Il club delle lettrici compulsive

Ci vediamo all’uscita – Silvia, Stefania e Ilaria – I trentenni

Ci vediamo all'uscita Book Cover Ci vediamo all'uscita
I trentenni – Silvia, Stefania e Ilaria
Narrativa
Sperling & Kupfer
2020
Digitale - Cartaceo
224

Troppo spesso la vita non va come l'avevi immaginata. Nessuno lo sa meglio di Benedetta che, poco più che trentenne, si ritrova con il cuore a pezzi al funerale del fratello. Marco avrebbe voluto una cerimonia diversa, più allegra, magari con un coro gospel alla Sister Act. Marco che aveva sempre la risposta pronta. Marco che era un esempio per tutti. Marco che sembrava solido come una roccia. Accanto a Benedetta, ci sono gli amici di una vita: Alice, Stefano e Maurino. Sono sempre stati inseparabili, loro cinque, e non c'è niente che non sappiano l'uno dell'altro. O almeno così credono. Perché Marco nascondeva un segreto. Un segreto che ora non può essere taciuto e che rischia di travolgere tutti. Toccherà proprio a chi gli era più vicino tuffarsi in un viaggio nel passato, tornare indietro nel tempo e iniziare a ricordare. Le gite di classe e le canzoni degli 883, i primi amori e le cocenti delusioni, i cellulari grandi come cabine telefoniche e la voglia di spaccare il mondo: solo riavvolgendo il filo della memoria, Benedetta, Alice, Stefano e Maurino potranno scoprire, tra lacrime e sorrisi, la verità sul loro migliore amico. Un omaggio agli anni Novanta, ai giorni spensierati dell'adolescenza e agli amici. Quelli veri, quelli che incontri tra i banchi di scuola e rimangono al tuo fianco per sempre. Qualunque cosa accada.

Ho letto Ci vediamo all’uscita, un libro scritto da I trentenni, ovvero Silvia, Stefania e Ilaria, ideatrici del progetto web omonimo. Il libro è stato pubblicato da Sperling & Kupfer.

Avrete sicuramente visto i video delle creators in giro per il web e hanno sempre il sapore nostalgico che tanto piace a chi sta avvicinando o ha superato la temibile soglia degli ANTA. Come ho già scritto nella recensione di Volevamo prendere il cielo, non è una cosa che mi tocca in modo particolare. Essere invecchiata non mi pesa, anzi mi ha regalato tantissima libertà (soprattutto di dire quello che voglio, quando voglio. E di uscire in tuta, perché a una certa anche sticazzi). In più, amo troppo la tecnologia per essere disposta a tornare indietro. L’unica cosa che davvero mi manca e mi mancherà per sempre la mia famiglia nella sua interezza, mio padre in primo luogo (questo è un dolore che non si supera mai).

Comunque, torniamo al libro. Ho letto Ci vediamo all’uscita senza farmi prendere dalla nostalgia e l’ho trovato molto carino, molto scorrevole e ben strutturato, nonostante alcuni errori di cui vi parlo subito.

La storia inizia nel 1997 quando i protagonisti stanno per iniziare la quinta superiore. È l’ultimo anno della maturità in sessantesimi, quella fatta dai nati nel 1979. Ma, a un certo punto, Alice parla dello stereo che le hanno regalato per i suoi 14 anni, il 10 ottobre 1994. E qui casca l’ormai quarantenne scarsa in matematica: per compiere 14 anni nel 1994 devi essere nato nel 1980. E chi è nato nel 1980 (moi!) ha fatto la maturità nell’anno scolastico 1998/1999 e ha avuto l’onore di fare da apripista alla nuova maturità con il voto in centesimi (e non avevamo il sistema dei crediti perché la maturità è stata cambiata quando il nostro percorso era ormai quasi finito).

L’unico ad aver fatto la primina è Stefano, viene espressamente detto. In più, perché nessuno dei ragazzi ha fatto i 3 giorni? Nessuno è andato a fare il servizio militare o a fare il servizio civile, eppure l’obbligo è decaduto nel 2004, quindi chi non è andato avanti a studiare avrebbe dovuto fare una di queste due cose. O al massimo poteva essere stato riformato per problemi di salute, ma è una tappa importante nella vita dei ragazzi…

Dettagli, per carità, ma se si sceglie di ambientare una storia in un determinato periodo di tempo bisognerebbe anche essere precisi. Per il resto, i personaggi sono ben caratterizzati, hanno personalità ben definite e riconoscibili. Mauro, Marco, Stefano, Alice e Benedetta sono una squadra affiatata e ben rodata. Il loro è anche un gruppo incredibilmente aperto ai nuovi ingressi e infatti assistiamo a un viavai di nuovi amici, nuovi fidanzati e fidanzate, alcuni destinati a rimanere per sempre, altri sparire nei meandri della memoria. I rapporti tra i personaggi sono credibili e penso che ognuno di noi si possa riconoscere in qualcuno dei protagonisti.

Se siete molto giovani, alcune delle cose che compaiono nel libro potrebbero suonarvi strane, ma la fotografia della fine degli anni ‘90 che restituiscono Silvia, Stefania e Ilaria in Ci vediamo all’uscita è molto, molto precisa.

Il consiglio della vecchia (sempre io):

Se non conoscete le canzoni della playlist che troverete alla fine del libro, cercatele e ascoltatele. Leggete i libri che vengono menzionati. Guardate i film… Sono tutte cose che hanno segnato la mia generazione (e quindi anche la vostra, dannati giovani.. ehm…).

Ci vediamo all’uscita è narrativa quindi tocca argomenti che potrebbero urtare la sensibilità di qualcuno. Vi lascio i Trigger nella casella spoiler.

Leggendo Ci vediamo all’uscita mi sono divertita, ho riso, mi sono intristita e mi sono emozionata. E ho cantato. Ho cantato un sacco. È la storia di vite come tante altre, di persone come tante altre che affrontano cose che potenzialmente potrebbero capitare a tutti. La storia è carina, è scorrevole, non si percepisce la scrittura a più mani perché gli stili si amalgamano benissimo, cosa non sempre scontata.

Ci sono alcune cose un po’ sessiste che potrebbero urtarvi, ma dovete tenere presente gli anni in cui il libro è ambientato. Quando dico che è una fotografia precisa dell’epoca è proprio per queste cose. La sensibilità, oggi, per fortuna è cambiata e sta continuando a cambiare… Una storia come quella di Benedetta oggi non susciterebbe scalpore. Nemmeno la storia di Marco. O di Stefano… Però erano tempi diversi davvero.

Vi consiglio Ci vediamo all’uscita se volete ritrovarvi giovani e spensierati, se volete tornare ai tempi in cui il problema più grande era affrontare un compito in classe di matematica o come superare una rottura con il primo fidanzato, se volete passare un pomeriggio rilassante insieme a personaggi che nel complesso sono ben scritti e ben definiti. Non posso dire di più perché, anche se è narrativa, ogni cosa potrebbe essere potenzialmente uno spoiler e questo libro è così carino che è un peccato rischiare di rovinare la lettura a qualcuno.

Because maybeYou’re gonna be the one that saves meAnd after allYou’re my wonderwall

Team Blur o team Oasis? Su questa cosa potrebbero rovinarsi anni di amicizia…

Avete letto Ci vediamo all’uscita? Vi aspetto per parlarne!

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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