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Almeno 5 motivi per trovare un po’ di gioia ogni giorno – Blog tour La Pura Vida – G. Gotto

(Almeno) 5 motivi per trovare un po’ di gioia ogni giorno è la tappa che ho scelto per partecipare al blog tour di La Pura Vida, l’ultimo libro di Gianluca Gotto pubblicato da Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le tappe delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

almeno 5 motivi

Vi sarete resə conto già dal banner che questo è un blog tour diverso dagli altri. Infatti, posteremo tutte oggi la stessa tappa che, ovviamente, sarà diversa per forza perché siamo persone diverse e ognuna di noi ha il suo modo, unico e personale, per riuscire a racimolare un po’ di felicità. Prima di tutto, però, vi presento il libro da cui è scaturita questa idea.

La Pura Vida – Gianluca Gotto

almeno 5 motivi

Ispirato dall’esperienza in Costa Rica – dove ha vissuto per alcuni mesi tra il 2020 e il 2021 – in questo romanzo Gianluca Gotto ci accompagna in uno dei paesi più felici al mondo, alla scoperta della filosofia della pura vida. Un atteggiamento semplice ma potente che, come imparerà Alessio, è la risposta giusta alla frenesia e alla paura delle nostre vite sempre più complesse.

Avevo scoperto la pura vida . Ed ero pronto a portare con me la sua essenza, il suo calore e la sua luce ovunque andassi.

Cosa succede quando ti abitui all’infelicità? Alessio non ci ha mai pensato, fino al giorno in cui Elena entra nella sua vita e gli mostra che esiste qualcosa di bello e luminoso al di là delle responsabilità sul lavoro e della routine. Ma poi Elena sparisce, così com’è arrivata. E Alessio entra in una strana crisi personale: ha 29 anni, vive a Milano e ha un lavoro che gli piace. Però manca qualcosa: qualcosa di suo e di nessun altro. I sogni di un tempo dove sono finiti? La sensazione è quella di aver accumulato già troppi rimpianti, e così Alessio decide di fare il primo colpo di testa della sua vita: prendendo come riferimento una vecchia lista di desideri mai realizzati trovata per caso (o per destino?), decide di buttarsi in un’avventura che lo aiuti a evolvere nella persona che vorrebbe essere: un viaggio in Centro America, alla riscoperta di quel “buon vivere” che sembra aver dimenticato.

Alla fine dell’articolo, troverete alcune delle domande che ho avuto il privilegio di poter rivolgere a Gianluca Gotto, quindi non scappate! Troverete il resto sugli altri blog che partecipano all’evento.


In questo periodo storico non è facile trovare un motivo per essere felici. A volte, molte volte, sembra quasi una forzatura.
Alzarsi dal letto.
Affrontare una giornata di imprevisti e di brutte notizie.
Arrivare a sera facendo i conti di ciò che ho perso durante la giornata.
Decidere se prendere un antidolorifico o sopportare il dolore alla mano che non molla davvero mai del tutto.

A volte è semplicemente troppo. Ci sono giorni impossibili, soprattutto a causa di certe festività o in certe ricorrenze del tutto personali… figuriamoci trovare almeno 5 motivi per essere felici…

Lo sapete anche voi perché, bene o male, è stato così per tuttə: gli ultimi anni sono stati una battaglia continua con un numero incalcolabile di vittime. E ancora non si vede la fine di questo momento nero che rischia di diventare nerissimo.

Di solito parlo con queste cose con Sally, la mia socia, amica e confidente che si lascia ammorb mi ascolta con pazienza infinita, quindi mi pare strano fare qui certe riflessioni, però voglio buttare giù questa barriera perché, leggendo in giro, mi sono accorta che stiamo un po’ tuttə perdendo di vista il punto.

È vero, non è sempre facile affrontare ciò che arriva ed è invece fin troppo semplice scivolare nella retorica e nella positività tossica (sapete quella cosa da cheerleader con i pom-pom “Yeeee! dai che prima o poi passa” e che vi fa venire voglia di infilarglieli in gola? Quella), eppure bisogna trovare un modo per riuscire a grattar via un po’ di gioia dalla superficie dura di ogni giorno. Quindi ecco almeno 5 motivi, i miei motivi, che condivido con voi perché possano magari diventare anche i vostri.

Per prima cosa, la mia famiglia. Nella sfortuna delle tante perdite importanti che abbiamo subito (tra cui quella del mio papà, dalla quale non mi riprenderò mai perché mi manca ogni minuto di ogni giorno), ho la fortuna sfacciata e non scontata di avere una famiglia meravigliosa alle spalle. È stramba, a volte proprio bizzarra, ma è meravigliosa.

Ho un marito straordinario che asseconda tutte le mie follie e ne organizza di nuove. Siamo sempre stati una squadra, in questi anni lo siamo ancora di più e sono stata sfacciatamente fortunata a incontrarlo sul mio cammino (ma la carbonara con il pesto e il pollo non te la faccio, amore mio. Ok l’amore, ma ci sono dei limiti invalicabili).

