L'intruso
Le indagini dei fratelli Corsaro #9
Giallo
Newton Compton
2022
Digitale - Cartaceo
256
Fornito dalla Casa Editrice
È irriconoscibile e non ci sono tracce utili a chiarire il mistero della sua identità. Si tratta di un caso complicato, e proprio per questo il cronista Fabrizio Corsaro si mette a indagare per conto del suo giornale. Alcuni indizi collegano il morto a una comunità religiosa che vive quasi isolata dal mondo, in una zona impervia e disabitata dell’isola, non lontano dal luogo del ritrovamento. Proprio in quella comunità finisce, per ragioni professionali, il fratello di Fabrizio, Roberto Corsaro, avvocato penalista. Immergendosi per alcuni giorni in quel mondo impenetrabile e fuori dal tempo, Roberto porterà alla luce una serie di insospettabili verità.
Un vagabondo dal passato torbido. Una comunità religiosa isolata dal mondo. Un segreto che fa paura.
Oggi partecipiamo al review party di L’intruso, un libro scritto da Salvo Toscano e pubblicato da Newton Compton. Prima di cominciare vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.
La serie delle indagini dei fratelli Corsaro è così composta:
- Ultimo appello
- L’enigma Barabba
- Sangue del mio sangue
- Insoliti sospetti
- Una famiglia diabolica
- L’uomo sbagliato
- La tana del serial killer
- Memorie di un delitto
- L’intruso
Chi ha cominciato una serie partendo dal nono volume? Chi, secondo voi, merita un altro (l’ennesimo) Nobel per la furbizia? Ma io, naturalmente! Tra l’altro, come cavolo ho fatto a perdermi questa serie?
Ok, non perdiamo tempo con le recriminazioni e andiamo al libro!
Due fratelli, due vite diverse, due lavori diversi, due racconti che sono destinati a fondersi e a diventare una storia corale.
Questo è fondamentalmente L’intruso, un thriller davvero ben costruito in cui i racconti dei due fratelli, uno giornalista e l’altro avvocato, ne scandiscono il ritmo.
Un corpo carbonizzato ritrovato in campagna, una comune diretta da un prete nell’entroterra palermitano, un bambino in affido, una donna maltrattata sono parte degli altri elementi che ritroverete nell’ultimo libro di Salvo Toscano.
Ma sto divagando, non è di dialetti che voglio parlare, quanto piuttosto dell’immenso beneficio che l’umanità trarrebbe se i suoi componenti apprendessero il valore del silenzio, se l’esperienza insegnasse a ciascuno di noi a non perdere l’occasione di tacere quando questa si presenta, depurando il creato da quell’abisso senza fondo di cazzate che lo inquinano. Un colossale ammasso di minchiate in libertà, che ha trovato pieno diritto di cittadinanza in quella diabolica invenzione che noi mortali chiamiamo social network e che a mio modesto avviso si potrebbe più propriamente appellare la Grande fogna globale.
Ci sono un po’ troppi preti per i miei ateissimi gusti, a dirla tutta, ma la storia è veramente ben scritta (errori a parte. I trascorsi sono al massimo poco EDIFICANTI, non poco EDIFICABILI. Sono due parole totalmente diverse) e Toscano è riuscito ad attirare la mia attenzione. All’inizio, le voci di Fabrizio e Roberto si sono un po’ confuse nella mia testa, ma è colpa mia perché non sono avvezza a questo tipo di narrazione e perché non conoscevo la serie. Dopo i primi due scambi, ho capito… eh, allora, fa caldo, bella gente. Ho i miei tempi.
Dicevo, ho capito e ho adorato questo escamotage di dividere per racconti l’intero romanzo… sul quale non vi dirò un bel niente, se non leggetelo! Perché è un giallo e lo spoiler è dietro l’angolo, quindi da me non avrete mezza parola in più rispetto alla quarta di copertina.
«Allora ho detto bene, un nowhere man».
«Sitting in his nowhere land», aggiunse lui. Porca vacca, che ragazzo dalle mille risorse. Scalò parecchie posizioni nella mia classifica. Dove già era ben piazzato.
«Bravo, mi compiaccio».
«Sì, ma non credo che conoscere i Beatles mi servirà per venire a capo di questa cosa».
«Conoscere i Beatles serve sempre. A tutto. Non vacillare nella tua fede, giovane padawan».
Roberto e Fabrizio sono due personaggi che a mio parere funzionano bene sia insieme sia divisi. Ognuno ha le sue peculiarità, i suoi punti deboli e i suoi punti di forza. Insieme sono uno spettacolo. Sono fratelli, si vogliono bene, si insultano (certe volte sono anche insulti meritati!), ma si coprono le spalle, soprattutto quando la vita ha in serbo qualche tiro mancino.
A contorno del filone principale ci sono le vite dei due protagonisti che fanno da fil rouge tra un libro e l’altro. Ecco perché devo assolutamente recuperare i precedenti! Non posso non conoscere la storia di Nico. E ammetto senza vergogna di essermi commossa tantissimo per i racconti di Fabrizio. Quindi, ora, oltre che recuperare i vecchi aspetto il nuovo per sapere com’è andata quella certa cosa che non vi posso dire! Ma non temete perché il caso è autoconclusivo, Toscano non vi lascerà senza risposte.
Il giallo è ben costruito, le informazioni sono ben dosate e vi ritroverete a fare mille supposizioni… Fatemi sapere se avete scoperto colpevole e movente!
Mi piace lo stile di Toscano, mi ha colpita il suo modo di scrivere, e ho adorato la sua verve e la sua ironia. Come primo approccio non posso che esserne soddisfatta… quindi vado a leggere eh, ho un bel po’ di roba da recuperare!
Avete letto L’intruso? Vi aspetto per commentarlo!
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