Il club delle lettrici compulsive

Una ragazza fuori moda – Louisa May Alcott

Una ragazza fuori moda Book Cover Una ragazza fuori moda
Louisa May Alcott
Narrativa
Newton Compton
2024
Digitale - Cartaceo
288
Fornito dalla casa editrice
Felicia Kingsley

Polly Milton è una ragazza di campagna, semplice, affettuosa e sempre allegra. Indossa abiti modesti e fuori moda, ma non fa caso a queste formalità, per lei la vera ricchezza si misura diversamente. Fanny Shaw, ragazza di città più che benestante, adora vestirsi sempre all'ultimo grido e ogni altro genere di frivolezza. Quando Polly arriva in città, ospite in casa di Fanny, le possibilità che le due vadano d'accordo sono davvero poche... eppure, tra loro nasce un'amicizia autentica e sorprendente. Non solo, ma Polly entra nelle grazie di tutta la famiglia di Fanny, che adora la sua spontaneità e il suo intramontabile ottimismo. Con il passare degli anni, anche i suoi sentimenti per l'impetuoso fratello di Fanny, Tom, si fanno sempre più forti. Chissà che anche loro non siano destinati a un legame profondo.

Bentrovatə compulsivə! Oggi parliamo di Una ragazza fuori moda, romanzo di Louisa May Alcott, riedito da Newton Compton Editori.

Vi capita mai di aver bisogno di un tuffo nell’infanzia? A me circa una volta alla settimana. Quando mi succede, di solito, vado a passare un po’ di tempo con i vecchi amici, che, ovviamente, sono i miei libri.

Intendiamoci, conservo ancora amicizie con persone che hanno fatto parte della mia infanzia, ma la vita ci ha portate a sparpagliarci per il mondo e, se in piena notte mi viene nostalgia, è più facile accostarmi alla libreria che non telefonare a un’amica che potrebbe spaventarsi a morte. Mi sembra vagamente ragionevole, ecco.

Una delle autrici che preferivo quando ero una bambina era Louisa May Alcott.

Le sue Piccole Donne mi hanno conquistata quando frequentavo le elementari, ricordo ancora quando la mia migliore amica di allora mi mostrò il libro durante la ricreazione, mentre cercavamo di pulirci le mani dall’unto della focaccia (eh, i bambini genovesi hanno sempre la focaccia per merenda), perché si trattava di un libro prezioso, un libro della biblioteca.

Era proprio così, che lo dicevamo, della biblioteca, in corsivo, perché era come una formula magica che ci faceva riconoscere come persone che facevano le proprie scelte da sole, persone grandi (anche questo in corsivo, va da sé), che potevano prendere un cartoncino e scriverci sopra il proprio nome come se questo significasse qualcosa.

Ovviamente presi in prestito il libro (proprio la stessa copia, nessun’altra avrebbe avuto lo stesso valore) appena lei lo restituì e, così, scoprii anche io di essere una piccola donna.

Nel caso ve la siate persa, Sara ne parla qui.

Una ragazza fuori moda, chissà perché, mi era sfuggito.

Non che io sia il tipo che, se apprezza un autore o un’autrice, debba leggere tutto quello che ha scritto, ci mancherebbe, ma mi era proprio sfuggito dai radar. Sono sicura che la piccola me l’avrebbe apprezzato un sacco.

La ragazza a cui ci si riferisce nel titolo è Polly Milton.

Siamo all’indomani della Guerra Civile Americana, a Boston e Polly, che ha 14 anni, va in visita per un po’ a casa dell’amica Fanny, che ha 16 anni ed è già una signorina alla moda.

Polly non è avvezza alle maniere delle ragazze eleganti e, a casa sua, in campagna, vive ancora la vita di una bambina, giocando all’aperto con i fratelli e le sorelle e aiutando la mamma con le faccende quando serve.

A quell’età, due anni di differenza si fanno sentire prepotentemente ,è così oggi ed era ancora più evidente all’epoca, quando le ragazze cominciavano presto a preoccuparsi di contrarre un matrimonio consono alle aspettative della famiglia.

Nonostante la giovane età, è Polly quella che ci appare più matura, una ragazza con i piedi per terra, consapevole del proprio status sociale e, per questo, determinata a mantenere intatti i suoi valori a dispetto dei commenti di Fanny e delle sue amiche sui suoi vestiti pratici e sulla sua mancanza di vanità.

I capitoli si susseguono raccontandoci la permanenza di Polly a casa di Fanny, le sue esperienze con i membri della famiglia, che la apprezzano ogni giorno di più per la sua gentilezza e la sua spontaneità, gli inevitabili battibecchi, le gioie e i piccoli dolori che a 14 anni sembrano insormontabili.

La seconda parte del romanzo si svolge a sei anni di distanza dalla prima, quando i protagonisti sono ormai giovani uomini e donne che cominciano ad avere esperienza della vita adulta, e ci mostrano una Polly volitiva, decisa a mantenersi da sola con il suo lavoro di maestra di pianoforte, impegnata a risparmiare quanto più possibile, dalla sua stanzetta in affitto, per permettere a suo fratello di frequentare l’università e diventare curato.

Fanny, d’altro canto, vive una vita frivola e priva di stimoli, una vita che le è già venuta a noia, con i suoi ricevimenti e i nastri colorati e le scaramucce amorose inconcludenti che le lasciano solo un senso di vuoto e frustrazione.

Un tracollo finanziario investe infine la famiglia di Fanny e, grazie all’aiuto di Polly, la ragazza riesce a sopportare la sua nuova condizione con stoica dignità e a supportare la sua famiglia nel migliore dei modi.

Se vi sembra che vi abbia detto troppo, non temete, il romanzo è davvero molto più ricco e articolato, e la lettura porta con sé numerosi spunti di riflessione che sono validi per tutte le età e che appaiono attuali anche al giorno d’oggi

Una ragazza fuori moda è il tipico romanzo senza tempo, che sa come invecchiare con gusto, un evergreen, soprattutto con la brillante ritraduzione di Felicia Kingsley, che non ha paura di adattare il linguaggio a quello dei giorni nostri senza risultare in alcun modo forzata o fuori luogo.

In origine, Una ragazza fuori moda, doveva essere solo una serie a puntate, pubblicata sulla rivista “Merry’s Museum” nell’estate del 1869. L’enorme successo di questi primi capitoli “didattici”, che avevano lo scopo di far riflettere i “giovani d’oggi” sui veri valori (tutto cambia, niente cambia, eh?), ha portato l’autrice a proseguire la storia con il suo consueto modo di ripresentarli leggermente più grandi, come in Piccole donne crescono.

E noi, noi che leggiamo, ci troviamo a crescere con i protagonisti anche se abbiamo età diverse, anche se viviamo in un mondo che sembra non avere niente in comune con quello della Alcott, e scopriamo che forse non è proprio vero che non abbiamo niente in comune con queste persone, che cominciano a definire sé stesse e il loro mondo, che scoprono gli embrioni del femminismo, che cercano una strada che possa adattarsi a loro e non viceversa.

Sembra strano empatizzare così tanto con un romanzo che ha quasi 200 anni, ma chi legge sa che la buona letteratura non ha data di scadenza.

Avete letto Una ragazza fuori moda? Fatemelo sapere nei commenti!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
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