Il club delle lettrici compulsive

Tokyo Love Story – Yasmin Shakarami

Tokyo Love STory Book Cover Tokyo Love STory
Yasmin Shakarami
Narrativa - Romanzo Rosa - Romanzo di formazione
Newton Compton Editori
2024
Digitale - Cartaceo
288
Fornito dalla casa editrice
Roberta Cristofani

Malu ha un unico grande desiderio: lasciarsi tutto alle spalle. Casa sua, la sua vecchia vita. Quando le si presenta l'occasione di partire per il Giappone, la coglie senza ripensamento alcuno. Una volta approdata a Tokyo, lo shock culturale è enorme. Ma non è solo la città a farle girare la testa: anche Kentaro, un ragazzo appena conosciuto, ha lo stesso effetto su di lei. Sempre più affascinata, Malu si lascia guidare da Kentaro in una Tokyo inedita e speciale, che le permette di scoprire lati di sé che non credeva esistessero. Tra una passeggiata romantica per le strade illuminate dalle insegne al neon, una pazza serata al karaoke e un momento magico al chiar di luna su un tetto, i due imparano a conoscersi e finiscono per innamorarsi. Poi, un giorno, una catastrofe improvvisa sconvolge Tokyo e Malu si trova a dover cercare disperatamente il ragazzo che ama in una metropoli devastata. Il loro grande amore sopravvivrà al più avverso dei destini? La magia del Giappone. Un amore da favola.

Oggi parliamo di Tokyo love story,  un libro di Yasmin Shakarami, pubblicato da Newton Compton Editori.

Ho letto tanti romanzi ambientati in Giappone e li ho adorati praticamente tutti. Ho questo amore spassionato per il Giappone, che vorrei un giorno visitare. Intanto, lo sogno attraverso le parole dei libri che leggo. E questo romanzo è forse quello che più mi ha fatto sognare.

Malu è una ragazzina tedesca di sedici anni che, grazie a una borsa di studio, va in Giappone, a Tokyo, a studiare per un anno. Qui la ospiterà una famiglia composta dai due genitori e da due ragazzini, Aya, coetanea di Malu e Haru, di dieci. Per Malu questo viaggio significa tanto, un nuovo inizio, perché porta con sé un dolore profondo, che le impedisce di vivere la vita con la spensieratezza propria di questa età. 

A Tokyo conosce Kentaro, un ragazzino della sua classe, bello e impossibile, di origini per metà tedesche e per metà giapponesi. Kentaro è bellissimo, ma anche molto tormentato dal rapporto con un padre assente e con una madre malata. Ma tra i due si instaura subito un legame molto stretto, due giganti in una Paese straniero, entrambi con i loro turbamenti e con la voglia di vivere pienamente la loro adolescenza. 

La trama è davvero coinvolgente, leggera e lineare, per poi diventare ancor più coinvolgente, quando un evento improvviso rischierà di cambiare la vita di tutti. La narrazione è fatta in prima persona, è Malu che parla, che si racconta, che ci descrive i suoi sentimenti, che ci fa capire cosa prova, cosa sente, cosa la tormenta, e soprattutto attraverso i suoi occhi di europea ci fa conoscere una Tokyo magica. In nessuno dei romanzi che ho letto, Tokyo è stata descritta in maniera così meravigliosa, tanto da farla diventare protagonista assoluta del romanzo. Tokyo è immensa, caotica, può fare paura a chi non la conosce, come accade a Malu, ma dopo un po’ anche la ragazzina ne viene conquistata e ammaliata. 

Non serve a niente opporsi all’ignoto. Solo se lascerai entrare Tokyo, potrai capire davvero perché sei qui.

L’autrice mi ha conquistata per la descrizione così minuziosa della città, e non solo, ma anche per la descrizione della cultura e per la narrazione dei miti giapponesi:

Questo tempio (il tempio di Sensō-ji) ha forme che non avevo mai visto prima. Sei imponenti colonne sorreggono la parte inferiore del tetto, le cui propaggini ondulate oscillano verso il basso. Su un sottile mezzanino decorato con opulenza si trova un secondo tetto, leggero come un baldacchino. La facciata esterna è così ricca e splendente che sembra inumidita dalla pioggia fresca. Oltre l’ingresso scintilla il reliquiario di Sensō-ji, simile a una costruzione mistica di tuono e ghiaccio.

[…]
Tre feroci custodi fanno la guardia. Lungo le pareti si vedono strane statue: creature canine a due zampe (forse procioni) con cappelli di paglia, grosse pance e fiaschette di sakè. E mentre alcune hanno uno sguardo buffo e innocente, altre hanno genitali mostruosi sotto ai pantaloni corti”

Una danza Butō […] è una danza mimica giapponese. […] E oggi racconteranno una storia sugli Yōkai […] i demoni giapponesi.

L’accuratezza delle descrizioni, l’infinità di dettagli, la storia dei miti giapponesi raccontata con dovizie di particolari, è quello che mi ha fatto innamorare di questo romanzo e della sua autrice, che, ricordo, in realtà è al suo esordio letterario.

Certo, anche gli altri protagonisti (ci sono anche altri protagonisti oltre alla città) sono interessanti e accattivanti. A cominciare da Haru, il fratellino ospitante, dolce e risoluto, che vuole a tutti i costi entrare nella Yakuza, e che si affeziona a Malu a tal punto da non abbandonarla nel momento del bisogno. Poi c’è Aya, inizialmente insopportabile, sembra che non accettasse l’arrivo di Malu, ma poi anche lei viene conquistata dalla dolce goffaggine della ragazzina tedesca, tanto da diventarne la miglior amica. 

E poi ci sono due personaggi spettacolari che mi hanno fatto ridere più di una volta: Bratto Pitto e PomPom. Sono un gatto, di quelli senza pelo, ingordo e innamorato di Malu, e un barboncino reale estremamente sensibile ed eccitabile. 

Ma non voglio nemmeno dimenticare lo strano vecchietto Akamura, il boss della Yakuza locale Yamamoto, la geisha Chiyoko e il giovane Tasuku, tutti personaggi particolari, amici di Kentaro e che saranno al fianco di Malu nella sua ricerca. 

Il tema centrale quindi, non è solo l’amore, come indurrebbe a pensare il titolo, ma è anche un romanzo di crescita, di consapevolezza, di coraggio, nel momento in cui Malu prende coscienza di sé e finalmente affronta i suoi demoni.

Si tratta, quindi di un romanzo da leggere tutto d’un fiato, da gustare e da amare, come l’ho amato io. 

Per concludere, vi lascio alle parole dell’autrice:

Le storie nascono in luoghi straordinari, in tempi straordinari, con persone straordinarie, che ti fanno provare cose straordinarie. Tokyo mi ha dato tutto questo: persone che non dimenticherò mai, luoghi che ancora oggi mi riempiono di profonda nostalgia e momenti che vivranno in me per sempre come la luce delle stelle. Per questo Tokyo Love Story è molto più di un libro. È una dichiarazione d’amore a una città che mi ha insegnato a bussare a strane finestre e a entusiasmarmi per demoni danzanti […] P.S. Tutti i luoghi in questo libro sono reali, o sono realmente esistiti. L’unico frutto della mia fantasia è la Raion Tower. Dove si trova l’edificio del PACHINKO LOVE? Questo resta il mio piccolo segreto…

E voi avete letto Tokyo Love Story? Lo leggerete?

Vi aspetto per commentarlo!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
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