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La banda di via Panisperna – Giorgio Colangelo, Massimo Temporelli

La banda di via Panisperna. Fermi, Majorana e i fisici che hanno cambiato la storia Book Cover La banda di via Panisperna. Fermi, Majorana e i fisici che hanno cambiato la storia
Giorgio Colangelo, Massimo Temporelli
Saggio
Hoepli
2013
Digitale - Cartaceo
176

Roma, primi anni Venti. Nel vecchio istituto di fisica di Via Panisperna un gruppo di studenti, guidati da Enrico Fermi, nell'entusiasmo e nella spregiudicatezza giovanile, scoprono la chiave per violare i segreti del nucleo atomico. Quei ragazzi, tra cui Majorana, Amaldi, Pontecorvo, Segrè e Rasetti, diventeranno i protagonisti della nascita della fisica moderna e vivranno i momenti fondamentali che hanno segnato il secolo scorso: dal fascismo al boom economico, passando per la Seconda Guerra Mondiale e l'era atomica, fino ad arrivare alla Guerra Fredda. La banda di Via Panisperna non è solo il racconto di grandi scoperte scientifiche, di eventi che hanno segnato la nostra epoca, ma anche una storia di gioventù e amicizia, sogni e ambizioni, misteri e domande, a cui in alcuni casi non si è ancora trovata una risposta.

Oggi vi voglio parlare di un libro particolare, La banda di via Panisperna. Fermi, Majorana e i fisici che hanno cambiato la storia di Giorgio Colangelo e Massimo Temporelli, pubblicato da Hoepli.

Io mi definisco una lettrice onnivora. Certo ho i miei generi preferiti, fantasy, noir, thriller, ma anche narrativa, ma se mi capita leggo volentieri anche altre tipologie di romanzi e non solo. Contrapposto a me c’è mio marito. Lui non legge nulla, nemmeno le riviste, nemmeno i quotidiani. È proprio vero che gli opposti si attraggono!

Perciò immaginerete la mia sorpresa quando, all’improvviso, senza nessun segnale premonitore, mi ha chiesto se potevo procurargli un libro, non un romanzo, badate bene, ma un libro che narra di un gruppo di fisici che iniziarono la loro attività sperimentale negli anni ’30. A questo punto, incuriosita dal motivo per cui lui, un non lettore, potesse avere desiderio di leggere un libro del genere, ho pensato bene di leggerlo anch’io.

La banda di via Panisperna. Fermi, Majorana e i fisici che hanno cambiato la storia è, dunque, il racconto dell’impegno scientifico di grandi nomi della fisica italiana e non solo. Incontriamo Fermi, Rasetti, Pontecorvo, Majorana, Segrè e li conosciamo ancora giovanissimi, appena diciottenni, all’inizio dei loro studi universitari, ma già presi completamente dal sacro fuoco della Scienza. Seguiremo, lungo le pagine di questo libro, la loro crescita professionale, la nascita della “banda” di via Panisperna, le loro scoperte scientifiche che cambieranno la visione della Fisica, portando alla nascita della fisica moderna e della fisica quantistica. 

È stato bello seguire la vita di questi scienziati, prima ragazzi e poi uomini, ragazzi geniali, tutti premi Nobel per la Fisica, persone però modeste e pronte a insegnare a chiunque volesse avvicinarsi al loro mondo. 

la banda di via panisperna
Da sinistra: Oscar D’Agostino, Emilio Segrè, Edoardo Amaldi, Franco Rasetti ed Enrico Fermi. Foto scattata da Bruno Pontecorvo. È anche la foto che compare in copertina. ©Wikipedia – Pubblico dominio

Non avrei mai creduto possibile che un libro del genere potesse appassionarmi così tanto. Sì, è vero, io sono molto attratta dalle scienze in generale, e soprattutto la Fisica mi affascina in maniera particolare, ma leggendo questo racconto mi sono anche emozionata, quasi come se stessi conoscendo di persona questi grandi scienziati.

