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La casa delle giovani spose – Ashley Hay

La casa delle giovani spose Book Cover La casa delle giovani spose
Ashley Hay
narrativa
Sperling & Kupfer
21 luglio 2020
cartaceo, e book
352

Per oltre sessant’anni la casa ha conversato con Elsie Gormley. Le pareti hanno fatto eco alla sua voce e a quelle della sua famiglia; quella è indiscutibilmente la casa di Elsie, il suo rifugio, fino al giorno dell’ictus in cui ogni cosa è cambiata. Con la malattia, infatti, i gemelli Don ed Elaine si rendono conto che la madre è anziana e non può più stare da sola; decidono di trasferirla in un ricovero e l’abitazione viene venduta a un’altra famiglia, quella di Lucy e Ben, appena arrivati a Brisbane da Sydney con il piccolo Tom.
Altre voci iniziano a farsi largo tra le assolate stanze e una diversa quotidianità si instaura, ma il senso di estraneità non abbandona Lucy che non sembra riuscire ad ambientarsi nella dimora e nella nuova vita. Troppi cambiamenti per lei: una città piccola e sconosciuta, il marito giornalista sempre in viaggio e una maternità a tempo pieno che, per quanto voluta, comincia a starle un po’ stretta. Destino opposto a quello di Elsie che, invece, si era sempre pensata in relazione agli altri e per la quale il passaggio da moglie a madre era stato naturale, anche se non privo di difficoltà.
Inaspettatamente, tra una tazza di tè caldo e delle vecchie fotografie trovate per caso in soffitta, le storie di queste due donne molto differenti tra loro e di due famiglie si intrecceranno nel corso di un’estate australiana, e il confine tra passato e presente si farà sempre più labile, fino a sparire del tutto.

Oggi partecipiamo al review party di La casa delle giovani spose, il nuovo libro di Ashley Hay pubblicato da Sperling&Kupfer. Prima di cominciare con la recensione, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni degli altri bravissimi blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più precisa del libro.

LA CASA DELLE GIOVANI SPOSE

Ambientato a Brisbane, in un’Australia che rimane appena accennata sullo sfondo, è una storia delicata di donne e del loro modo di vivere nella stessa cornice, seppur a distanza di anni.

Negli anni ’40, con la guerra che risuona dalle radio e dai giornali, Elsie e Clem acquistano una casa in periferia.

In quella casa Elsie riversa le aspirazioni di una vita: essere mamma, essere moglie, essere nonna, per poi trovarsi, nel corso del tempo, a definire sé stessa attraverso gli occhi di chi la circonda.

La sua vita è soddisfacente, rassicurante, tutto quello che desidera è tra quelle mura, in quel bel giardino, nella presenza confortante del marito, nel rapporto idilliaco con il figlio, nei contrasti con quella figlia che avrebbe pensato più simile a lei, ma che non lo è, nell’amore incondizionato per la nipotina.

Purtroppo il tempo passa e noi conosciamo Elsie quando la sua casa è vuota e lei, ormai anziana, viene improvvisamente colpita da un ictus che la sorprende in cucina e che la lascia senza forze per molte ore, incapace di alzarsi dalla moquette color verde chiaro che aveva scelto con tanta cura, prima di essere finalmente soccorsa e trasportata dapprima in ospedale e, infine, in una casa di riposo.

La casa, con tutto il suo bagaglio di emozioni e ricordi, viene messa in vendita, Elsie fatica a comprendere, ma da qualche parte tra la nebbia della sua confusione, sa che è una cosa necessaria.

Lucy e Ben sono una giovane coppia, si sono spostati spesso per il paese, ma hanno deciso che è giunto il momento di mettere radici per il bene del piccolo Tom, che ha appena due anni e merita un bel posto dove costruire un’infanzia serena.

Lucy è ancora frastornata dalla maternità, che non immaginava così totalizzante, e fa molta fatica ad ambientarsi in una nuova casa, una casa che sente appartenere ancora a un’altra donna, che sembra ancora risuonare degli echi del passato. Ad aumentare il suo senso di smarrimento sono tanti piccoli avvenimenti, che le suggeriscono un legame con l’anziana Elsie e con la sua famiglia.

La casa delle giovani spose non è un libro facile, se sei una donna che si è da poco trasferita in una casa che non sente propria, ed è proprio per questo che ho scelto di leggerlo. Io stessa vivo da poco tempo in un posto che non mi appartiene, in una casa con una storia densa, in un posto lontano da tutto e da tutti coloro che ho amato nella mia vita. Mi è stato dunque facile entrare in sintonia soprattutto con Lucy, con la quale condivido una certa insofferenza per lo stato attuale della mia esistenza.

Il romanzo risulta un po’ lento nella parte centrale, ma è godibile e racconta le sensazioni e i sentimenti delle protagoniste con squisita sensibilità, descrivendo con dolcezza tutte le fasi delle loro vite senza ipocrisie paternalistiche.

Ammetto di aver trovato la lettura difficile da punto di vista emotivo, proprio per le similitudini tra le mie sensazioni e quelle di Lucy, ma cos’è un buon romanzo, se non una storia che sembri parlare a noi, di noi?

E voi, avete letto La casa delle giovani spose? Vi aspetto nei commenti per parlarne insieme!

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NdA: il libro mi è stato fornito dalla casa editrice perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

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