Il club delle lettrici compulsive

I delitti della bella di notte – Anthony Horowitz

I delitti della bella di notte Book Cover I delitti della bella di notte
Susan Ryeland #2
Anthony Horowitz
Giallo
Rizzoli
2022
Digitale - Cartaceo
544
Fornito dalla Casa Editrice
Francesca Campisi

Dopo I delitti della gazza ladra, un nuovo caso per Susan Ryeland. Un enigma nascosto tra le pagine di Atticus Pünf: che fine ha fatto Cecily Treherne?

Dopo avere risolto il mistero che avvolgeva la morte dello scrittore Alan Conway, l'editor londinese Susan Ryeland ha scelto Creta come luogo in cui reinventarsi, aprendo insieme al fidanzato un hotel lontano dal trambusto della metropoli. Ma, bellezza a parte, la vita sull'isola è lenta. Troppo. Fino al giorno in cui arrivano i Treherne, che dal Suffolk hanno viaggiato fin lì solo per lei. La loro figlia Cecily è scomparsa, e per i coniugi la chiave della vicenda è nascosta in Atticus Pünd e il nuovo caso, il romanzo di Conway liberamente ispirato a un fatto di cronaca: l'omicidio di un uomo avvenuto il 15 giugno 2008 nell'albergo di proprietà dei Treherne, dov'era in corso il matrimonio di Cecily. Nella sua ultima telefonata, spiegano, la ragazza era parsa molto turbata, convinta di aver rintracciato nel romanzo alcuni indizi in grado di gettare nuova luce sul caso. Nessuno meglio di Susan, che ha curato la pubblicazione del giallo, può aiutarli a ritrovare la figlia. Anthony Horowitz firma un nuovo romanzo dal meccanismo narrativo perfetto, un gioco di scatole cinesi, svolte impreviste ed enigmi letterari, dove i personaggi si muovono in un'atmosfera di elegante decadenza e crescente suspense. Nella migliore tradizione dei grandi classici del genere.

Oggi partecipiamo al review party di I delitti della bella di notte, un libro che ha per protagonista Susan Ryeland, scritto da Anthony Horowitz e pubblicato in Italia da Rizzoli nella collana Nero Rizzoli.

Attenzione: questo è il secondo volume di una serie. Mentre non ci saranno nel modo più assoluto spoiler riguardo questo volume, per forza di cose ci saranno dei riferimenti al volume precedente (I delitti della gazza ladra). Procedete con cautela se non siete in pari con la serie.

Ritroviamo Susan non proprio al 100% della forma. Da due anni ormai, ovvero dagli avvenimenti che l’hanno vista al centro dell’azione in I delitti della gazza ladra, vive in Grecia insieme ad Andreas con il quale dirige il piccolo albergo che lui e il fratello hanno rilevato. Nonostante il paesaggio da cartolina, a Susan manca l’Inghilterra, le mancano il suo lavoro e la sua routine, fatta di libri e di autori in attesa di pubblicazione.

La svolta arriva insieme ai coniugi Treherne che le piombano tra capo e collo in quella che sarebbe dovuta essere una giornata qualunque di lavoro all’albergo.
Una delle loro figlie è scomparsa e tutto sembra ruotare intorno a un libro di Alan Conway, Atticus Pünd e il nuovo caso, di cui Susan aveva curato la pubblicazione.
Chi meglio di lei, quindi, per capire cosa aveva turbato Cecily?

i delitti della bella di notte
Copertine a confronto: quale copertina di I delitti della bella di notte vi piace di più?

Non voglio raccontarvi di più rispetto a quanto detto nella trama ufficiale del libro. 

Sono contentissima di aver ritrovato questa protagonista. Susan mi piace sempre molto perché è pragmatica, spiritosa a suo modo, arguta e molto intelligente.

Lo spettro di Alan Conway torna ad aleggiare sulla monotona tranquillità di Susan. Alan era proprio una brutta persona e nessuno lo rimpiange perché era davvero gretto e meschino.