Ho ritrovato anche molte delle problematiche che tuttora che lavora nell’ambito della ricerca deve affrontare. I finanziamenti, la corsa alla pubblicazione prima di altri gruppi, la scelta di studiare non per il puro piacere di farlo ma per scelte economiche e politiche, esattamente come successe a loro all’inizio della Seconda guerra mondiale.

La ricerca si svolge in condizioni di pressione estrema: ci sono così tante persone che lavorano sullo stesso problema che non ci si può permettere di rilassarsi. Se stai lavorando su qualcosa su cui lavorano simultaneamente altri dieci gruppi e ti prendi una settimana di vacanza, gli altri ti battono sul tempo e pubblicano prima. È una corsa disperata. Ai vecchi tempi, con Fermi, il lavoro che stavamo facendo era certamente tra le cose più importanti che si facessero in fisica in quel momento, non importa dove.

Oggi come allora, per problemi di diversa natura, certo, molti giovani scienziati sono costretti ad allontanarsi dal paese di origine e andare all’estero, soprattutto negli Stati Uniti. Allora furono costretti a emigrare per problemi legati alle leggi razziali dell’Italia del fascismo, oggi molti giovani ricercatori vanno via perché qui la ricerca non è finanziata adeguatamente, e di sola passione non si campa, purtroppo.

La cosa che stupisce, leggendo il libro, è che questi personaggi, che ho sentito nominare tantissime volte legati alle scoperte scientifiche che hanno cambiato non solo la Fisica ma anche la vita quotidiana, vedi le radiazioni o l’energia nucleare, erano giovanissimi quando hanno iniziato i loro esperimenti, poco più che ventenni. Ma anche oggi ci sono tantissimi giovani ricercatori, neolaureati che riescono a lavorare nella ricerca e a livello di passione e capacità hanno poco da invidiare a questi grandi scienziati. Purtroppo però non sempre è facile coniugare passione al lavoro, per cui spesso è necessario scendere a grandi compromessi.

Quella del neolaureato alla ricerca di un lavoro, oggi come allora, è un’avventura difficile e una storia che si ripete, nonostante quello che stia narrando è l’inizio della carriera di uno dei fisici più importanti del XX secolo.

Da notare, inoltre, che il romanzo non parla solo di Fermi, o di Rasetti o Pontecorvo, ma racconta di tutto loro, della “banda” appunto, perché anche allora

svolgere una buona ricerca scientifica non significa avere singoli individui con straordinarie capacità, ma un gruppo di persone amalgamato dallo scambio di idee.

Il libro termina con una bellissima intervista di Giorgio Colangelo a Roy Glauber, anch’egli premio Nobel per la fisica, che a soli diciotto anni entrò nel gruppo di lavoro di Los Alamos, dove si facevano esperimenti sull’atomica. Qui conobbe Fermi, Cohen, Von Neuman, tutti i grandi scienziati che in quegli anni lavoravano al progetto. Nell’intervista, Roy ci fa intravedere il volto più umano di Enrico Fermi ed evidenzia la sua personalità geniale in un uomo umile e generoso.

Ho amato questo libro, mi sono emozionata e anche commossa. Non è di lettura semplice, soprattutto nei passi in cui vengono descritte le esecuzioni degli esperimenti a cui gli scienziati si dedicavano, ma superando questo ostacolo, rileggendo magari più volte il passo, anche perché il linguaggio usato è molto chiaro e non vengono usati termini troppo tecnici, si può godere di una lettura coinvolgente ed emozionante. 

Sono contenta che mio marito me lo abbia proposto, speriamo ora che lo legga davvero!

Avete letto La banda di via Panisperna. Fermi, Majorana e i fisici che hanno cambiato la storia? Lo leggerete? Vi aspetto per commentarlo insieme.

P.S. poiché mi ha appassionato tantissimo, credo che leggerò altro su questo argomento. Per esempio, ho già pronto il libro di Licia Troisi, che ho apprezzato moltissimo come autrice fantasy: La sfrontata bellezza del cosmo.

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