Il club delle lettrici compulsive

Artia di Camelot – Cecilia Randall

Artia di Camelot Book Cover Artia di Camelot
Cecilia Randall
Fantasy
Giunti
2022
Digitale - Cartaceo
528
Fornito dalla Casa Editrice

Per Artia, sedici anni, il futuro sembra già scritto: un matrimonio che altri hanno deciso per lei, come si conviene a una ragazza di buona famiglia. Solo che lei non ci sta: rivendica il diritto di scegliere la propria strada, opponendosi alle convenzioni e alle forze contrapposte che conoscono il segreto della sua nascita e che vorrebbero usarla nel grande gioco di potere che ruota attorno al trono. Nella lotta tra chi la vorrebbe eliminare e chi invece vorrebbe spingerla verso una misteriosa spada infilata in una roccia, Artia dovrà decidere chi è davvero. La sua risposta può cambiare il futuro della Britannia. Una storia coinvolgente con protagonisti a cui è impossibile non affezionarsi.

Oggi partecipiamo al Review Party di Artia di Camelot, un libro scritto da Cecilia Randall, pubblicato da Giunti. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le tappe delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

Artia di Camelot

Adoro Cecilia Randall! L’ho conosciuta anni fa quando è stato pubblicato Hyperversum, che ho letto senza pause (era appena nato mio figlio, e avevo tempo di leggere perché lui era un bambino buonissimo e io ero in aspettativa lavorativa). Quando sono usciti i successivi romanzi (Il falco e il leone e Il cavaliere del tempo) il tempo si era ridotto, ma la cotta per la Randall no, e anche in quel caso non ce n’è stato per nessuno. (N.B. ora Hyperversum e i suoi due seguiti sono sulla scrivania di Andrea, li sta leggendo lui… la storia si ripete).

Non ho ancora avuto modo di leggere i successivi tre (Next, Ultimate e Unknow) ma ora mi è tornata la voglia di rileggerli e penso proprio che ricomincerò la saga dal principio.

Quando, perciò, ho saputo dell’uscita del nuovo romanzo di Cecilia, Artia di Camelot, non ho creduto ai miei occhi e mi ci sono buttata a capofitto.

Si tratta di una rivisitazione del mito di Re Artù e La spada nella roccia, e poiché ho una passione smisurata per Camelot, questo non ha fatto altro che accrescere la mia curiosità. Che, devo dire, è stata pienamente soddisfatta.

La protagonista è Artia, trasposizione femminile di Artù, e la vicenda è narrata in prima persona proprio dalla ragazza stessa. Artia ha sedici anni, è orfana, e il suo tutore è lo zio Antor, che non vede l’ora di darla in sposa a un vecchio barbogio pur di liberarsene. Ma Ha fatto male i conti perché Artia ha carattere da vendere!

Accanto ad Artia troviamo una serie di personaggi, che popolano il mito di Artù. Incontriamo il mago Merlino (lo adoro!):

Accanto a re Uther ora c’è un giovane uomo allampanato, con gli stivali alti, brache di cuoio e un mezzo mantello di pezze colorate su una tunica corta, verde smeraldo. Capelli neri. Viso glabro e affilato, tutto sommato gradevole. Sorride e l’avrei scambiato per un menestrello, se non fosse che intorno a lui si concentra un’energia invisibile come quella che il fulmine lascia dietro di sé subito dopo aver colpito.

L’immagine di Merlino è senz’altro diversa da quella che ricordavo e da quella che viene presentata in qualsiasi altro romanzo sul mito di Artù, ma vi assicuro che non lo farà rimpiangere. 

Incontriamo anche Morgana (altro personaggio che mi affascina tantissimo!), anche lei diversissima da quella che conosciamo. 

Ma troviamo anche re Uther e la bellissima moglie Igraine. Come si intuisce, i personaggi sono più o meno quelli del mito, ma la storia è completamente diversa. Si rivolge a un pubblico giovane, ma anche io mi sono divertita molto nel leggerlo.

Artia è una ragazza coraggiosa, una vera peste, che si ribella alle convenzioni del suo tempo. Ed è bello vedere la crescita di questa ragazzina, che parte come sprovveduta anche se dotata di grande intraprendenza fino a diventare una vera e propria eroina, aiutata e affiancata dai cavalieri Sir Brastias, Sir Eagramore, Sir Drien e Sir Luca. Tutti i personaggi sono molto ben caratterizzati e delineati. Il mio preferito? Naturalmente Sir Brastias, senza nulla togliere a Sir Eagramore, che ha sicuramente conquistato l’altro pezzo del mio cuore.

Non è vecchio, eppure ha i capelli e la  barba già brizzolati, entrambi curatissimi, e un viso lungo, solenne. È di poco più alto di Bastrias ma altrettanto solido, come una quercia. Anzi, no: come l’albero di una nave. Esposto da anni al sole – che gli ha cotto la pelle – e la salsedine – che ha scolorito i capelli.

Il romanzo è avventuroso, è diversissimo da quello che mi aspettavo, ma è stato all’altezza delle mie aspettative. Non manca nemmeno la componente rosa, e questo è un valore aggiunto perché può coinvolgere tutti i tipi di lettori. 

Nulla da dire sulle descrizioni delle città e dei villaggi e delle foreste, Cecilia Randall ha una capacità invidiabile di narrare, come poche altre autrici, e ogni suo romanzo trasporta il lettore in un mondo vivo e creato ad arte, curatissimo anche dal punto di vista della ricostruzione storica. 

Ve lo consiglio? Assolutamente sì! Non potete assolutamente perdervi le avventure di Artia!

Avete letto Artia di Camelot? Vi aspetto per commentarlo!

Vuoi comprare Artia di Camelot su Amazon? Clicca qui per la versione cartacea. 
Clicca qui per la versione digitale.

Resta connessə. Segui la nostra pagina Facebook e il nostro profilo Instagram, in modo da non perderti nemmeno una novità.

NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
Il blog è affiliato ad Amazon. Cliccando sul link di acquisto ci aiuterai a mantenere attivo il blog senza pubblicità. Il prezzo per te non cambierà.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.