Il club delle lettrici compulsive

Tre topolini ciechi – Agatha Christie

Tre topolini ciechi Book Cover Tre topolini ciechi
Agatha Christie
Giallo
Mondadori
Digitale - Cartaceo
236
Lidia Lax, Marco Papi

Il racconto si svolge in una pensione londinese appena inaugurata, durante una tormenta di neve. La radio trasmette in continuazione appelli della polizia, che è alla ricerca di un pazzo omicida. I due proprietari della pensione Monkswell Manor, stanno aspettando gli ospiti e intanto parlano dello strano omicidio accaduto il giorno stesso in Culver Street, proprio in quel momento arriva il primo ospite, il signor Christopher Wren, un giovane architetto.

Il giorno dopo arrivano anche gli altri: per prima la signora Boyle, una signora noiosa e petulante, che aveva prestato servizio volontario in tempo di guerra. Poi arrivò il maggiore Metcalf, un uomo di mezza età con l’aspetto tipico di un ufficiale. Nel bel mezzo della notte arrivò uno straniero, il signor Paravicini, che avendo visto l’insegna della pensione e siccome la sua macchina si era ribaltata a causa della neve, aveva deciso di fermarsi fino a quando la bufera non fosse cessata.

Oggi parliamo di Tre topolini ciechi, un libro di Agatha Christie pubblicato da Mondadori.

Ormai credo che abbiate imparato a conoscermi, soprattutto a conoscere la mia compulsività. Sì, sono compulsiva in tutto! Soprattutto per ciò che riguarda la lettura.
Quindi compro un sacco di libri, ne leggo altrettanti, o almeno ci provo a leggerne tanti quanti ne compro, ma, come tutti ben sapete, la wishlist è sempre troppo lunga… È un mistero di come sia possibile che più si legga e più questa benedetta lista dei desideri si allunghi… C’è una relazione inversamente proporzionale, che sfida tutte le leggi della matematica, della fisica, della biologia, della comune comprensione.

Ma bando alle ciance, che sto divagando un po’ troppo, mi sa. Comunque, tornando alla mia compulsività, partecipo a millemila challenge. Tutti sapete cos’è una sfida di lettura, se non lo doveste sapere, ve lo spiego brevemente. Si tratta di un gioco (fondamentalmente) che ha la durata spesso annuale, durante cui si devono leggere libri che rispondano a requisiti dati da chi organizza la sfida. Questi obiettivi possono essere dati all’inizio dell’anno oppure di mese in mese.

Ci sono challenge molto complesse, altre molto semplici, challenge dove si gioca da soli e challenge in cui si fa parte di squadre.

Per una di queste sfide, una delle più complesse a dir la verità, ho dovuto leggere Tre topolini ciechi di Agatha Christie.

Questa lettura è stata scelta dalle mie compagne di squadra (e sì, in questo caso si tratta di una sfida a squadre) e io mi sono offerta volontaria per leggerlo.

Torniamo al racconto della Christie. Quando ho saputo che avrei dovuto leggere Tre topolini ciechi ero un po’ titubante e anche un po’ spaventata. Mi sarei dovuta approcciare alla lettura di un mostro sacro, che piace a tutti, ma che a me però ha messo più volte in difficoltà. Forse non era il momento giusto, forse non era nelle mie corde, ma i romanzi della Christie, ultimamente, mi annoiavano, trovavo le trame interessanti, certamente, ma non così coinvolgenti, forse a causa del linguaggio che, per forza di cose, non è così moderno e attuale. Eppure quando ero ragazza (pochi anni fa, che credete!) mi piaceva così tanto!

Ma avendo preso l’impegno, non mi sono tirata indietro e ho cominciato a leggere questo brevissimo racconto.

E finalmente ho fatto pace con la Christie! Mi è piaciuto e pure un sacco! mi sono divertita a leggerlo e a cercare di capire chi fosse l’assassino!

Immagino che quasi tutti sappiate qual è la trama, ma ve lo racconto lo stesso (senza spoilerare, tranquilli).

La vicenda si svolge nella pensione Monkswell Manor, aperta da pochissimo da due giovanissimi, inesperti e freschissimi sposi. Gli ospiti che alloggiano presso la pensione sono particolarissimi. C’è Christopher Wren, un giovane architetto, la signora Boyle, petulante, astiosa e prepotente, il maggiore Metcalf, un rigido ufficiale, e il Signor Paravicini, un ometto strano giunto alla pensione dopo che la macchina si è ribaltata a causa della bufera di neve. Come in ogni giallo che si rispetti, la pensione rimane isolata a causa della neve e, come se non bastasse, anche il telefono non funziona più. In questa atmosfera così tetra avviene l’omicidio. Il sergente Trotter, giunto per indagare su un omicidio compiuto qualche giorno prima a Londra, si trova a dover risolvere anche il secondo assassinio, con il sottofondo di una canzoncina per bambini, Tre topolini ciechi, appunto.

Nonostante il racconto sia davvero breve, e il tutto avvenga in una manciata di pagine, i personaggi sono descritti alla perfezione, così come l’ambientazione, il delitto e l’indagine.

La Christie sa scrivere gialli, riesce in poche parole a creare la suspense che rapisce il lettore. Gli indizi che portano alla soluzione vengono mostrati pian piano durante la narrazione, e il lettore deve stare attento a cogliere ogni particolare anche il più insignificante. Quando finalmente viene svelato il colpevole, la soluzione appare talmente semplice che sembra impossibile non averci pensato, ma tant’è! La Christie è talmente brava da celare anche ciò che è sotto i nostri occhi e solo alla fine della lettura si riesce a collegare tutti i fili e a rimanere senza parole.

Ovviamente stiamo parlando della regina del genere giallo, ma devo per forza stupirmi della maestria di questa grande scrittrice che riesce non solo a dare tutti gli elementi per arrivare alla soluzione del caso ma a darli in modo che il lettore venga portato a credere tutt’altro! Insomma Agatha ti porta dove vuole lei!

E adesso non posso non leggere altri racconti e romanzi della Christie! Ora che finalmente mi sono svegliata dal torpore che mi aveva ottenebrato la mente, posso finalmente godere degli scritti di questa immensa autrice!

Avete letto Tre topolini ciechi? Vi aspetto per commentarlo!

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