Il club delle lettrici compulsive

Hai visto un fantasma?

Hai visto un fantasma? è il titolo della tappa che ho scelto per il blog tour in occasione dell’uscita di Il grande libro dei fantasmi di Natale, una raccolta di racconti vittoriani scritti da autori come Joyce, Carroll e moltissimi altri. Il libro, che sta benissimo accanto a Il grande libro dei racconti di Natale, è pubblicato in Italia da Oscar Vault.
Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate seguirne le tappe.

Hai visto un fantasma

If there’s something strange
In your neighborhood
Who you gonna call?
Ghostbusters!

Se queste parole non vi dicono nulla, vuol dire che siete troppo giovani. Se invece state cantando, molto bene, siete nel posto giusto!

Hai visto un fantasma? vuole essere una tappa provocatoria che unisce un po’ di tutto, dalle leggende locali a quelle internazionali più strane e famose, insieme a tutto quello che mi viene in mente sul tema. Bello, no?
Un po’ come nell’articolo che avevo preparato sulla reincarnazione, anche qui affronteremo il fenomeno delle apparizioni sovrannaturali sia dal punto di vista scientifico che da quello pseudo-scientifico. Lo so, può sembrare offensivo questo termine e forse, per chi si occupa di pseudo-scienza lo è davvero, ma non possiamo perdere di vista il punto: è scienza ciò che si può dimostrare. Tutto il resto non lo è, per quanto resti comunque super affascinante e interessante.

Le apparizioni secondo la scienza.

Non sempre puoi fidarti del tuo cervello e dei tuoi sensi. Questo è il punto di partenza. Il nostro cervello è una macchina straordinaria e riempie le lacune di ciò che non riusciamo a percepire per intero.

Il cervello ha un lavoro duro. È bombardato dalle informazioni dal mondo come un miscuglio confuso di segnali. Gli occhi vedono i colori. Le orecchie percepiscono i suoni. La pelle percepisce la pressione e la temperatura. Il cervello lavora per dare un senso a tutto questo pasticcio. Questa è chiamata elaborazione dal basso verso l’alto. E il cervello è molto bravo. È così buono che a volte trova un significato in cose prive di significato. Questo fenomeno è noto come pareidolia. Lo provi ogni volta che fissi le nuvole e vedi conigli, navi o facce. Oppure quando guarda la luna e vedi una faccia.
David Smailes da La scienza dei fantasmi

Ecco perché vediamo e sentiamo cose che in realtà non ci sono.

Addirittura, è stato dimostrato che alcuni suoni emessi a una certa frequenza possono generare ansia, vertigini, visione offuscata e veri e propri attacchi di panico. Si parla dunque di ultra e infrasuoni emessi anche da oggetti comuni. Nel link che vi lascio qui, è raccontata la storia dell’ingegnere britannico Vic Tandy che, negli anni ’80, scoprì a sue spese quella che potremmo definire come la frequenza della paura.

Un altro aspetto che dobbiamo per forza tenere in considerazione è la Fisica.

Da un articolo comparso su Focus: Gli spettri non sono compatibili con il Modello Standard della Fisica e la Seconda Legge della Termodinamica. Se esistessero, il Large Hadron Collider li avrebbe trovati. Gli spettri sono fatti di energia, stando alle leggende, ma l’energia in un sistema ha un modo prevedibile di comportarsi, studiato e sperimentato secondo il metodo scientifico.

Se poi ci spostiamo sul lato più sentimentale della questione e ad apparirci sono i nostri cari… beh, quello è solo amore e voglia di rivedere chi abbiamo perso (sempre troppo presto, qualsiasi sia l’età).
Ammettiamolo, però: l’idea che qualcosa resti dopo la morte è affascinante (e consolante, a seconda delle circostanze).

Praticamente ogni luogo del mondo nasconde un suo fantasma; per scoprire qualche interessante leggenda o qualche storia dall’esito sanguinoso, vi basta davvero puntare il dito su una mappa.

Facciamo qualche esempio, vi va?

Come non cominciare dai castelli scozzesi? Praticamente ogni castello ha almeno un fantasma… ma non solo. Pare che anche Culloden, luogo reso famoso dalla sanguinosa battaglia tra esercito inglese e clan scozzesi del 1746, sia teatro di apparizioni paranormali. Si sentono infatti urla e rumori di combattimenti, mentre il fantasma di un Highlander si aggira sconsolato ripetendo “Sconfitto. Sconfitto.”
Io e Sally ci siamo state nel 2017, ma non abbiamo visto nulla di strano. Forse bisogna essere lì nel giorno dell’anniversario, quando pare che anche le ombre marcino come i soldati caduti…

Hai visto un fantasma
Hai visto un fantasma? Culloden, Scozia. Foto di Sally.

 

Un altro celebre castello che si dice sia infestato è l’Eilean Donan Castle, reso famoso da numerosi film (Un amore di testimone, Highlander e molti altri). Tra i fantasmi avvistati ci sono un soldato che corre stringendo la sua testa sotto a un braccio e perfino la regina Maria Stuarda (morta anche lei per decapitazione… non certo un bel vedere!). Ho perso il conto delle volte in cui ci sono stata perché è sulla strada che collega la terraferma all’isola di Skye.

