Vendetta
Thriller
Leggereditore
2022
Digitale - Cartaceo
448
Fornito dalla Casa Editrice
Silvia Salis
Caitlyn Sullivan, figlia di celebrità di Hollywood, era già una star a dieci anni, ma nonostante l'età amava ancora giocare a nascondino con i suoi cugini nella casa di famiglia a Big Sur. Fu durante uno di quei giochi che scomparve. Malgrado la sua educazione idilliaca e iperprotettiva, Cate si dimostrò scaltra e furba riuscendo a sfuggire ai suoi rapitori. Quando Dillon Cooper la trovò nella sua cucina, ferita e terrorizzata - dopo aver ascoltato la sua storia - decise di aiutarla, offrendole rifugio e la promessa di riportarla a casa. Le disavventure di Cate, però, erano tutt'altro che finite: prima la scoperta di un tradimento che finì per mandare in prigione qualcuno di cui si fidava, poi gli anni di isolamento in Irlanda, al sicuro e protetta - certo - ma con l'inquietudine che cresceva nella sua anima. Alla fine, tornata a Los Angeles con l'intenzione di ricominciare a recitare, nutriva un'unica speranza: invertire l'ordine degli eventi e cancellare tutto ciò che aveva vissuto. Quello che ancora non sapeva però, era che quella notte di molto tempo prima erano stati piantati due semi: uno di un grande amore e l'altro di una terribile vendetta...
Oggi partecipiamo al review party di Vendetta, l’ultimo libro di Nora Roberts pubblicato in Italia da Leggereditore. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.
Era da tantissimo tempo che non leggevo un libro di Nora Roberts, anni addirittura, dall’epoca pre-blog (ma qui trovate la recensione di Il rifugio, letto da Sally tempo fa). Sono partita piena di curiosità, ma devo ammettere che Vendetta non mi ha convinta fino in fondo.
I Sullivan sono stati toccati dal talento e sono tutti attori (o ex attori) di Hollywood. Sono (o sembrano? Eheheh! Non ve lo dico) una famiglia per bene, sono molto affettuosi e legati tra loro.
Ecco perché il rapimento della piccola Caitlyn sciocca la famiglia, riunitasi per il funerale del patriarca dei Sullivan. Per fortuna, Caitlyn è una bambina sveglia, abituata a recitare e che ha respirato film dal giorno in cui è nata, quindi è piena di iniziativa e riesce a sfuggire sotto al naso dei rapitori, scatenando però una serie di eventi che segneranno non solo la sua vita, ma anche quella di tutta la famiglia Sullivan.
Ho trovato alcune parti, soprattutto all’inizio, un po’ troppo sopra le righe e poco plausibili. Mi riferisco a certi dialoghi che, in tutta sincerità, mi hanno ricordato Beautiful. Avete presente la soap-opera in onda da… beh, da sempre? Ecco. In più, ho notato parecchi errori nella traduzione (o nell’editing del testo tradotto), con verbi che non concordano e frasi assurde che non hanno né capo né coda.
La storia però non è male e si lascia leggere, nonostante queste cose e alcune lungaggini che, a mio parere, finiscono più per diluire la narrazione che dare spessore ai personaggi.
«La vita non è una questione di merito. L’ho capito molto presto.»
Vendetta è anche una grande saga familiare, motivo per cui mi è piaciuto, nonostante la parte thriller sia un po’ annacquata (o del tutto assente), ma del resto sono molto esigente quando si tratta di thriller. Però, ecco, se devo essere onesta, ho apprezzato che nella normale quotidianità sia arrivata “una botta thriller”, ogni tanto, senza preavviso. Dopo la seconda o la terza volta, ho tenuto i sensi in costante stato di pre-allarme, provando una sensazione che si può forse dire di anticipazione. Di fatto, questo escamotage ha contribuito senza dubbio a tenere alta la mia soglia dell’attenzione.
Tra i temi trattati si parla di famiglie in tutte le loro accezioni. Ci sono famiglie in cui i genitori fanno del loro meglio, famiglie privilegiate in cui ci sono genitori amorevoli, forse fin troppo protettivi, e genitori che forse non avrebbero mai dovuto dare alla luce qualcuno. La Roberts è stata bravissima a descrivere i vari rapporti tra i personaggi e, dal mio punto di vista, è stata ancora più brava nel descrivere il panico di Caitlyn, indiscussa protagonista del romanzo.
E poi c’è la vendetta… Non posso entrare nei particolari, ma è ovviamente uno dei temi ricorrenti per quanto, secondo me, non reso benissimo in tutte le sue parti e molto, molto all’acqua di rose, come se l’autrice si fosse trovata a dover scegliere tra un romanzo rosa e un thriller e abbia cercato di unire due generi senza però riuscirci del tutto, almeno dal mio punto di vista. Forse il suspense romance non è il genere che fa per me… Ci sta, eh, quindi non prendete per oro colato quel che vi dico sull’evoluzione della trama perché è una valutazione per forza di cose soggettiva. Per quanto riguarda la grammatica (dato oggettivo), invece, lo sapete che è il mio lavoro… e qui ci sono evidentissimi problemi.
Tra i personaggi, ho adorato Hugh e Lily, nonni premurosi e gentili che farebbero di tutto per la loro nipotina, e Dillon. Dai, come si fa a non amare Dillon? E la sua famiglia non è meno amabile!
Il libro è scritto in terza persona. La storia, divisa in quattro parti, inizia nel 2001, con altri salti temporali che seguono la crescita di Caitlyn e le svolte della sua esistenza, segnata dal rapimento e da tante altre cose che non vi posso raccontare per ovvi motivi.
Insomma, è stata una bella lettura d’evasione penalizzata, però, dalla poca cura dell’editing (o della traduzione? Chi lo sa). Il mio dovere è avvisarvi, in ogni caso vi aspetto per parlarne.
Avete letto Vendetta? Vi aspetto per commentarlo!
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