Il club delle lettrici compulsive

Cieli di Cornovaglia – Julia Quinn

Cieli di Cornovaglia Book Cover Cieli di Cornovaglia
Splendid #3
Julia Quinn
Regency
Mondadori
2022
Digitale - Cartaceo
432
Fornito dalla Casa Editrice
Liberato Lamberti

Henrietta Barrett non ha mai dato peso alle convenzioni della società: vive in Cornovaglia, dove si occupa con amore della tenuta del suo tutore; indossa pratici calzoni invece di abiti sontuosi e risponde all'improbabile nome di "Henry". Quando però l'anziano lord Carlyle muore, Stannage Park va in eredità a un lontano cugino, William Dunford, il più impenitente scapolo di Londra, che rimane parecchio sorpreso quando viene a sapere di avere ereditato una proprietà, un titolo... e una pupilla, la quale è ben determinata a far sì che la prima visita del nuovo proprietario alla tenuta sia anche l'ultima. Già, perché Henry ha tutta l'intenzione di continuare a gestirla senza alcun aiuto da parte di questo bellimbusto del nuovo padrone. Dal canto suo, Dunford è sicuro di poter cambiare le cose... a partire da quella giovane fanciulla selvatica. Ma avrà da penare non poco per trasformare una ragazza all'apparenza sfacciata in una vera lady. Un'impresa che potrebbe riservargli dolci sorprese.

Bentrovatə compulsivə! Oggi partecipiamo al review party di Cieli di Cornovaglia, romanzo di Julia Quinn, pubblicato in Italia da Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

cieli di cornovaglia

Eccoci finalmente alla fine della prima trilogia di Julia Quinn. Come avrei potuto mancare di leggere un libro che ha la Cornovaglia nel titolo? È cosa nota che io abbia un debole per i romanzi ambientati in Cornovaglia!

Questo non fa eccezione, dopotutto è di Julia Quinn, e inoltre ho apprezzato tantissimo i primi due capitoli (come dite? vi siete persə le recensioni precedenti? Nessun problema! le trovate qui e qui!). Mi sono dunque accaparrata un triangolino di fresco davanti al ventilatore, ho preparato un bel bicchiere di tè ghiacciato e mi sono messa comoda!

Abbiamo terminato il precedente romanzo, Danzando sotto le stelle, lasciando Arabella e suo marito a coronare il loro sogno d’amore! Che bellezza! Ma poco prima del finale, Belle aveva lanciato una sfida al suo migliore amico, Dunford, scommettendo ben mille sterline che, nell’arco di un anno, si sarebbe sposato e sarebbe stato disgustosamente innamorato, proprio come lei e il suo John.

Mille sterline, per chi non lo sapesse, all’epoca erano una cifra davvero ragguardevole (è sempre molto difficile fare una comparazione tra vecchie valute e attuali, ma considerati un paio di fattori molto noiosi, dovevano valere intorno ai 400 mila euro, a spanne), ma pare che i nostri protagonisti non abbiano i problemi di noi comuni mortali senza titolo del XXI secolo, o che l’autrice abbia sparato una cifra un po’ a caso, non dimentichiamo che è un romanzo giovanile.

Come nella migliore tradizione, la differenza la fa un’eredità inaspettata. Dunford apprende, infatti, di aver ereditato da un lontanissimo e sconosciuto cugino, nientemeno che una baronia, compresa di tenuta (in Cornovaglia, giustappunto) e persino una pupilla.

Già.

Il dissoluto Dunford eredita la responsabilità del destino di una giovane donna.

La giovane in questione, d’altro canto, non è una ragazza comune e come potrebbe, visto che da quando era appena adolescente si occupa della tenuta come il migliore dei fattori, veste abiti da uomo e preferisce essere chiamata Henry (perché Henrietta è oggettivamente cacofonico).

L’amore di Henry per Stannage Park è profondissimo, la tenuta è la sua unica ragione di vita, ecco perché il suo primo proposito è quello di rispedire il nuovo erede dritto da dove è venuto, cercando di sabotare in tutti i modi la sua prima visita.

Dunford, però, è sì un dandy, ma non certo uno sciocco, non si fa infinocchiare e, ben presto, si trova ad apprezzare quella sua stramba pupilla come mai avrebbe pensato di poter fare.

E, naturalmente, il suo senso dell’onore gli impone di presentarla in società!

Deve trovarle un marito!

Non sia mai che qualcuno rimanga impunito!

Con l’aiuto di Emma e di Belle, Dunford si prodiga per far sì che Henry diventi una debuttante perfetta, che sia l’incomparabile della stagione, che tutti gli scapoli del ton la corteggino!

Ma sarà davvero questo che vuole?

Dopo la conclusione della spassosa vicenda narrata in Cieli di Cornovaglia, Julia Quinn non manca di illuminarci anche sulla sorte di Ned, il fratello di Belle, invischiato in una vicenda che in un primo momento sembra essere una prima bozza de Il visconte che mi amava. Ma giusto vagamente.

Non c’è che dire, Julia Quinn ha dimostrato con questi tre romanzi di aver avuto il regency nelle sue corde dall’inizio, e non stupisce affatto il successo che ha ottenuto in seguito.

Si tratta, anche nel caso di Cieli di Cornovaglia, di un romanzo frizzante, mai piatto, per quanto rispondente alla perfezione ai cliché del romanzo regency, un romanzo divertente e con una protagonista un pochino sopra le righe, proprio come piace a me!

Voi avete letto Cieli di Cornovaglia? Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
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