Ho delle amiche totalmente fuori di testa che adoro. Con loro condivido gioie (poche) e dolori (che sono decisamente di più, ma dettagli). Senza di loro sarei persa. Non posso fare un elenco perché se dimenticassi qualcuno me lo rinfaccerebbero a vita (come quando, tutti gli anni la sera della Vigilia di Natale io mando un certo screenshot a Grazia, per esempio), ma voi sapete chi siete e soprattutto perché vi porto nel cuore. Anche loro sono famiglia.
Sono la famiglia che mi sono scelta e che mi ha scelta a sua volta.

Il mio lavoro. Amo il mio lavoro. Non è quello per cui ho studiato da giovane e sono dovuta arrivare quasi alla soglia dei quarant’anni per saltare il fosso e inviare il primo curriculum in cui mi proponevo come editor (e per questo devo ringraziare ancora una volta Grazia. Senza la sua spinta non avrei mai avuto il coraggio di premere invio). Ora faccio la editor a tempo pieno e non potrei essere più felice di così. Ok, a volte non è facile, ogni tanto incontro persone stravaganti e molto, molto permalose, ma ognuna è fonte di ispirazione, ognuna mi ha insegnato qualcosa e mi ha lasciato qualcosa.

Questo spazio online. Il blog spesso è diventato la mia valvola di sfogo, in cui riesco a parlare di argomenti che difficilmente avrei potuto toccare in altri luoghi. Amo condividere con voi ciò che penso dei libri che leggo, mi piace il confronto con le altre blogger che frequento e adoro leggere cosa pensate voi dei libri e degli argomenti che proponiamo. Mi piace tantissimo anche l’intesa che ho raggiunto con le altre ragazze, dalle presenze storiche (Alice, Giulia e Sally) a quelle più saltuarie (Mirella, Grazia, Sere). Con il tempo siamo diventate amiche, ci confrontiamo non solo sulle letture, ma su tante altre cose, condividiamo pezzetti di vita… è proprio bello! È far parte di qualche cosa di nostro che cresce un pochino ogni giorno.

Possono sembrare cose banali, oppure potreste pensare che io sia affetta dalla sindrome di Pollyanna, ma questi sono i miei (almeno) 5 motivi per alzarmi dal letto ogni mattina, quelli che mi spingono a trovare la forza di andare avanti anche quando vorrei solo spegnere la luce e dormire per non rimuginare su quello che ho perso, per non concentrarmi solo sulle assenze.

Sono una persona fortunata e ho il privilegio di avere accanto persone straordinarie.

Poi ci sono i libri che aiutano quando tutto diventa nero, ma ci torneremo presto perché sarà argomento di un altro articolo.

Quali sono i vostri (almeno) 5 motivi per cercare un po’ di gioia ogni giorno? Prima di salutarvi, vi lascio il mio pezzetto di intervista a Gianluca Gotto. Anche questo è stato motivo di gioia!


1 – L’esperienza in Costa Rica le ha regalato il concetto di pura vida. Quali altri luoghi nel mondo considera il suo personale posto felice?
Sicuramente l’Asia, dove vivo per buona parte dell’anno. Negli ultimi sette anni ho viaggiato a lungo in Oriente: Thailandia, Vietnam, Cambogia, Laos, Malesia, Hong Kong, Indonesia… la mia base è Bali, il luogo che oggi chiamo casa nonostante questa mia vita in continuo movimento.

2 – È davvero troppo facile abituarsi all’infelicità. Qual è il suo consiglio per scrollarsi di dosso le “brutte abitudini” e riuscire a riprendere in mano la propria esistenza?
Specialmente di questi tempi in cui è ancora più complesso cambiare la propria vita tra guerre e limitazioni, il primo passo è proprio analizzare le proprie abitudini. Chiedersi: perché lo sto facendo? Perché lo desidero oppure perché sto vivendo con il pilota automatico? Perché è giusto per me o perché è giusto per gli altri?

Le abitudini determinano in gran parte la qualità della nostra vita. Buone abitudini conducono a buone giornate, e viceversa. Si può (e si dovrebbe) quindi ripartire da qui, da quelle piccole cose che facciamo senza rendercene conto. Anche perché queste sono le uniche su cui abbiamo il pieno controllo e in un periodo incerto come questo è un fattore molto importante, da tenere in forte considerazione per vivere più serenamente.

3 – Tra i suoi libri, a quale si sente più legato e perché.
“Le coordinate della felicità” perché è stato il mio primo libro ed è (finora) l’unico autobiografico. In quelle pagine ho messo il mio percorso, la mia ricerca, i miei fallimenti, i miei sogni. Tutto l’amore, la bellezza e la gioia che ho trovato quando ho deciso di concedere una possibilità a me stesso, al vero Gianluca.

Sono anche molto legato a “Succede sempre qualcosa di meraviglioso” perché è una dichiarazione di gratitudine all’Asia e al Buddhismo per tutto ciò che mi hanno dato in un periodo molto difficile della mia vita.

Bellezze, siamo arrivatə alla fine. Grazie di cuore a Gianluca Gotto per la disponibilità. Vi lascio il link al suo blog (lo trovate qui) e vi aspetto per parlare del libro e dei vostri (almeno) 5 motivi per trovare un po’ di gioia ogni giorno.

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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