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Morire ti fa bella – Stefania Crepaldi

Morire ti fa bella Book Cover Morire ti fa bella
Fortunata, tanatoesteta #2
Stefania Crepaldi
Giallo
Salani
2023
Digitale - Cartaceo
272
Fornito dalla casa editrice

Esiste il lavoro dei sogni, e poi esiste il lavoro che il destino decide per te. Fortunata vorrebbe fare la pasticciera e, quando può, si rifugia nel laboratorio di Mario, un amico che le insegna l’arte dei dolci. Suo padre Emilio, però, è il titolare di un’agenzia di pompe funebri, e per mandarla avanti ha bisogno di lei, del suo talento nella preparazione dei defunti. Sempre a contatto con la morte, di cui si prende cura nel migliore dei modi, Fortunata insegue la vita e non chiede altro che essere libera di scegliere il proprio futuro. Ma cosa succede quando il destino si mette di traverso? Il rampollo di una dinastia di gioiellieri precipita da un palazzo veneziano. Un suicidio, o forse un tragico incidente. Il colonnello della guardia di finanza Dante Braghin ha più di un dubbio e chiede a Fortunata di esaminare il cadavere: il suo occhio sa notare dettagli che potrebbero sfuggire anche al miglior anatomopatologo. Suo malgrado, la ragazza verrà così coinvolta in un’indagine pericolosa, quando l’unica cosa che vorrebbe è creare torte e portare dolcezza nella vita delle persone. Sullo sfondo suggestivo della laguna di Chioggia e delle calli affollate di Venezia, Stefania Crepaldi costruisce una storia di straordinaria freschezza, che unisce i toni del giallo a quelli del black humour, dando vita a una serie di personaggi difficili da dimenticare.

Oggi parliamo di Morire ti fa bella, un libro di Stefania Crepaldi pubblicato da Salani che ringrazio per la copia cartacea.

Ho passato il mio weekend con Fortunata, la tanatoesteta di Chioggia protagonista del romanzo di Stefania Crepaldi. Quando mi è stata proposta questa lettura, non ho saputo dire di no: è un giallo, c’è una protagonista femminile tosta e c’è del black humor. Cosa chiedere di più?

Ecco, in effetti qualcosiiiina ci sarebbe. Mi sarebbe piaciuto sapere che questo non è il primo romanzo della serie. Ecco, l’ho detto. Il primo volume è quello con il quale Stefania Crepaldi ha vinto il torneo Io scrittore e si intitola Di morte e d’amore. La prima indagine di Fortunata, tanatoesteta. È ovviamente già nel mio carrello di Amazon perché ho bisogno di sapere come siamo arrivati all’inizio di Morire ti fa bella.

Purtroppo, non ci sono riassunti o spiegazioni, quindi l’inizio è un po’ disorientante. Questo, però, è davvero l’unico difetto che ho trovato nella storia raccontata da Stefania Crepaldi.

La morte lascia segni difficili da cancellare. Se è violenta, sgrana gli occhi e spalanca la bocca. Se è improvvisa, lascia delle rughe attorno allo sguardo, lo stupore di chi proprio non se l’aspettava un finale simile. Se è lieta, lascia un sorriso lieve, una curvatura verso l’alto che sembra un ossimoro: lasciare la vita sorridendo? Per cancellare o mitigare queste tracce interviene la tanatoesteta, che poi sarei io.

Adoro Fortunata. Mi piace da matti! Fortunata è, appunto, una tanatoesteta; per vivere, trucca e prepara i defunti prima delle esequie.

Ci sono casi in cui il suo lavoro è semplice, altri in cui deve usare tutta la sua manualità per riuscire a cancellare i segni della morte. E la ricomposizione del giovane Gregorio è proprio uno di quei casi che metteranno Fortunata a dura prova. Beh, certo, anche sapere di dover tenere le orecchie aperte per studiare la famiglia del giovane morto non aiuta, in effetti. Dante Braghin, il suo padrino nonché colonnello della Guardia di Finanza, le ha chiesto questo piccolissimo (ehm) favore e Fortunata non ha intenzione di tirarsi indietro perché qualcosa che vuole in cambio…

Ok, vi ho già detto troppo.

Potremmo chiudere qui la recensione con un “è bello, leggetelo”, ma no, ci sono tantissime cose da dire. Intanto ho amato alla follia i personaggi, così diversi dal solito, finalmente! La famiglia di Fortunata è un universo da scoprire, ecco perché voglio assolutamente recuperare anche il primo volume! Sono affamata di dettagli! Allo stesso tempo, non vedo l’ora di leggere il prossimo, sempre per lo stesso motivo.

Ma la morte non è la fine della vita, è solo una trasformazione. La morte è un messaggio d’amore per noi che restiamo, è un invito a godere di nuovo delle nostre giornate. Ci ricorda di non tentennare, ci indica una direzione. Io non temo la morte, perché rispetto troppo il messaggio che porta con sé.

Ma veniamo a Fortunata. La giovane ha venticinque anni e vorrebbe tanto poter chiudere per sempre la porta dell’agenzia di pompe funebri di famiglia che ormai è più un peso che altro. Crescere in una cittadina piccola come Chioggia vuol dire essere sulla bocca di tutti, soprattutto quando sei adolescente e tuo padre ti porta a scuola con il carro funebre. Fortunata è combattuta tra il dovere e le sue inclinazioni personali. Vorrebbe infatti diventare pasticciera, nel suo futuro non vede ceroni o stucchi, ma pasticcini e creme. Eppure, non sempre le cose vanno come vogliamo, giusto?

Stefania Crepaldi è riuscita a rendere benissimo l’ansia di Fortunata, il suo essere combattuta e divisa tra l’amore per sé e l’amore incondizionato che prova per la nonna e il padre. Ecco, mi piacerebbe potervi dire di più sul padre di Fortunata, ma non posso per tutta una serie di ragioni… che non vi posso dire, sarebbero spoiler giganteschi. Quindi facciamo che ci sentiamo quando avrete letto?

La protagonista è circondata da altri personaggi tutti da scoprire, dallo stesso Dante, che riflette mentre cura i suoi bonsai, al giovane Andrea, unico coetaneo di Fortunata nella sua cerchia con una vita e un passato misteriosi.

Sullo sfondo, in questa avventura ci sono ben due città magnifiche: Chioggia e Venezia. Direi, quindi, che anche solo per le ambientazioni vale la pena di leggere Morire ti fa bella.

Ovviamente, si parla del lavoro di Fortunata. Di entrambi i lavori, per dirla tutta. Vi verrà fame, vi avviso. Per quanto riguarda l’altro lavoro, quello di tanatoesteta, non preoccupatevi perché l’autrice tocca l’argomento con una delicatezza davvero rara, quindi non è morbosa e non ci sono dettagli splatter.

Il giallo non è male. È ben costruito ed è tutto credibile. Forse un po’ troppo rapida la risoluzione finale, ma se bisogna mantenere il mistero su una certa cosa (mamma mia, che fatica, questa recensione!) ci sta che non ci si addentri nei particolari.

Insomma, Morire ti fa bella è un giallo carinissimo, scritto molto bene, scorrevole e appassionante, con dei bei personaggi e ambientato in luoghi magnifici. Buoni i colpi di scena e buono il ritmo. Ci sono ovviamente dei margini di miglioramento, ma già così è un libro che posso assolutamente consigliarvi a cuor leggero.

Leggerete Morire ti fa bella? Fatemi sapere!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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