino da sole per avvertire gli abitanti di un qualche pericolo incombente sugli abitanti.

Protagonista del romanzo è Astrid, pronipote delle gemelle, donna forte e determinata, che sa quello che vuole e sa difendere ciò che è suo e della sua famiglia con ogni mezzo.

Protagonisti assieme a lei sono il pastore della chiesa Kai Schweigaard, innamorato della ragazza, anch’esso forte e determinato. Decide di far abbattere la chiesa del villaggio per costruirne una nuova, più grande e confortevole, ma non sa che questa sua decisione può far scatenare conseguenze che non possono essere frenate.

Infine, c’è Gerhard Schönauer, architetto tedesco inviato al villaggio per disegnare la vecchia chiesa per poi ricostruirla a Dresda. Gerhard è gentile, premuroso, intelligente e si trova immerso in un ambiente superstizioso, fatto di leggende che affondano le origini nei miti norreni e di cui non riesce a capacitarsi.

Lars Mytting racconta, dunque, una fetta dei paesi del nord Europa, con i suoi meravigliosi paesaggi, le sue tradizioni, le sue leggende e superstizioni. Racconta di Astrid, di Kai e di Gerhard con intensità, usando un linguaggio così ricco e potente da trasformare il racconto in poesia.

L’autore riesce a rendere magiche le atmosfere in cui i fatti narrati avvengono e mostra prepotentemente i conflitti interiori che assillano i tre protagonisti: Kai, dilaniato dall’amore verso Astrid ma anche verso Dio, Astrid divisa tra la fedeltà verso la sua famiglia, il suo paese e il suo amato. Infine Gerhald, anch’esso conteso tra la magnificenza dell’opera che deve portare a termine, ma che riesce nel suo intento solo grazie all’amore che prova per Astrid.

La campana in fondo al lago è un romanzo non immediato, non di facile lettura, ricco com’è di descrizioni, di riflessioni, di misteri e intrecci che affondano le loro radici nel passato più remoto.

Ma dopo un primo impatto, necessario per scoprire la chiave di lettura, verrete avvolti nelle fredde atmosfere della Norvegia, nei boschi innevati, sulle sponde dei laghi ghiacciati, nelle malghe al pascolo, o sulle rive dei ruscelli a pescare trote.

È un romanzo da gustare con calma, per lasciarsi avvolgere dolcemente dal clima freddo, ma allo stesso tempo avvolgente e caldo che l’autore riesce a creare. Bisogna leggerlo con attenzione, per entrare in sintonia con Kai, per capire Gerhald, mentre è impossibile non amare e non ammirare l’indomita Astrid.

Vi consiglio di leggerlo, ma assaporandone ogni parola, ogni frase, e solo così che potrete apprezzare in pieno un romanzo quasi d’altri tempi, un romanzo che riempirà il cuore e la mente e da cui sarà difficile staccarsi.

Avete letto La campana in fondo al lago? Vi aspetto per commentarlo insieme!

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NdA: il libro mi è stato fornito dalla casa editrice perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

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