Il club delle lettrici compulsive

Jade City – Fonda Lee

Jade City Book Cover Jade City
La saga della Ossa Verdi #1
Fonda Lee
Fantasy
Mondadori
2022
Digitale - Cartaceo
564
Fornito dalla Casa Editrice
Andrea Cassini

La giada è la linfa vitale dell’isola di Kekon: estratta, venduta, rubata, e soprattutto usata da secoli dai guerrieri Ossa Verdi come la famiglia Kaul per potenziare le loro abilità marziali e difendere l’isola dagli invasori stranieri.

Ormai le guerre sono finite e la nuova generazione di Kaul, a capo del clan Zero Vette, vuole solo proteggere i propri affari e dominare il mercato della giada. È un mondo in rapido cambiamento nel quale le antiche tradizioni d’onore non hanno più posto. E quando spunta una nuova droga che permette a chiunque di maneggiare la giada, la tensione tra il clan Zero Vette e i rivali della Montagna esplode con violenza. È in gioco il destino di tutte le Ossa Verdi, e dell’intera Kekon.

Oggi partecipiamo al Review Party di Jade City, un libro di Fonda Lee pubblicato da Mondadori. Prima di cominciare vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi un’idea più completa del libro.

Come al solito mi sono lasciata attrarre dai colori di questa copertina, semplice ma con il titolo in un bellissimo color verde; mi sono ovviamente buttata a capofitto tra le sue pagine, ma non ho trovato quello che mi aspettavo.

Il romanzo è ambientato a Janloon, una città asiatica, presumibilmente, controllata da due clan rivali, La montagna e gli Zero Vette. 

I  protagonisti del racconto fanno parte degli Zero Vette e sono coloro che guidano il clan. Lan è il pilastro, una sorta di capo designato per diritto di nascita, ma anche per il valore e per il coraggio. Accanto a lui c’è Hilo, il fratello, sbruffone e spericolato, sempre pronto a dar battaglia; Hilo occupa il posto di Corno ed è attorniato da guardie del corpo e suoi fedelissimi con cui spadroneggia per la città. Della famiglia fa parte anche Shae, sorella dei due, che ha deciso di allontanarsi dalla famiglia e dalla città perché innamorata di un uomo straniero, e per laurearsi. 

Ma quello per cui i due clan lottano è il monopolio della Giada, un minerale che permette a chi la possiede di aumentare la forza, la percezione, la leggerezza e dà la possibilità di canalizzare la forza in modo da diventare potentissimi. 

La supervisione del clan su ogni aspetto della società, crimine incluso, era un fatto largamente accettato a Janloon e faceva parte della vita quotidiana.

Ma non tutti possono usare la giada, sulla maggior parte delle persone, se non sufficientemente addestrate, ha dei pericolosissimi effetti collaterali che possono portare alla pazzia e alla morte. 

Solo l’etnia degli abukei è immune al potere della giada, ma questi vengono sfruttati come raccoglitori del minerale nelle miniere. 

Il folklore abukei collegava la giada alla Prima Madre e alla creazione del mondo. I deisti la ritenevano un dono divino, il sentiero per la salvezza dell’umanità. Alcune religioni straniere dicevano che fosse una sostanza maligna partorita dal diavolo, una credenza che gli shotariani avevano abbracciato con vigore nei decenni di dominio su Kekon. La giada era intrisa di innumerevoli miti e sentimenti, di mistero e potere, eppure, a vederla così… era noiosa. Un oggetto da scavare, estrarre, spostare, intagliare, levigare e vendere per realizzare un profitto.

Ovviamente il potere della giada porta a grandi interessi economici e politici, oltre alla nascita di un fiorente mercato nero dove si cerca di smerciare il preziosissimo minerale. 

Inoltre è stata creata una sorta di droga sintetica che permette di utilizzare la giada anche a chi non ha i geni giusti o la formazione appropriata. E questo non fa altro che sconvolgere ancora di più i già precari equilibri. 

Questo è l’antefatto, o meglio è lo sfondo in cui si dipana la vicenda. 

In questo volume, la focalizzazione è soprattutto nei confronti dei protagonisti che sono caratterizzati in maniera davvero mirabile. 

C’è Lan che è pacato, riflessivo, un buon capo in fin dei conti, ma che si chiede continuamente se sia degno del ruolo che sta ricoprendo. Anni prima è stato lasciato dalla moglie, e questo gli crea una forte amarezza e tristezza che lo fanno circondare da un’aura di malinconia che non ti aspetti da un potentissimo capoclan. In contrapposizione c’è Hilo, forte, coraggioso, attaccabrighe, in continua ricerca di menar le mani, ma che cerca continuamente l’approvazione del fratello e della famiglia.  E infine Shae, dolce e coraggiosa, ma distaccata dalla sua famiglia, di cui però continua a desiderare l’approvazione. Su tutti aleggia la figura del nonno, il capostipite del clan, anziano e ormai affetto da demenza senile, che vuole però ancora tenere in pugno i suoi nipoti. 

I personaggi che compaiono non sono ovviamente solo questi, ce ne sono tanti altri e riusciamo quindi a seguire la vicenda attraverso gli occhi di tutti, di Anden, il cugino, dell’Indovino, delle due guardie del corpo di Hilo, i fratelli Maik, e la donna di Hilo, Wen.

Come vedete è un romanzo piuttosto complesso, dove le vicende vengono presentate da uno o dall’altro dei personaggi, dove ogni avventura è incatenata a un’altra e a un’altra ancora senza fine. La storia scorre tra battaglie cruente, riflessioni, tradimenti ma anche e soprattutto un grande senso di lealtà tra coloro che appartengono ai clan nei confronti dei loro capi. 

Devo essere sincera, mi aspettavo qualcosa di più… Per circa un terzo del romanzo la vicenda va molto a rilento, con la presentazione molto accurata di Janloon e dei personaggi, che ha reso, però, almeno per me, la lettura piuttosto faticosa. Poi la narrazione si è fatta sicuramente più interessante, ma mai è riuscita a coinvolgermi più di tanto. 

Jade City è il primo volume di una trilogia, e come spesso accade il primo volume non soddisfa pienamente perché purtroppo l’autore deve creare i presupposti, presentare i personaggi e l’ambientazione e, come in questo caso, far capire i motivi delle lotte “mafiose” che vengono narrate nel romanzo.

Spero dunque che i prossimi volumi siano più interessanti, meno lenti, più effervescenti, perché secondo me da questa saga ci si può aspettare grandi cose.

E quindi non mi resta che attendere il seguito sperando che non mi deluda.

Avete letto Jade City? Vi aspetto per commentarlo!

Resta connessə. Segui la nostra pagina Facebook e il nostro profilo Instagram, in modo da non perderti nemmeno una novità.

NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.