Cena di classe
Giacomo Meroni #1
Giallo, Legal thriller
Mondadori
2022
Digitale - Cartaceo
259
Fornito dalla Casa Editrice
22 febbraio 2018. All'avvocato Giacomo Meroni pare una mattina come tante, fredda e limpida. I rituali di sempre: la colazione con sua moglie Rossana e il bacio, prima che lei e la sua sedia a rotelle spariscano nel taxi che le porta a scuola. E in quel bacio ci sono due sapori: l'amaro per non aver ancora individuato il pirata della strada che ha investito Rossana l'11 settembre 2001, e il piccante di una donna che non ha perso la voglia di insegnare, di fare l'amore, di essere felice e di sciare.
Ma quella non è una mattina come tante, perché, dopo aver attraversato in bicicletta una Torino silenziosa e magica, Giacomo trova ad aspettarlo in studio una madamin compita e affranta; suo figlio, Riccardo Corbini, un grigio ingegnere sulla cinquantina, è appena stato arrestato con un'accusa pesantissima: lo stupro e l'uccisione di una compagna di liceo durante una cena di classe nel giugno del 1984. Le indagini per quel delitto si sono trascinate stancamente per un tempo infinito, poi, come spesso accade nei cold case, all'improvviso è apparsa una nuova prova, quella che, secondo il PM, inchioda il cliente di Giacomo.
Ma Corbini è un colpevole al quale garantire un giusto processo o un innocente che deve essere salvato dall'errore giudiziario? Giacomo sa che il compito dell'avvocato non è stabilire la verità; eppure, per lui, scoprirla fa la differenza. Per questo si impegna in un'indagine difensiva che finirà per coinvolgere tutti i compagni di classe della vittima e dell'imputato, riportando a galla odi, amori e rancori mai sopiti.
Ammetto che ho deciso di leggere Cena di classe non solo perché Perissinotto è una garanzia, ma anche per il sottotitolo, che è questo: Il primo caso dell’avvocato Meroni. Primo caso vuol dire che ne seguiranno altri e io sono serial-mente dipendente, ovvero dipendo davvero dalle serie di libri. Perché mi affezioni ai personaggi, perché mi piace avere un po’ di stabilità nelle letture, perché, dopo aver saltellato di qua e di là per vari libri incontrando nuovi personaggi e nuove storie, quando “torno” in una serie che conosco mi pare di tornare a casa, di potermi riposare. Casa Meroni – Actis mi ha fatta sentire a mio agio, quindi… Senza pressioni, eh!
E ora veniamo al libro.
Cena di classe mi è piaciuto tanto. Mi piace Giacomo Meroni, mi piace come si comporta, come si approccia agli altri. Il suo rapporto con la moglie è stupendo e, nonostante sia ossessionato dall’incidente che ha segnato la vita di tutti, non si perde in recriminazioni, ma cerca di andare avanti nella risoluzione di ben più di un mistero. E sì, perché oltre a cercare di scoprire chi sia il pirata della strada che ha investito Rossana, deve lavorare al caso Corbini, accusato dopo oltre trent’anni di aver violentato e ucciso una sua compagna di classe.
Un vero e proprio cold case. Anzi, due, se contiamo Rossana. Anche lei è una forza della natura, si è adattata alla sua nuova condizione e detesta essere compatita, ma mi è piaciuto il taglio che gli autori hanno dato all’intera vicenda e al recupero della donna perché mettono in evidenza come non ci sia un trattamento equo per tutti. Rossana è la figlia di un avvocato famoso, a sua volta figlio di un altro avvocato altrettanto famoso. La famiglia ha quindi una disponibilità economica evidente che ha permesso loro di facilitare non poco la nuova vita di Rossana… cosa che i comuni mortali non possono nemmeno sognarsi. Da un certo punto di vista, ci ho letto un’accusa nei confronti dello Stato che non garantisce lo stesso trattamento per tutti, gli stessi aiuti per restare indipendenti e autonomi.
Perissinotto è un autore famoso di gialli e thriller, D’Ettorre è un avvocato penalista. Giacomo Meroni nasce dalla fusione delle loro idee. Il fatto che uno degli autori sia un penalista rende Giacomo un personaggio ancor più tridimensionale. Il testo è scorrevole nonostante alcune ripetizioni e gli inevitabili tecnicismi che però non infastidiscono.
I colpi di scena sono ben dosati e Cena di classe è, in definitiva, un bel libro davvero.
Tutta l’azione si svolge con Torino sullo sfondo, città che non manca mai di affascinarmi.
Consiglio Cena di classe a chi ha voglia di farsi coinvolgere in un cold case, a chi non ha paura di affrontare i mostri che vivono nel buio e, naturalmente, agli appassionati del genere. Le scene non sono mai troppo splatter o indelicate, ma l’argomento è comunque tosto. Se certi argomenti vi turbano, magari pensateci prima di affrontare la lettura, ma gli autori sono stati bravissimi e non si trascende mai nel morboso.
E ora, visto che è il primo caso di Giacomo Meroni, non mi resta altro da fare se non sedermi qui buona buona e aspettare il secondo!
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