Il club delle lettrici compulsive

La strana morte di Sir Lawrence Linwood – Christopher Huang

La strana morte di Sir Lawrence Linwood Book Cover La strana morte di Sir Lawrence Linwood
Christopher Huang
Giallo
Newton Compton Editori
2024
Digitale - Cartaceo
384
Fornito dalla casa editrice
Enrico Bucci

Yorkshire 1921. Sir Lawrence Linwood è morto. Più precisamente, è stato ucciso a colpi di mazza medievale nel suo studio. La necessità di presenziare al funerale spinge i figli adottivi di Sir Lawrence – Alan, Roger e Caroline – a tornare a casa. I tre scoprono presto che nell'ultima e più recente versione del suo testamento il padre ha fatto inserire una singolare clausola: l'intero patrimonio andrà a chi sarà in grado di chiarire il suo enigmatico omicidio. Mentre i loro sospetti crescono – l'uno verso l'altro, ma anche verso strani sconosciuti che abitano il paesino di Linwood Hollow – Alan, Roger e Caroline iniziano a pensare che l'autore del delitto si nasconda nel passato e nel mistero che ammanta la loro stessa nascita.

Oggi parliamo di La strana morte di Sir Lawrence Linwood, un libro di Christopher Huang pubblicato da Newton Compton Editori.

Nell’aprile del 1921, Alan, archeologo, Roger, ingegnere, e Caroline, giornalista, tornano alla tenuta di famiglia nello Yorkshire per il funerale del padre adottivo. Sir Lawrence Linwood è stato colpito a morte nel suo studio, chiuso dall’interno, con una mazza flangiata medievale da un aggressore sconosciuto.

I figli di Sir Lawrence Linwood erano tutti adottati, quindi nessuno si aspettava una grande somiglianza con la famiglia; ma Roger, più scuro di Caroline e con un esotismo difficile da collocare nei suoi lineamenti […] Roger Linwood, con quel suo strano esotismo che non era del tutto cinese, né del tutto indiano, e certamente non del tutto inglese.

Durante la lettura del testamento di Sir Lawrence i fratelli vengono a conoscenza di una clausola “trova il mio assassino” in base alla quale, in caso di morte innaturale, è chi troverà l’assassino che erediterà il patrimonio di famiglia.

Al lettore più attento balzerà subito all’occhio che la manipolazione del padre dall’oltretomba non è una sorpresa per i tre. Alan, Roger e Caroline, infatti, hanno trascorso tutta la loro vita sotto il controllo autocratico di Sir Lawrence, la cui idea di alimentare lo spirito competitivo consisteva nel metterli l’uno contro l’altro per tutta l’infanzia. Sebbene nessuno di loro sia particolarmente motivato a privare gli altri due della loro parte di eredità, i fratelli si avventurano alla ricerca di chi possa essere responsabile dell’omicidio del padre.

Come in ogni giallo da manuale, man mano che si procede con la lettura vengono a galla segreti di famiglia a lungo sepolti e i tre protagonisti aprono gli occhi sul tipo di controllo che il padre esercitava sull’intero “contorno” delle loro vite, non solo sui meccanismi di competizione. Le vite attuali dei tre risultano plasmate secondo il volere del padre e permeate dal tipo di educazione tirannica e autoritaria che ha imposto loro il defunto. La dura disciplina e le scelte accademiche li hanno resi oltremodo bramosi di voler compiacere l’uomo, anche da adulti, senza che Lady Linwood potesse proferire verbo a loro favore o intervenire in alcun modo nella loro educazione, fisica o emotiva.

Un piccolo spiraglio di luce, che aiuterà anche dipanare il mistero dei Linwood è “Camelot”, la torre dove l’infanzia di Alan, Roger e Caroline poteva essere felice, fatta di gioco e amore.

Il giallo di Huang è sicuramente ben congegnato, con la sua ambientazione degli anni Venti e un carnet di personaggi variegati e ben delineati, credibili e ricchi di sfaccettature. Vista la mole di personaggi secondari e i numerosi fili narrativi che si intrecciano, questo romanzo richiede una buona dose di pazienza e riflessione al lettore. Si presenta a noi uno stile ricco di dettagli, quasi maniacali in alcuni passaggi, sia rispetto all’epoca storica in cui viene inserito sia rispetto al “caso” da risolvere.

Le dinamiche disfunzionali della famiglia Linwood, sebbene non siano la parte su cui si vuol porre l’accento, spiccano in maniera preponderante e fanno pensare a numerose ricerche da parte dell’autore.

Cosa significa essere adottati?
Come ci si riprende da un’educazione crudele e priva di amore?
Come può un padre/marito padrone mettere a tacere lo spirito libero di una moglie indipendente e intelligente?

Ci sono sempre più prodotti letterari che mirano a sviscerare questi interrogativi, ma spesso lo fanno in maniera rapida, inconcludente e scialba. Fortunatamente, Huang non si perde nelle scorciatoie acchiappa-like e scrive una rivisitazione intelligente del problema, avvolgendolo nel mistero gotico abitato da una famiglia “moderna” e molto più attuale dell’epoca in cui sceglie di ambientarne le vicende.

Possiamo quindi affermare che, a parte il mistero, il libro offre uno spaccato di vita dei suoi personaggi molto interessante e piacevole da scoprire.

Non vedo l’ora di leggere altri libri di Christopher Huang, se queste sono le premesse.

Vi aspetto per commentarlo!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
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