Il club delle lettrici compulsive

La gabbia delle scimmie – Victor Gischler

La gabbia delle scimmie Book Cover La gabbia delle scimmie
Victor Gischler
Thriller
TimeCrime
2023
Digitale - Cartaceo
240
Fornito dalla casa editrice
Carlo Prosperi, Marina Rotondo

Il romanzo d’esordio di Victor Gischler, La gabbia delle scimmie, racconta la storia di Charlie Swift, fedele sicario di un boss mafioso della Florida centrale, che dovrà fare i conti con un gangster rivale che uccide tutta la sua banda, con la scomparsa improvvisa del suo capo, con l’FBI che si accanisce sulla scena del crimine e con un gruppo di killer che gli dà la caccia con ogni mezzo. Nessuno è più veloce di Charlie Swift nel premere il grilletto, ma sarà abbastanza scaltro da uscirne vivo anche questa volta?

Oggi parliamo di La gabbia delle scimmie, scritto da Victor Gischler e pubblicato da Time Crime.

Come già è noto a tutti, adoro conoscere nuovi autori e nuovi generi, e quando posso mi lancio in avventure libresche che escono dalla mia comfort zone e spaziare in lidi da me inesplorati. In questo caso, non ero del tutto digiuna dalla lettura di libri del genere a cui appartiene La gabbia delle scimmie, ma sicuramente non è uno dei mie generi preferiti.

Ho iniziato la lettura con entusiasmo da un lato ma anche con un po’ di apprensione, non avendo appunto mai letto nulla di questo autore, tra l’altro questo romanzo è il suo esordio in qualità di scrittore, e avendo letto solo la trama (e sì stavolta l’ho letta).

Il protagonista indiscusso è Charlie Swift, gangster di Orlando al soldo del boss ultraottantenne Stan. Avete presente quei personaggi malavitosi alla Pulp Fiction, tutto cazzotti e pistole, con l’immancabile sigaretta in bocca e che beve whiskey? Ora che mi ci fate pensare, un John Travolta nei panni di Charlie ce lo vedrei strabene!

Comunque, Charlie, un tipo tosto e cattivo con la maiuscola, si trova ad affrontare la scomparsa del suo capo, e il possesso di due registri compromettenti per il boss rivale di Stan. Si trova alle calcagna non solo gli scagnozzi del boss nemico, ma anche i federali che lo vogliono incastrare.

Sparatorie, scazzottate, inseguimenti, sangue in ogni dove, e chi più ne ha più ne metta e descritti talmente bene da sembrare di vedere un film di Tarantino! Tutto scorre frenetico e veloce, ad ogni azione ne segue un’altra, violenza pura, ma non fastidiosa, perché si capisce che è tutta fiction, slegata dalla realtà.

Gli sparai alla rotula. Tup. […] Mi vide e si portò la mano sulla “o” di stupore disegnata sulla bocca, come se le fosse appena scappato un ruttino da bebè. Tup. […] Ruotai su me stesso disegnando un piccolo arco e facendo fuoco velocemente in direzione del mio assalitore. Tup. Tup. Tup. Tup. 

Charlie è un duro tutto d’un pezzo, un uomo che non deve chiedere mai, ma fedele fino alla fine, un duro che però ama la mamma e il fratello e che riesce in tutto ciò a trovare anche l’amore vero. In questo frullatore di sensazioni e input sensoriali non c’è però il sesso, nemmeno una piccolissima, minuscolissima scena di sesso. Mi ha disturbato? Assolutamente no, anzi! Ho apprezzato che si possa scrivere un ottimo romanzo pieno di azione e di suspense, ma anche di amore e tenerezza senza che necessariamente vengano descritte scene di sesso che a volte, a mio parere, sono anche piuttosto superflue.

I protagonisti sono soprattutto uomini, brutti e cattivi, due tra tutti il novellino Lou e Jimmy il Gancio. Come controparte ci sono gli uomini del boss rivale Beggar Johnson,

E poi i federali, che danno la caccia a Charlie e a quello che l’uomo nasconde.

Ma una parte importante nel romanzo la fanno le donne. Prima di tutto la mamma di Charlie, a cui lui dedica continuamente i propri pensieri.

Premessa sulla mamma: non dormiva mai e aveva sempre qualcosa sul fuoco. Alzai il naso per aria. Mi basto un’annusata veloce: uova, caffè, bacon canadese. La mamma con tutta probabilità era in piedi da un’ora a spignattare per me e Danny. Era una donnina dimessa e premurosa, con la chioma fulva screziata di grigio.

Poi c’è lei, Marcie, una donna forte e coraggiosa che di mestiere impaglia animali e che non si spaventa davanti a nulla.

Come avrete capito dal mio discorso, il romanzo mi ha letteralmente conquistato, l’ho adorato. Mi sono divertita tantissimo a leggerlo, non ho avuto un attimo di respiro, adrenalina a mille! L’autore ha uno stile ironico e sfrontato, basti pensare ai gangster che giocano a Monopoli nella gabbia delle scimmie, il loro ritrovo; il linguaggio è crudo e violento, condito di sproloqui e parolacce… ma ve lo figurate un cattivone che spara a qualunque cosa si muova parlare forbito? Dai, ogni tanto ci sta bene un bel turpiloquio, o no?

Non leggevo un libro così coinvolgente, nonostante il genere hard-boiled non sia il mio, da tanto e sono contenta davvero di essermi lanciata in questa avventura!

La gabbia delle scimmie è il primo romanzo di Victor Gischler, che ho scoperto essere anche sceneggiatore dei fumetti Marvel (che letteralmente adoro!). Ho letto che ha scritto altri romanzi sempre del genere hard-boiled e, se il buongiorno si vede dal mattino, ho grandissime aspettative! Io personalmente corro a recuperare gli altri titoli dell’autore, e a voi consiglio di correre a leggere La gabbia delle scimmie, vedrete che ne varrà la pena!

Avete letto La gabbia delle scimmie? Vi aspetto per commentarlo!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
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