Il club delle lettrici compulsive

Il maialino di Natale – J.K. Rowling

Il maialino di Natale Book Cover Il maialino di Natale
J.K Rowling
Fantasy - Letture per ragazzi
Salani
2021
Digitale - Cartaceo
320
Fornito dalla Casa Editrice
Valentina Daniele

Dal genio creativo di J.K. Rowling, una delle più belle storie di Natale mai scritte, piena della tenerezza irresistibile dell'infanzia di fronte al grande mistero della perdita.

Jack adora il suo maialino di pezza, Mimalino, detto Lino. È sempre lì per lui, nei giorni belli e in quelli brutti. Una vigilia di Natale, però, succede una cosa terribile: Lino si perde. Ma la vigilia di Natale è il giorno dei miracoli e delle cause perse, è la notte in cui tutto può prendere vita... anche i giocattoli. Jack e il suo nuovo pupazzo, il Maialino di Natale (fastidioso sostituto fresco di negozio), si imbarcano in un piano audace. Insieme intraprenderanno un viaggio mozzafiato nella Terra dei Perduti, dove ‒ con l'aiuto di un portapranzo parlante, di una bussola coraggiosa e di un essere alato di nome Speranza ‒ cercheranno di salvare il miglior amico che Jack abbia mai avuto dal terribile Perdente: un mostro fatto di rottami che divora ogni cosa... Dal genio creativo di J.K. Rowling, una delle più belle storie di Natale mai scritte, piena della tenerezza irresistibile dell'infanzia di fronte al grande mistero della perdita. L'affettuosa, inesauribile fantasia dell'autrice e la compassione verso le persone e gli oggetti amati che assorbono i sentimenti umani sono la celebrazione del calore della famiglia, del prendersi cura e del sentirsi capiti e della autentica sostenibilità delle cose. Con le bellissime illustrazioni del pluripremiato artista Jim Field, Il Maialino di Natale è destinato a diventare un classico amato da adulti e bambini.

Bentrovatə compulsivə! Oggi parliamo di Il maialino di Natale, l’ultimo romanzo di J.K. Rowling, illustrato da Jim Field, pubblicato in Italia da Salani. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

il maialino di natale

Io l’autunno lo detesto.

Le giornate si accorciano, l’aria diventa freddina e umida, piove, tutto sembra complottare per rendermi di malumore. Eccetto Halloween, non c’è nulla dell’autunno che mi piaccia, dunque tendo a passarlo avvolta in strati di coperte, colma di malumore e di tè bollente, preferibilmente accoccolata alla mia cagnolina.

Quest’anno è particolarmente difficile perché, per aggiungere il danno alla beffa, lavoro all’aperto. Sgrunt. (permettetemi la citazione di Paperon De’ Paperoni)

Per fortuna, ed è qui che casca l’asino, zia Row ha pensato bene di dare alle stampe il suo ultimo romanzo proprio a ottobre, nonostante si tratti di una storia natalizia!
Niente a che vedere con la saga di Harry Potter, che tutti noi amiamo da più di 20 anni, ma un romanzo completamente nuovo in cui la magia si manifesta solo durante la notte di Natale e segue regole ben precise! Niente incantesimi, stavolta!

Jack è un bambino che ama molto il suo pupazzo a forma di maialino (il suo Mimalino). Dorme con lui, parla con lui, conosce il suo odore confortante, la consistenza familiare del suo pancino, e non importa se ha perso il colore, se gli occhi sono stati sostituiti dalla mamma con due bottoni, se ogni tanto bisogna farlo andare in lavatrice perché si è sporcato troppo. Lino (sì, per fare prima) è con Jack da sempre e pare proprio che ci resterà per sempre.

Di tanto in tanto, Jack lo nasconde, perché sa che a Lino piace tanto, e a volte si dimentica dove l’ha nascosto, ma, con l’aiuto della mamma e del papà, lo ritrova sempre.

Le cose, però, cambiano molto in fretta, la famiglia cambia volto e, in una vigilia di Natale già piuttosto difficile, Mimalino si perde irrimediabilmente, gettando Jack nella disperazione più nera.

A nulla valgono i capricci rabbiosi, le lacrime e le urla: Lino non c’è più e di certo non potrà mai essere sostituito dal suo gemello nuovo di zecca, a cui Jack cerca persino di staccare la testa.

Nonostante questo inizio non molto promettente, sarà proprio Il Maialino di Natale a svegliare Jack nel cuore della notte con un piano per intrufolarsi nella Terra dei Perduti, un posto desolante e con regole ferree, dove vanno a finire le Cose che (ça va sans dire) si perdono.

Nella Terra dei Perduti ci sono molti regni, a seconda che la Cosa smarrita sia più o meno importante per chi la perde, ed è un posto freddo e pericoloso governato da un’entità malvagia chiamata Il Perdente, che mangia le Cose che nessuno vuole più o che infrangono le regole.

Il Maialino di Natale e Jack vivranno avventure spaventose ed eccitanti, mentre cercano il caro Lino per riportarlo a casa entro Natale.

L’autrice ha svelato, durante un’intervista al Daily Mail, che l’ispirazione per questa storia le è arrivata da suo figlio David, che da bambino aveva un maialino di pezza che adorava!

My son David’s favourite, can’t-go-to-bed-without-him toy when he was little was a pig just like the one in the story, made of soft towelling material and filled with belly beans

David was prone to hiding this pig in all kinds of places, so bedtime was sometimes put off while we tried to track the pig down. At one point I got so worried that David was going to lose his pig for good that I bought a duplicate just in case.

One day, while poking around in a cupboard, three-year-old David found the replacement pig by accident, declared him to be his original pig’s brother and kept him, too, so they’re both still with us.

(Il giocattolo preferito di mio figlio David, quando era piccolo, era un maialino come quello della storia, fatto di materiale soffice e pieno di palline. David era solito nascondere questo maialino ovunque, quindi spesso l’ora di andare a dormire era ritardata dalle ricerche per rintracciare il maialino. A un certo punto ero così preoccupata che David perdesse il suo maialino per sempre che comprai un doppione, per precauzione. Un giorno, mentre frugava in un armadio, a tre anni, David trovò il maialino di rimpiazzo per sbaglio, lo dichiarò fratello del suo maialino originale e lo tenne, così sono ancora entrambi con noi.)

Se vi va di leggere l’intera intervista, la trovate qui.

Il Maialino di Natale è senza dubbio un romanzo per bambini e, per certi versi, il suo stile ricorda da lontano quello di Harry Potter e la Pietra Filosofale. Le frasi sono semplici e brevi, ma con quelle parole semplici si raccontano sentimenti molto complicati.

Non risparmia nulla, questo romanzo, né dolore, né senso di abbandono, paura, terrore, smarrimento, nulla. Credo possa fare su un bambino l’effetto che, quando ero bambina, fece su di me “Le Streghe” di Roald Dahl. Per me è stato il primo libro in cui non era tutto rose e fiori, ma si parlava anche di cose spaventose senza che il finale ricalcasse i desideri del protagonista.

Naturalmente Il Maialino di Natale è stato la luce che ha illuminato il mio autunno, ho riso, ho pianto (tanto tantissimo), ho sognato e, anche se io e J.K. Rowling ultimamente abbiamo dei problemi di incompatibilità di pensiero, è innegabile che lei sappia usare la magia, quella vera.

Voi avete letto Il Maialino di Natale? fatemi sapere cosa ne pensate!

Resta connessə. Segui la nostra pagina Facebook e iscriviti alla newsletter, in modo da non perderti nemmeno una novità.

NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.