L’assassino è tra le righe
Giallo
Einaudi
2023
Digitale - Cartaceo
552
Manuela Francescon
Caro lettore, in queste pagine troverai i documenti necessari per risolvere un caso. Tutto inizia con la comparsa di due nuovi membri della cittadina di Lockwood, nella campagna inglese, e termina con una tragica morte. Per il brutale omicidio qualcuno è già stato condannato ed è in prigione, ma sospettiamo che potrebbe essere innocente. L'impressione è che segreti ben piú oscuri debbano ancora essere svelati. L'assassino, se fai attenzione, si è tradito. E le prove sono qui, tra le righe, basta saperle leggere. Se vuoi scoprire la verità non ti resta che accettare la sfida e cominciare l'indagine. Lockwood – cosí tranquilla e pittoresca – sembra il posto ideale per mettere radici. O almeno questo è quello che pensa Sam, un'infermiera appena tornata dall'Africa, decisa a lasciarsi alle spalle brutti ricordi. C'è persino una compagnia teatrale, perfetta per fare conoscenze e distrarsi un po'. Ma tra le stradine acciottolate di Lockwood non tutto è privo di ombre. Issy, la collega che ha introdotto Sam nella filodrammatica, dà l'impressione di nutrire per lei un morboso interesse. C'è poi una strana raccolta fondi lanciata dalla famiglia Hayward – la più ricca della città – che pare nascondere altro. Qualcuno inizia a fare domande in giro, troppe, e lo uccidono. Un colpevole viene subito trovato, ma due giovani studentesse di Legge, Charlotte e Femi, sono convinte che qualcosa non quadri. Eppure la verità, lo sentono, è davanti ai loro occhi.
Oggi parliamo di L’assassino è tra le righe, un libro scritto da Janice Hallett e pubblicato in Italia da Einaudi.
O meglio, non ne parliamo. Perché è un casino vero.
Partiamo dall’inizio. Circa due mesi fa, la mia amica Lorella di Esmeralda Viaggi e Libri mi ha mandato un messaggio vocale che più o meno diceva così: «Oh mamma, Sara, ho iniziato un libro troppo troppo bello, lo devi leggere assolutamente perché ti piace sicuro anche se non si capisce niente».
Lorella ed io condividiamo parecchie follie, tra cui una passione viscerale e autentica per i gialli. Quindi, per arrivare con un entusiasmo del genere dopo anni di gialli e thriller letti e commentati insieme, dopo anni passati a sclerare con libri più o meno belli, con casi più o meno complicati in cui ci siamo scervellate per arrivare a capire chi fosse il colpevole, vuoi non ascoltarla?
Appunto.
Quindi, appena ho avuto del tempo libero, ho iniziato L’assassino è tra le righe. E, nonostante le sue 500 e fischia pagine, l’ho letto in due giorni e mezzo.
Ma non ve ne posso parlare. Davvero, non posso. Non come farei di solito. Perché L’assassino è tra le righe non è il solito giallo. Lo so, dico sempre “Questa è la recensione più difficile di sempre blablabla”, ma questa è davvero una recensione impossibile da scrivere perché questo libro è diverso.
Questo libro vi metterà alla prova in ogni modo possibile.
Intanto, scordatevi descrizioni, ambientazioni e compagnia bella. Dimenticatevi dialoghi e scene piene di pathos. Non troverete nemmeno una di queste cose.
Eh.
Vorrei vedere la vostra faccia, giuro. Se non ci sono descrizioni, ambientazioni, dialoghi… cosa diamine c’è in questo libro? È presto detto: c’è tutto il resto.
La storia inizia con un dialogo che avviene tramite uno scambio di messaggi tra due ragazze, due studentesse di Legge. Femi e Charlotte sono davanti a un caso molto complesso che vede coinvolti tantissimi attori (anche letteralmente, non solo processualmente parlando) e tutta la vicenda si sviluppa attraverso e-mail, messaggi, bigliettini, verbali di polizia e via dicendo.
Nonostante manchino le fondamenta dei libri per come siamo abituati a leggerli, non rischierete di confondervi perché Janice Hallett è un genio vero ed è riuscita a dare una voce a ogni singolo personaggio. Attraverso le loro parole, sarete in grado di cogliere le varie sfaccettature del loro carattere senza difficoltà, ve lo assicuro.
Non posso dirvi molto sulla trama. È successo qualcosa di brutto e la storia viene ricostruita attraverso i fatti che hanno portato all’evento finale. Vi posso dire che siamo in UK, che coinvolta c’è una compagnia teatrale amatoriale (ma non solo) e che c’è tantissima carne al fuoco. Non posso dirvi altro, nemmeno cos’è successo o a chi, soprattutto. Vi dico solo di stare attenti a tutto perché tutto potrebbe essere (o non essere. Dai, la citazione teatrale concedetemela!) un indizio.
L’assassino è tra le righe mi ha divertita tantissimo e sì, ho mandato messaggi deliranti a Lorella per commentarlo nonostante lei sapesse già (ed è stata bravissima a non rispondere mai a nessuna delle mie domande) e l’ho consigliato a tutte le mie amiche che leggono gialli. Perché sorprendere e fregare un lettore accanito di questo genere mica è facile, eh. Siamo allenati, abituati a tenere tutto in considerazione, a non fidarci di niente e di nessuno… Eppure, Janice Hallett è riuscita a creare un libro sorprendente con una trama avvincente che forse, se fosse stata raccontata in un altro modo, non avrebbe retto bene come invece ha fatto.
C’è umanità di vario genere in L’assassino è tra le righe e anche gli argomenti affrontati sono tantissimi.
Mi piacerebbe entrare nei dettagli e potervi raccontare di Helen, di Martin, di Isabel, di Sam, di Poppy, di Tish e di tutti gli altri, ma non posso davvero farlo. Questa volta vi dovete davvero accontentare di un “è bellissimo, leggetelo”. Perché è davvero un libro bellissimo che vi terrà impegnati dall’inizio alla fine.
Siamo oltre il semplice romanzo epistolare. Leggendo L’assassino è tra le righe, vi ritroverete davvero nei panni di un investigatore. Accettate la sfida? Libererete la vostra Miss Marple interiore? Il vostro Poirot nascosto? Fatemi sapere!
Vi aspetto per commentare L’assassino tra le righe, ma mi raccomando: assolutamente niente spoiler di nessun genere!
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