Te lo dico con la musica
New adult, romanzo rosa
Self - publishing
16 Marzo 2016
Kindle
287
E se dopo una fantastica notte con un uomo dagli occhi smeraldo, ritrovassi quegli stessi occhi in ufficio?
Ginevra è una ragazza semplice, pronta ad affacciarsi al mondo del lavoro, tramite un impiego d’apprendista. Dopo una storia finita male, durante una serata tra ragazze, si lascia sedurre da uno sconosciuto, vivendo la sua prima notte di passione senza impegno.
Riccardo, giovane emigrante e venditore in carriera, di una cosa è certo: non vuole complicazioni con le donne.
Il destino sembra mandargli segnali a senso unico continuando a farli incrociare, ma i messaggi che i due protagonisti si lanciano rimangono contrastanti ed a volte pericolosamente conflittuali.
Riusciranno a tener duro anche quando le certezze inizieranno a vacillare?
L’autrice nel suo primo lavoro si è cimentata nella descrizione della millenaria altalena che vede un uomo ed una donna rimanere a lungo indecisi fra la passione dei sensi e la sicurezza dei sentimenti.
Te lo dico con la musica – Elisa Merendino
Te lo dico con la musica: può del sesso occasionale trasformarsi in qualcosa di più?
Se ti chiami Riccardo Russo probabilmente no. Come può un Casanova riuscire anche solo a pensare di impegnarsi? Lui è un tipo concentrato sul lavoro, sullo sport e sulle donne non importa chi siano, purché lascino il letto vuoto una volta finito. Non gli interessano storie a lungo termine, lui le donne, vuole solo possederle magari solo per una notte perché si sa, poi diventano “appiccicose” e pretendono cose che sei sicuro di non aver mai promesso loro. Un trentenne dagli occhi color smeraldo, dal fisico possente e dal carisma magnetico che vuole godersi la vita. Gli unici affetti a cui sembra tenere in maniera sincera sono i suoi genitori, sua sorella e la luce dei suoi occhi: sua nipote. Trapiantato al nord – Torino per la precisione – da Napoli, si afferma come venditore assicurativo e scopriamo nella trama, che lotta per un prestigioso titolo, per la cui vittoria, è determinante una giovane assistente dagli occhi di cerbiatto ed incredibilmente sexy. Ma il fato gioca brutti scherzi, e quella stessa neo-assunta nella ditta per cui lavora, è in realtà il rapporto occasionale della sera precedente. Ginevra Martini però non è così, ha deciso di concedersi in un rapporto occasionale solo perché era tanto, troppo tempo che non sentiva su di sé quel magnetismo, quella carica erotica che solo “l’Adone del bar” è riuscito a farle provare in pochi secondi. Ha avuto una storia seria che purtroppo le ha lasciato l’amaro in bocca, un tradimento, per quanto ci si possa provare, non è perdonabile soprattutto se qualsiasi altro contatto con un uomo, non suscita le stesse vibrazioni che riesce a percepire con Riccardo. Così si ritrovano a lavorare spalla a spalla e man mano che la trama scorre, riusciamo a capire attraverso sia il punto di vista di Riccardo sia quello di Ginevra, quanto le delusioni le paure, le ansie e le aspettative cambino da uomo a donna, da chi prende le relazioni seriamente e da chi invece, no.
“… Mi tornarono alla mente le mie labbra che mordicchiavano e succhiavano la sua pelle liscia come la seta e sentii il mio ventre pulsare risvegliandosi. Mi eccitava da morire il pensiero che guardandosi allo specchio, si sarebbe ricordata del mio passaggio sul suo corpo da favola, anche se per poco, lei era stata mia.”
In Te lo dico con la musica personalmente ho trovato la trama, che vuole essere erotica, in certi momenti un po’ esasperante per l’uso smodato della parola “scopare” (magari se fosse stata sostituita con la parola “possedere” avrebbe raggiunto lo stesso risultato con un effetto linguistico diverso). Inoltre non mi trovo d’accordo con i dialoghi, che sono pieni di punti esclamativi e quindi, durante il corso della lettura, c’è un’interpretazione errata del senso del discorso. Il personaggio di Riccardo però, subisce una profonda trasformazione che secondo me vale la pena essere approfondita, l’autrice descrive in maniera capillare, l’abbandono dello stato menefreghista e superficiale a favore di una maturità che da questo tipo di soggetto, non sempre è scontata. Ci fa viaggiare attraverso i pensieri di un “ragazzo”, per approdare nelle considerazioni di un uomo.
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