New York: i luoghi significativi

Oggi partecipiamo al blog tour di Una notte ho sognato New York, un libro di Piero Armenti pubblicato da Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare e seguire le tappe delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte.

La nostra tappa, come potete vedere, riguarda i luoghi di New York, quelli famosi, quelli visti mille volte in televisione, di cui abbiamo letto nei libri, quei luoghi affascinanti che rendono New York una città decisamente da visitare!

New York è letteralmente piena di luoghi iconici per diecimila motivi diversi. Siete appassionati di architettura? Siete appassionati di film e serie TV? Siete appassionati di cibo? Siete appassionati e basta? La città che non dorme mai ha sicuramente un angolo che fa per voi, che vi conquisterà e che vi farà perdutamente innamorare.

È quindi molto difficile scegliere… perché è tutto davvero bellissimo!

Ho avuto la fortuna di andare a New York diverse volte nella mia vita e quindi anche questo complica moltissimo tutta la faccenda: cosa vi racconto? Da dove parto? Da quando ho incrociato Fabio Volo e non l’ho riconosciuto? O da quando, rischiando di prendere l’acquazzone della vita, ho visto passare Kaley Cuoco mentre andava al David Letterman Show?

Nel dubbio, parto dall’inizio.

Comincia dal principio, — disse il Re solennemente… — e continua fino alla fine, poi fermati.[Alice nel Paese delle meraviglie – Lewis Carroll]

Era il 2011 e abbiamo deciso di fare una vacanza diversa dai nostri standard abituali. Quindi perché non fare una crociera transoceanica?
Ci siamo imbarcati a Lisbona, prendendo una nave che da Southampton avrebbe poi fatto rotta verso New York… sì, come il Titanic!

Il nostro viaggio è andato decisamente meglio. In undici giorni abbiamo avuto l’opportunità di vedere una piccola parte delle Azzorre, una piccola parte delle Bermuda e tanto, tanto mare di un blu pazzesco!
Fino al nostro arrivo a New York.

Non ricordo che giorno fosse, sinceramente, forse il 29 settembre o giù di lì. Sapevamo che saremmo entrati nelle acque del fiume Hudson la mattina presto, quindi abbiamo puntato la sveglia e siamo saliti sul ponte superiore ad aspettare.

Ricordo vento freddo e tantissima nebbia.

Scrutavamo l’orizzonte cercando di vedere qualcosa quando eccola lì, all’improvviso, che emerge dalla nebbia. La Statua della Libertà.

 

Spero che passi un po’ della mia emozione. Ancora oggi, a distanza di tanti anni, quando ripenso a quel momento, mi viene la pelle d’oca!

Credo di avere almeno cento foto, tutte simili. Purtroppo non ho mai avuto poi il tempo di andare a visitare Liberty Island, troppo presa a perdermi tra le strade della città, ma conto di farci un salto la prossima volta che avrò occasione di andare a NYC.

Un’altra isola che voglio assolutamente visitare è Ellis Island. Ellis Island era una tappa obbligatoria per chiunque volesse entrare negli USA. Sapete che è possibile cercare sul sito dell’isola i nomi di tutti gli immigrati che sono passati da lì? Provate a cercare il vostro cognome. Io ho trovato il nonno di mio padre…

Il primo giorno abbiamo camminato per 23 km. Dal porto, siamo arrivati a piedi fino a Battery Park, cercando di vedere il più possibile e di assorbire l’atmosfera magica dell’autunno a NY.

Tra le varie cose da vedere, non può mancare l’Empire State Building.

Noi abbiamo scelto di salire di sera, per vedere la città illuminata dall’alto. Le foto sono quelle che sono… all’epoca, i miei mezzi non erano granché, quindi abbiate pazienza. Prima o poi tornerò a farne di nuove.

Sono tornata a NY anche durante il mio viaggio di nozze, a marzo 2014. Una capatina di qualche giorno, prima di volare a Los Angeles, noleggiare un’auto e passare venti giorni nei parchi naturali. Se vi interessa saperne di più, ve ne parlerò in un altro articolo, quindi non dimenticatevi di lasciarmi un commento!

Non può mancare una visita a Times Square, con tutti i suoi cartelloni pubblicitari e le pubblicità degli spettacoli di Broadway, un giro sulla Fifth Avenue o al Greenwich Village.

E magari anche una passeggiata sul ponte di Brooklyn.

O un giretto a Central Park.

O una camminata sulla High Line, per muoversi immersi in un giardino sopraelevato costruito sulla vecchia linea della ferrovia in disuso e arrivare così in zona Chelsea Market (e lì, fermatevi e mangiate!).

E visto che siamo in tema, perché non mettere la testa dentro la New York Public Library?

Ho visitato anche Ground Zero. Nonostante oggi ci sia la Freedom Tower, Ground Zero rappresenta una ferita rimarginata ma che ancora fa soffrire. Lì, in mezzo al Financial District, c’è una specie di bolla di silenzio. È come se il monumento di marmo nero con incisi i nomi dei morti durante l’attentato alle torri gemelle dell’11 settembre del 2001 assorbisse tutti i suoni, tutti i rumori, tutta la vita che passa lì accanto… sinceramente, come mi è già capitato in altre occasioni visitando luoghi di importanza storica impregnati di ricordi cruenti, non ho avuto il cuore di scattare foto ricordo. Mi pare sempre una cosa irrispettosa… e quindi ho preferito fermarmi, sedermi su una delle tante panchine lì vicino e dedicare un momento a pensare a quanto abbiamo perduto, tutti, nessuno escluso, quel brutto giorno di settembre di quasi vent’anni fa.

New York e i set cinematografici.

L’intera città è un gigantesco set cinematografico. Un sacco di film e serie TV sono state girate lì. O almeno, ambientate lì. Qualche esempio?

Sex and the City, Una notte al museo, Friends (girato a LA), Will e Grace (girato a LA), Gossip Girl, Ghostbusters, Elementary (adoravo questa serie!), Suits, La Tata, How I Met Your Mother, White Collar, Autumn in New York, Ugly Betty, Come d’incanto, Bride Wars… vado avanti? Potremmo stare qui ore. Anche se molti di questi sono solo ambientati a New York ma girati a LA, alcuni spezzoni sono stati realmente girati in città quindi potreste imbattervi da un momento all’altro in un angolino che avete visto in TV.

Non ho moltissime foto panoramiche della città perché, come potete notare dalla qualità delle fotografie, ho serissimi problemi con le foto di edifici. Sono più portata per la fotografia naturalistica… Ma spero comunque di essere riuscita a rendere l’idea di quanto sia bella, varia ed emozionante la Grande Mela e vi auguro di poterla vedere con i vostri occhi almeno una volta nella vita perché ne vale davvero la pena.

Ragazzi, la tappa finisce qui anche se potrei continuare per ore davvero… Quando si parla di viaggi, Sara risponde! Mi auguro di non avervi annoiato troppo! Non perdetevi le tappe delle altre blogger perché ne vedrete delle belle!

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