Soul on fire
Romanzo rosa, Azione
Self publishing
2019
Digitale - Cartaceo
162
Una tempesta viaggia veloce attraverso il Far West, portando con sé nuvole cariche di rivalsa.
Thunder è il fulmine che sta per abbattersi sulla piccola città di Paradise Town, pronto a scatenare l'inferno dove il suo ebbe inizio anni fa.
Ma sul cammino fatto di piombo e sangue, il destino metterà un fiore di rara bellezza di nome Annie, e con lei un vento di passione a squarciare il grigio cielo che oscura il suo cuore.
La sua anima in fiamme arderà d'amore o di vendetta?
"Dopo che le fiamme si saranno spente, mi rialzerò dalle ceneri, scrollando dalla pelle ogni ricordo, avanzerò nell‘indifferenza, e nella solitudine ritroverò la mia strada"
Oggi la nostra Alessandra vi parla di Soul on fire, un libro scritto da Mary Cannata e Damiano Darko.
Soul on fire è un libro scritto a quattro mani, ovvero da due diversi scrittori, uniti per dare vita a questo romanzo ambientato nel Far West.
La storia presenta due punti di vista, alternati perfettamente tra il rude, coraggioso e affascinante cowboy Thunder e la dolce soiled dove Annie, una prostituta che ancora non ha conosciuto il vero amore.
Entrambi i personaggi principali hanno alle spalle un passato difficile, pieno di violenza e tormento.
Entriamo nel racconto, quando Thunder, insieme al suo amico Don Domus (un prete tutt’altro che convenzionale ma pieno di risorse), arriva a Paradise Town per cercare vendetta contro l’uomo che gli ha rovinato la vita.
Il tenebroso dagli occhi blu porta con sé tanta rabbia, sete di rivincita, polvere e ossa rotte.
La gente, al nostro arrivo su quella che doveva essere la main street, iniziò ad avvicinarsi con interesse, in molti ci osservavano con sguardo sospetto, pensando che sicuramente avremmo portato guai.
Avevano ragione.
Dall’altra parte, invece, Annie si è abituata, anche se senza piacere, alla vita a cui è stata obbligata, compiendo gli ordini che le vengono dati.
Fortuito e istantaneo è il loro primo incontro, ma quando i loro sguardi si scambiano la prima occhiata, qualcosa di forte e intenso accade.
Qualcosa di inaspettato cambia le regole del gioco, portando con sé nuove sfaccettature nelle loro vite segnate e frantumate dalla violenza.
Avevo paura di spegnere la ragione e abbandonarmi all’istinto. Avevo paura di soffrire cedendo al sentimento più bello e crudele che l’essere umano avesse mai provato: l’amore.
Ho ipotizzato questo romanzo come uno Spaghetti western, ovvero uno di quei film tanto di moda negli anni Sessanta.
L’ambientazione, l’omaggio ai Sioux, e molti modi di dire mi hanno portata dentro a quella specifica atmosfera e ho immaginato di essere anche io tra quelle strade polverose, tra i saloon di legno e l’odore dell’alcool tracannato a tutte le ore.
Ho trovato vincente l’idea di assegnare il personaggio allo scrittore, in modo che avessero entrambi un carattere e uno stile ben delineato, come se stessimo ascoltando realmente due diverse persone.
In Soul on fire non mancano gli antagonisti, in particolare uno: Ed, il vero e proprio cattivo della storia. Non mancano i personaggi secondari, interessanti e vivaci, che tolgono piattezza al racconto.
E per finire, non mancano nemmeno i colpi di scena, anche se con una lettura attenta si può intuire molto già a metà libro.
Il tutto è condito da azione, violenza e anche da alcune scene di sesso che rendono un po’ piccante il romanzo.
La scrittura è corretta, si legge bene ed è scorrevole.
I due scrittori riescono a condurre il lettore nella storia e a farlo entrare in empatia coi due protagonisti.
Pertanto, concludo dicendo che questo breve romanzo western si è rivelato una lettura piacevole.
Avete letto Soul on fire? Vi aspetto per commentarlo insieme!
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