Il suo libro pare ispirarsi alle persone che ruotano intorno ai Treherne e tra le sue pagine vi è nascosta la risposta non solo all’enigma che rappresenta la scomparsa di Cecily, ma anche la risoluzione di un omicidio avvenuto otto anni prima per il quale è stata condannata la persona sbagliata.

«Sarà fiera di se stessa. Mezzo milione di copie di cazzate puerili che banalizzano il crimine e minano la fiducia nella legge.»
«Può pensarla come vuole, sovrintendente capo, ma si sbaglia di grosso in merito ai gialli. A proposito, congratulazioni per la promozione. I romanzi di Alan non hanno mai fatto del male a nessuno… a parte me. Alla gente piacciono e sa benissimo cos’ha in mano quando legge. Non la vita vera, ma una fuga dal quotidiano… e Dio solo sa quanto ne abbiamo bisogno oggigiorno. Notizie di cronaca ventiquattr’ore su ventiquattro. Fake news. Politici bugiardi o che si accusano a vicenda di esserlo. Credo sia confortante leggere un libro che tenti di dare un senso al mondo circostante e ti conduca verso una verità assoluta.»

Se avete letto I delitti della gazza ladra, sapete già qual è l’espediente che utilizza Horowitz in questa serie (o almeno spero sia una serie… al momento sono stati pubblicati solo questi due libri, anche in lingua originale), quindi non lo dirò apertamente. Se invece siete arrivati qui per caso, beh, andare a leggere perché se amate i gialli quanto me non ve ne pentirete.

Mentre nel primo volume avevo capito subito chi fosse l’assassino, qui sono rimasta con il fiato sospeso fino alla fine per poi realizzare di aver preso una cantonata pazzesca. Bravo, Horowitz, mi hai fregata!

Come per il primo volume, sono davvero impressionata dalla capacità dell’autore di cambiare completamente il suo stile di scrittura. Mi ha lasciata a bocca aperta anche l’abilità con la quale ha creato un puzzle curato nei minimi dettagli,  disseminando e dosando gli indizi dalla prima all’ultima pagina.
In I delitti della bella di notte ci sono forse meno citazioni letterarie rispetto all’altro volume, tuttavia mi sono molto spesso ritrovata nelle parole di Susan, forse perché condividiamo il lavoro.

In linea di massima, non leggo mai due volte i libri editati da me, proprio come molti scrittori che conosco di rado tornano sui primi romanzi. Il lavoro di editing, al pari della scrittura, è talmente intenso e spesso così carico di problematiche che, a prescindere dalla soddisfazione finale, sono sempre felice di lasciarmelo alle spalle. Non sento il bisogno di voltarmi indietro.

Tra gli argomenti trattati, si parla di razzismo e di sfruttamento di vario genere, forse generalizzando un po’ troppo. Questo approccio mi ha disturbata, se devo dirla tutta, perché le conseguenze secondo me sono state banalizzate. Non posso dire di più perché sono spoiler giganti, ma quando avrete letto capirete e possiamo trovare il modo di parlarne senza rovinare la lettura agli altri. 

Si parla anche di crisi esistenziali e mi è piaciuto il modo in cui l’argomento è stato affrontato. È facile rispecchiarsi nei personaggi principali perché, anche se magari in modo diverso, a tutti è capitato almeno una volta di trovarsi a tirare le somme della propria esistenza e, magari, di non essere soddisfatti. 

Il messaggio che Horowitz fa passare è che bisogna parlarsi senza paura, senza barriere mentali e, possibilmente, senza preconcetti o pregiudizi.
Anche il pregiudizio viene analizzato: non sono d’accordo su tutto, soprattutto su alcuni sensi di colpa che non hanno ragione di esistere, ma ho apprezzato l’accento posto dall’autore. 

Ci sarebbero un sacco di altre cose da dire, ma la chiudo qui, con un rapido “leggetelo, non ve ne pentirete!”. Spero di poter leggere presto un’altra avventura di Susan! 

Non perdetevi le recensioni delle altre bravissime blogger che hanno partecipato al review party!

i delitti della bella di notte

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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