Il club delle lettrici compulsive

L’ultimo guerriero – Massimo Lugli

L'ultimo guerriero Book Cover L'ultimo guerriero
Massimo Lugli
Distopia
Newton Compton Editori
2021
Digitale - Cartaceo
365

Uno, anche detto “Giaguaro”, è il capo di un gruppo di Esclusi, la fetta di popolazione tornata allo stato primitivo in un pianeta devastato da epidemie, crisi economiche ed energetiche, cambiamenti climatici. In un mondo in cui la legge del più forte sembra essere l’unica in vigore, il suo viaggio verso un nuovo accampamento sarà un susseguirsi di scontri con uomini e animali selvaggi, di violenze, avventure e incontri con realtà quasi fiabesche come le Guerriere o i Bambini Assassini.
Clara è una volontaria della Croce Rossa, compagna di un ufficiale dell’Esercito. Vive nel mondo dei Regolari, i pochi privilegiati protetti da guardie armate nelle loro ville blindate, dotate di computer, telefoni, elettrodomestici.
I destini dei due protagonisti, incomparabilmente diversi, finiranno per incrociarsi dopo una serie di peripezie e colpi di scena.

Oggi parliamo di L’ultimo guerriero, scritto da Massimo Lugli e pubblicato da Newton Compton Editori.

Mi piace scoprire nuovi autori, e stavolta ne ho pescato uno che mi ha conquistata e di cui sicuramente leggerò tanto altro.

Il romanzo in questione è L’ultimo guerriero e l’autore è Massimo Lugli, di cui non avevo mai sentito parlare. Ebbene, il romanzo è disturbante, impietoso, orrorifico, e dipinge una realtà che non è (per fortuna) ma che potrebbe essere. 

Si tratta di un distopico ambientato in un’era post apocalittica e l’autore divide la vita tra un PRIMA e un DOPO  (un po’ come facciamo noi dopo la pandemia di Covid) e fa riferimento proprio a un DOPO dovuto a una pandemia che assomiglia, guarda un po’, proprio a quella che abbiamo vissuto nella realtà. La società, a causa di varie pandemie e non solo, è divisa in classi sociali. Ci sono i regolari e sono coloro che continuano a vivere negli agi, ma che si circondano di vigilantes armati a difesa dei loro fortini e girano con mezzi blindati e armati fino al collo per difendersi dalle altre classi di derelitti che vivono ai margini della società. Si tratta degli esclusi, che vivono in gruppi, sopravvivendo grazie alla caccia e difendendosi con le armi dagli altri gruppi di esclusi e dagli erranti, persone solitarie ai limiti della follia che pensano solo a rubare e ammazzare.

Protagonista indiscusso del romanzo è Uno, chiamato anche Giaguaro, a capo di uno dei gruppi di Esclusi. A differenza di tanti altri, però, Uno è giusto, corretto, forte, è un vero capo a cui sta a cuore la sorte del suo gruppo. Accanto a lui ci sono Vipera, un transessuale brasiliano, crudele e assetato di sangue ma fedele e infallibile con l’arco, Orbo, un gigante cieco da un occhio la cui arma è un’ascia e Gufo, un giovane guerriero che non ha mai conosciuto il PRIMA. 

Le generazioni cresciute dopo le catastrofi erano più adattabili e impavide rispetto a chi, come me, aveva dovuto adeguarsi a una realtà inimmaginabile fino a pochi anni prima che accadesse tutto.

Dall’altra parte, tra i Regolari, conosciamo Clara e Mattia, lei fissata con il fitness a un passo dall’anoressia, vive con Mattia, un militare che ama Clara appassionatamente. Ha un unico amico, Giorgio, anch’esso militare, ma distrutto nell’animo dall’abbandono della moglie. 

I capitoli si alternano tra il racconto di Giaguaro e le sue avventure, durante cui si imbatte con le Guerriere, un gruppo di sole donne veramente, veramente toste, e con i Bambini Assassini, un gruppo di adolescenti o poco più fuggiti da un orfanotrofio dopo aver trucidato i loro educatori.

L’azione nel libro non manca, ne succedono di tutti i colori, sia a Giaguaro che si trova a dover affrontare pericoli di ogni genere sia a Clara e Mattia, fino a un finale che però non mi ha soddisfatto del tutto. Mi è sembrato infatti, non solo scontato,  ma anche piuttosto affrettato, senza quel pathos che invece ha pervaso l’intero romanzo.

Il Male non ha bisogno di motivi, validi o meno. Poliziotti e militari lo imparano fin dai primi mesi di servizio. Il Male esiste e basta. Giustifica se stesso.

Ho letto il libro in pochissimi giorni, divorandolo e non riuscendo quasi a separarmene, ma poi alla fine sono rimasta con un saporaccio in bocca, quasi un qualcosa di non compiuto, e mi è dispiaciuto davvero tanto, perché il romanzo è tanta roba. 

Come dicevo è un romanzo difficile da digerire, usa un linguaggio crudo, senza lasciare niente all’immaginazione sia per le scene un po’ più piccanti sia per quelle invece di tortura e agonia. 

L’ultimo guerriero è un distopico postapocalittico, quindi è duro nel linguaggio e nelle scene, non può essere letto se non si sopportano tali immagini, non è un romanzo leggero, non è facile da digerire, ma, a parte il finale, per me è stato davvero un gran bel romanzo!

Avete letto L’ultimo guerriero? Vi aspetto per commentarlo!

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