Hai visto un fantasma - Eilean donan
Hai visto un fantasma? – Eilean Donan Castle, Scozia. Foto mia. Sotto, di notte. Foto dal mio profilo personale di Instagram.

 

Il castello più infestato di Scozia però è il Glamis Castle, che vanta decine di spiriti, una stanza segreta e una partita a carte nientepopodimeno che con il diavolo. Ci siamo stati durante il mio ultimo viaggio, ricordate?

A proposito, ci seguite su Instagram?

Anche la mia città natale ha i suoi bei fantasmi, dai monaci che passeggiano nel vecchio tribunale (era un convento, poi convertito in tribunale. Mia nonna era la custode – dopo di lei è toccato a mia zia –  e quindi sono cresciuta giocando tra le splendide colonne che delimitano i due chiostri del 1400) alla dama vestita di bianco che passeggia sulle mura della falconeria.

Addirittura, è stato avvistato da numerose persone il fantasma di Eleonora Duse, nata proprio a Vigevano nel 1858. E proprio a questo proposito, una squadra di acchiappafantasmi è approdata in Piazza Ducale sulle tracce della famosissima attrice scomparsa nel 1924.

Chissà che non si aggiri anche il fantasma di Lucio Mastronardi…

Ho accennato agli acchiappafantasmi perché esistono davvero. Eh sì, sia in Italia che all’estero, esistono interi team che passano il loro tempo analizzando suoni, rumori e strani episodi grazie ad apparecchiature particolari che misurano picchi di energia, che rilevano fonti di calore e fonti fredde e catturano suoni non percepibili chiaramente dall’orecchio umano. Beh, non sempre sono apparecchi sofisticati visto che, scavando per scrivere questo articolo, ho visto il video di un ghostbuster che consiglia di usare una pallina per i gatti con le luci led… E lo so, può sembrare una sciocchezza, ma la pallina in questione si accende se spostata con una certa intensità, quindi ha il suo perché, soprattutto in una stanza buia e vuota.

In Italia ci sono diversi gruppi che operano sul territorio, come per esempio l’E.P.A.S., l’European Paranormal Activity Society di cui vi lascio il link alla pagina Facebook, o i Ghost Hunters Team di Roma (sito molto ben fatto a proposito. Se vi sentite temerari, potete guardare foto e video nell’apposita sezione che trovate qui).

Anche all’estero ci sono un sacco di ghostbusters e sono stati girati tantissimi programmi televisivi su questo argomento controverso ma senza dubbio affascinante.

Hai visto un fantasma? La quantità assurda di programmi nati dopo Ghost Hunters (che io guardavo su Sky mi pare, tanti anni fa, nonostante la fifa tremenda.

 

Esperienze paranormali? Hai visto un fantasma?

A tutti, almeno una volta nella vita, è capitato qualcosa di strano o di inspiegabile. Sally ha un fantasma che lava i pavimenti. Io ne avevo uno che mi apriva il freezer e fino a qualche mese fa ne ho avuto uno diverso che mi tirava giù le tapparelle, da mia mamma qualcosa accende le luci quando affrontiamo discorsi particolarmente tristi, ecc. Ognuno di noi ha avuto modo di scontrarsi con qualche fenomeno strano e in apparenza inspiegabile. Sono sicura che ci sia una spiegazione razionale, ma ci sono momenti in cui va anche bene “raccontarsela così come viene”, se serve a farci stare bene. L’importante è mantenere la razionalità e non lasciarsi ossessionare o spaventare o manipolare da presunti medium, ecc.

Anche l’argomento medium è vastissimo e prima o poi lo affronteremo insieme, ma già vi ho ammorbati con questo articolo lunghissimo nonostante sia solo un’infarinatura sull’argomento. Vi ho lasciato i link degli articoli che ho consultato o citato dopo la chiusura; Se vi interessa approfondire, buttate l’occhio!

E ora lascio a voi la parola: avete mai avuto esperienze strane? Fateci sapere, tanto ci conoscete e sapete anche che nessuno vi giudicherà!

Vi saluto con un video di Massimo Polidoro:

Il libro:

Il grande libro dei fantasmi di Natale – AA.VV.
Tradotto da Jatosti, Scorsone, Curtoni – Mondadori – 2021

hai visto un fantasma

Nell’epoca vittoriana era tradizione che, sotto Natale, i periodici più diffusi pubblicassero racconti di fantasmi, se non proprio dell’orrore, ben lontani dalla tranquillizzante atmosfera del Canto di Natale dickensiano. Erano amatissimi dai lettori che volevano unire ai brividi del freddo quelli della paura e trascorrere momenti di lettura solitaria o in famiglia accanto al caminetto. Erano scritti da autori poco sconosciuti, quando non anonimi, ma anche le grandi firme letterarie si sono cimentate nel genere: questo volume raccoglie oltre 60 storie scritte, tra gli altri, da autori del calibro di Joyce, Lovecraft, Jerome, Carroll, Barrie, Alcott, Hawthorne e tanti altri.

 

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Bibliografia:

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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