Il club delle lettrici compulsive

Noi i cattivi – Amanda Foody, Christine Lynn Herman

Noi i cattivi Book Cover Noi i cattivi
Noi i cattivi #1
Amanda Foody, Christine Lynn Herman
Fantasy
Oscar Vault Mondadori
2023
Digitale - Cartaceo
396
Fornito dalla Casa Editrice
Silvia Rosa

A ogni generazione, al sorgere della Luna di Sangue, le sette famiglie della remota città di Ilvernath scelgono ciascuna un proprio campione che combatterà in un torneo all'ultimo sangue. In palio c'è il controllo assoluto sull'alta magia, la più potente al mondo, a lungo ritenuta esaurita e ora gelosamente custodita in segreto da una delle sette famiglie maledette di Ilvernath. Finora i crudeli Lowe hanno vinto quasi tutti i tornei, e si preparano a confermare il proprio dominio. Ma quest'anno c'è qualcosa di nuovo: grazie al bestseller Una tradizione tragica, che ha svelato tutti i segreti del torneo della Luna di Sangue, i sette contendenti sono sotto i riflettori del mondo intero. Possono avere nuove informazioni, nuovi mezzi per vincere. Più di tutto, possono avere una scelta: accettare il loro destino, o riscrivere la storia. Una storia che, però, deve essere intrisa di sangue.

Oggi partecipiamo al review party di Noi i cattivi, scritto da Amanda Foody e Christine Lynn Herman, pubblicato in Italia da Oscar Vault Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

Thorburn, Lowe, Blair, Payne, Darrow, Grieve e Macaslan. Sette famiglie magiche per sette campioni che si sfideranno in un torneo all’ultimo sangue. Solo uno potrà sopravvivere e dare così il controllo dell’alta magia alla sua famiglia. Questa è la base della trama di Noi i cattivi. Niente male, vero? Ma ci sono un paio di grossi, enormi MA. Cominciamo da quelli.

Noi i cattivi è un libro avvincente, scritto con uno stile scorrevole, forse un po’ penalizzato da una traduzione non proprio bellissima. Un esempio: l’addome non è il torace e se ti tagli sull’addome il sangue non cola dallo sterno! Non so come sia in lingua originale, ma possibile che nessuno si sia accorto di questo errore assurdo?

“Il sangue prima di tutto”, un torneo alla Hunger Games in cui è previsto un solo vincitore mentre gli altri dovranno essere uccisi (con alcuni protagonisti che muoiono dalla voglia di partecipare, se mi permettete il gioco di parole, e una sorella che fa di tutto per partecipare al posto dell’altra… Dai!). E quanti sono i punti di riferimento o gli artefatti magici? Sette… Di cui una è una corona, per fortuna non di Corvonero. Però ci sono una spada, un mantello e anche una versione inquietante del lago nella grotta e, dulcis in fundo, un bell’incantesimo Gemino. Spiace dirlo, ma sono proprio spudorate! 

Lo dico molto spesso, ormai è difficile sorprendermi perché ho letto talmente tanto… Ci sono alcuni cliché legati a ogni genere letterario e la differenza  la fa sempre il modo di raccontare un mondo già visto e rivisto. Pensare, però, di “prendere spunto” da Harry Potter e credere che questo potrebbe passare inosservato è di un’ingenuità a dir poco imbarazzante. Non posso fare questa recensione senza dirlo chiaro e tondo. Non sarei io, altrimenti.

Ma Amanda Foody e Christine Lynn Herman hanno fatto anche cose buone e non sono ironica!

Per fortuna, in Noi i cattivi i personaggi sono caratterizzati in modo magnifico, altrimenti mi sarebbe toccato bocciarlo su tutta la linea perché, insomma, Harry Potter è già stato scritto e Hunger Games anche.

E sono proprio i personaggi a fare la fortuna di questo libro. Ogni famiglia magica è anche altamente disfunzionale in modo diverso. Il torneo si svolge una volta ogni vent’anni e il risultato influenzerà le sorti della famiglia vincitrice per tutta la prossima generazione. Ecco, quindi, che ogni membro della famiglia esercita una pressione psicologica sui potenziali campioni affinché non solo sopportino il peso del destino della famiglia, ma vadano anche “volentieri” incontro alla morte. Non si può non partecipare al torneo, è una sorta di contratto magico vincolante (ehm…) e quando sei designato come campione, o vinci o muori.

Ogni famiglia fa di tutto pur di vincere perché avere il controllo dell’alta magia vuol dire avere potere. La maledizione della Luna di Sangue è sempre stata un segreto della città di Ilvernath… fino a quando non è stato pubblicato un libro, Una tradizione tragica, in cui si parla delle famiglie, dell’alta magia e del torneo stesso. E con addosso gli occhi del mondo intero, la pressione si fa sempre più forte e, con essa, anche le pressioni politiche…

Una tradizione tragica: la vera storia della città che manda a morire i suoi figli.

La storia è raccontata dal punto di vista di alcuni dei campioni, quelli attorno ai quali ruota tutta la vicenda.
Briony Thorburn vuole partecipare a tutti i costi. Si prepara da tutta la vita per questo momento.
Alistair è un Lowe e la sua famiglia è tra le favorite. Allevato nella paura, forgiato nel terrore, Alistair sembra accettare il suo destino.
Isobel Macaslan si è ritrovata campionessa suo malgrado. Si sente una pedina, ma non vede alternative.
Gavin Grieve è stufo di ricevere solo insulti ed è pronto a prendersi la sua rivincita a ogni costo.

Ognuno di loro ha avuto a che fare con uno dei più famosi creatori di maledizioni, ognuno di loro ha qualcosa da dimostrare, ma non solo…

Oh, dai, lo sapete che non mi posso sbilanciare! Potrei raccontarvi tutto, potrei raccontarvi i dettagli e che relazioni ci sono tra i campioni, ma allora che gusto ci sarebbe? Perché, davvero, a parte le scopiazzature, questi personaggi funzionano! Mi sono piaciuti tutti da morire e non voglio rischiare di rovinarvi le varie sorprese che sono disseminate nel libro. Perché ce ne sono un sacco e alcuni sono veri e propri colpi di scena che vi lasceranno a bocca aperta! Sappiate che Briony, Alistair, Isobel e Gavin sono destinati a entrarvi nel cuore, chi in un modo e chi nell’altro.

La concezione della magia è innovativa (alleluia), o almeno non mi è mai capitato di leggere di un sistema del genere. Mancano un po’ di riferimenti in generale su come viene gestita nella società perché, a quanto pare, non è un segreto, visto che ci sono negozi in cui gli incantesimi vengono creati (dai creatori di incantesimi, ça va sans dire) grazie a delle tavole di creazione, successivamente imprigionati in alcune pietre da incantesimo e possono essere acquistati da chiunque. Spero che nel seguito (oh sì, esiste un seguito e si intitola All of Our Demise, Noi gli sconfitti) venga approfondito un po’ il world building, anche se ho apprezzato che le autrici abbiano “tagliato corto” per arrivare al dunque nel più breve tempo possibile.

Ovviamente spero di leggere il più presto possibile anche All of Our Demise, così da poter dare una valutazione globale alla dilogia. Il finale di Noi i cattivi è una BOMBA! Ecco perché, nonostante tutto, promuovo questa lettura (con riserva).

Avete letto Noi i cattivi? Vi aspetto per commentarlo!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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