Il club delle lettrici compulsive

Il passo falso – Marina Morpurgo

Il passo falso Book Cover Il passo falso
Marina Morpurgo
Narrativa - Romanzo storico
Astoria
2022
Digitale - Cartaceo
256
Fornito dalla Casa Editrice

Il professor Emilio Rastelli è un pediatra in pensione. Da sempre un uomo ruvido, difficile e chiuso, non ha mai voluto parlare del suo passato, e in particolare della sua famiglia. Ma ora che la demenza senile comincia a intaccare il suo autocontrollo, dietro al suo caratteraccio sembra mostrarsi un’ombra assai più oscura: forse il professor Rastelli non è chi ha sempre sostenuto di essere.
Inutile cercare risposte da lui, che ormai alterna momenti di lucidità ad altri di agitazione e delirio, che la moglie e il badante faticano a contenere. Ma un vago indizio c’è, perché il professor Rastelli spesso fugge di casa e ogni volta viene ritrovato mentre si aggira lungo la costa orientale del lago di Como.
Lentamente, in un racconto parallelo, emergono due ragazzi, le cui esistenze si sono incrociate tra il 1943 e il 1944: Giuseppe, ebreo, figlio di un’inglese e di un italiano, in fuga per la sopravvivenza, e Antonio, giovane camicia nera che con indifferenza compie razzie ai danni di ebrei e antifascisti. Entrambi belli e biondi, entrambi giovani, entrambi gravitano sulle sponde del Lario.
Morpurgo, pur tenendo il lettore incollato alla pagina e non abbandonando il suo stile lieve e ironico, ci regala una lezione di storia mostrando una volta di più come il destino possa forgiare, in modo casuale, le esistenze di vittime e carnefici.

Oggi partecipiamo al review party di Il passo falso, un libro scritto da Marina Morpurgo e pubblicato da Astoria. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

Il passo falso

Ma che bel libro! Il passo falso è un libro che mi ha sorpresa sotto ogni punto di vista. Sally aveva letto qualche tempo fa È solo un cane (dicono…) La storia continua e io conosco Marina Morpurgo perché è la traduttrice dei libri di Agatha Raisin (e sapete che li ho letti tutti e che li amo alla follia), ma non avevo ancora letto nulla di suo… quindi adesso vi racconto perché Il passo falso mi è piaciuto e, soprattutto, perché dovreste leggerlo. E poi volo a recuperare gli altri libri che ha scritto (li trovate qui).

Il professor Rastelli ogni settimana scrive almeno un paio di lettere di protesta per disservizi veri o presunti: al direttore del supermercato di zona (la frutta non è più quella di un tempo, non sa di nulla ed è cara), alla RAI (hanno sbagliato a pronunciare il nome di un compositore tedesco, è ora di finirla con questi analfabeti), al gestore telefonico (è sicuro che la bolletta nasconda una truffa, c’è sempre una truffa perché sono tutti ladri), alla banca (anche qui c’è qualcosa di losco nella gestione del conto).

La storia si dipana tra presente e passato. Nel presente, incontriamo il professor Emilio Rastelli, anziano, burbero, perennemente arrabbiato con il mondo, che alterna momenti di lucidità estrema e feroce ad attimi di smarrimento in cui sembra diventare un’altra persona, scappa dalla moglie e dal badante per correre sul lago di Como…

Nel passato, invece ci troviamo a leggere la storia di un ragazzino arrabbiato alla fine degli anni ’30 e di un giovane camerata negli anni della Seconda guerra mondiale. Come si legano questi tre filoni? Non ve lo dico perché non sono ammessi spoiler di nessun genere e poi perché Il passo falso è una storia talmente bella che va scoperta così come l’autrice l’ha pensata.

Lo stile è fluido e la storia scorre come le acque del Lario, trascinando con sé chi sta leggendo. Marina Morpurgo ci ha regalato uno spaccato di storia vera, tragica e terribile. I personaggi sono di fantasia, ma la rete della resistenza partigiana e ciò che i fascisti e i tedeschi hanno fatto sono Storia, quella con la S maiuscola, quella che non dovrebbe mai essere dimenticata perché non accada di nuovo, soprattutto ora che i testimoni oculari si sono spenti quasi tutti.

I personaggi sono tutti ben caratterizzati, tanto da sembrare voler uscire dalle pagine del libro in modo da farci ascoltare la loro storia.

Le persone possono essere straordinarie. Straordinariamente buone, straordinariamente stupide, straordinariamente crudeli… e in Il passo falso abbiamo esempi per ogni categoria, anche se fondamentalmente lo sappiamo tutti che ognunə di noi è il risultato di luci e ombre… anche se ci sono dei “ma”, delle volte. Il Catìf, che si chiama così per un motivo, è un esempio di meschinità fatta uomo, ma la stessa cosa si potrebbe dire della moglie e della figlia, che vedono ma tacciono per comodità o vigliaccheria.

Quando leggo queste storie, di tedeschi che rastrellano, di italiani che si dividono in noi e loro e i “noi” collaborano con i tedeschi, denunciando i vicini di casa e gli amici di una vita o che prendono parte diretta ai rastrellamenti, non posso non chiedermi perché. Perché? Come si fa a ubbidire a testa bassa senza porsi domande? E come si fa a trovare il coraggio di opporsi, recitando una parte in modo esemplare, per far sì che la rete non crolli, che ci sia un porto sicuro per chi cerca disperatamente di fuggire a un destino orrendo? E come si fa a guardare dall’altra parte pur sapendo che chi parte non tornerà?

Tutte queste domande si fanno sempre più pressanti mentre la storia prosegue con i suoi salti temporali che contribuiscono a mantenere un ritmo narrativo serratissimo. Il passo falso però non è un libro pesante, anzi. Marina Morpurgo riesce a inserire momenti di pura ilarità, principalmente nei commenti di Carla, personaggio che ho adorato, velati di ironia come piace a me.

Ma chi lo compie il passo falso, poi? Emilio, lasciandosi sfuggire cose che teneva segrete da tutta la vita? Irma, che aspetta? Antonio, che vive raccontandosi una verità fabbricata ad arte? Non ve lo dico, ovviamente, perché il mistero è una delle altre cose che ho amato di questo libro.

Una parte importantissima è racchiusa nei ringraziamenti del libro. Eh sì, perché Marina Morpurgo ci regala i link che ha consultato durante la stesura del libro e che sono una testimonianza diretta di ciò che è accaduto tra la Valsassina e la Valtellina in quegli anni bui. Uno è questo: http://www.55rosselli.it/

Leggete, studiate, ripassate, interiorizzate. Non siamo mai al sicuro al 100%, la memoria non deve morire con chi ha vissuto in modo diretto quello che viene raccontato in queste pagine.

Avete letto Il passo falso? Vi aspetto per commentarlo!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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