George Smiley #2
Giallo
Mondadori
2019
Digitale - Cartaceo
224
Giancarlo Cella
Nere sono le divise degli studenti. E nere le candele che Terence Fielding, housemaster anziano di Carne School, accende sulla sua tavola. Sono i simboli dell'austerità e della distinzione. Ma anche della morte violenta di Stella Rode. Per aiutare una vecchia amica, George Smiley, ormai in pensione, accetta di indagare sul caso e scopre che, oltre le rispettabilissime apparenze, a Carne si celano rancori furibondi, invidie atroci e complicità odiose. Esistono quindi troppi moventi e troppi possibili colpevoli. Ma Smiley ha i suoi metodi per stanare l'omicida...
Un delitto di classe è il secondo romanzo di John le Carré, pubblicato in Italia prima da Feltrinelli, poi da Rizzoli e infine da Mondadori. La prima pubblicazione in Italia risale al 1964.
Ho letto questo giallo classico in vista di una challenge letteraria, accorgendomi al primo sguardo che mi sarei addentrata in uno stile simile a quello di Agatha Christie, con una serie infinita di possibili colpevoli e un investigatore chiamato in causa per risolvere l’intreccio e il caso.
La lettera che Stella Rode spedisce alla rivista per la quale lavora Ailsa Brimley, la spinge a contattare il collega di guerra George Smiley. Nella missiva, la signora Rode teme che il marito stia progettando di ucciderla e, poco dopo, viene uccisa senza che nessuno abbia ancora potuto intervenire in alcun modo.
La polizia della città di Carne, visto il basso rango sociale della signora Rode e del marito, non si prodiga nelle indagini, rivolgendo l’attenzione solo verso una pazza del luogo che tutto sembra fuorché la papabile assassina.
Sarà Smiley a smascherare l’assassino, attraverso un paio di colpi di scena ad hoc, dopo che una seconda vittima porterà anche il lettore sulla “giusta pista”.
Il protagonista, George Smiley, è un antieroe per eccellenza essendoci descritto come miope, basso e con pochi capelli, ma sa catturare le simpatie del lettore con il suo modo di esser genuino e un filino impacciato. Ha un’aria calma e inoffensiva ma, come ogni investigatore che si rispetti, riesce a risolvere il mistero con un pizzico di fortuna e molta ironia!
Non avevo mai letto questo autore e sicuramente non balzerà in cima alla lista dei miei autori del cuore perché, purtroppo per lui, il genere che tratta annovera dei veri mostri sacri come Christie, Doyle e chi più ne ha più ne metta. Devo però ammettere che il romanzo è lineare, ben scritto e scorrevole per cui adattissimo a una lettura “tutta d’un fiato” in un pomeriggio al sole o in una giornata uggiosa dove ci stiamo annoiando.
I personaggi, a parte il protagonista, sono spesso stereotipati ma nel romanzo di Le Carré troviamo anche un tema sociale contemporaneo (solo accennato, ma è già qualcosa!), ossia la discriminzione di genere in ambito lavorativo e morale. Non svelerò altro per non rovinarvi i colpi di scena, ma è doveroso ammettere quanto sia stato moderno il nostro autore.
Per chi ama le trasposizioni cinematografiche, vi segnalo che dal romanzo è stato tratto un film nel 1991 che avrebbe dovuto avere Anthony Hopkins nel ruolo del protagonista. Purtroppo l’attore si è tirato indietro e il film non è stato acclamato dalla critica, bollato come tedioso è stato declassato a film tv.
Voi avete letto Un delitto di classe? Vi va di commentarlo con me?
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