Il club delle lettrici compulsive

La danza del ciliegio – Veronica Variati

La danza del ciliegio Book Cover La danza del ciliegio
Veronica Variati
Romanzo storico
Libromania
2021
Digitale - Cartaceo
276
Fornito dalla Casa Editrice

Da una storia d’amore vera ambientata nel Giappone dei primi anni del Novecento.

Una nuova edizione aggiornata e completamente rivista dall’autrice.

Dopo l'ennesimo fidanzamento fallito, George Denison Morgan decide di andare il più lontano possibile. Il suo amico Samuel è a Kyōto per lavoro. È una città magica e a modo suo accogliente: decide così di partire subito. Dal primo momento si sente ammaliato e accarezzato da quelle atmosfere così diverse da quelle a lui familiari. Arrivato a Kyōto, il suo amico lo porta a teatro ed è qui che per la prima volta vede le geishe: creature meravigliose è quello che pensa subito. Yuki Kato è la protagonista di questo spettacolo e George vuole solo sentire la sua voce, parlarle, afferrare quel fascino soprannaturale. Ci riuscirà?

Un romanzo che profuma di alberi di ciliegio e colpisce per la delicatezza e per la speranza che trasmette.

Oggi partecipiamo al blog tour di La danza del ciliegio, scritto da Veronica Variati pubblicato da Libromania. Prima di lasciarvi alle parole di Giulia che ha letto il libro, vi carico il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le tappe delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro attraverso gli approfondimenti che hanno preparato.

La danza del ciliegio

Ancora una volta una copertina bella e delicata mi ha fatto cadere nella sua trappola! Una trappola bellissima, devo essere sincera!
Ho preso in mano questo libro ed è stato amore a prima vista, amore che si è confermato e rafforzato già dalle prime pagine.

Primi del ‘900 (e già il periodo storico mi intriga molto): George Denison Morgan, un ricco imprenditore americano, decide di intraprendere un viaggio in Giappone (altro punto a favore del romanzo! Il Giappone, quanto mi affascina!) per dimenticare un amore finito. A pochi giorni dal suo arrivo conosce Oyuki, una geisha bellissima e intrigante.

Il fatto che l’autrice si sia ispirata a una storia vera, non ha fatto altro che accrescere in me la curiosità e la voglia di leggere il romanzo.
Mi sono trovata davanti a una storia tenera e coinvolgente, in cui due culture totalmente diverse si incontrano e si amano, superando tutti gli ostacoli che possono frapporsi tra loro.George è il tipico americano, ricco, che proviene da una famiglia di imprenditori che cercano di combinare matrimoni per elevarsi a livello sociale. Ma lui è un ribelle non si piega alle decisioni della famiglia, è considerato uno scapestrato.

Lei è invece una geisha, un’artista, una figura che in Giappone è quasi considerata sacra, intoccabile.

Gei significa “arte”, mentre sha vuol dire “persona”, sono come opere d’arte viventi . […] Ko invece significa “fanciulla”, infatti ci sono anche le maiko, le apprendiste geisha, e mai sta per “danzante”

L’autrice ci descrive le usanze giapponesi in modo delicato e mirabile, raccontandoci tante cose senza mai diventare noiosa, ma affascinando sempre più grazie al linguaggio ricercato che usa, complice anche all’alternanza, nella narrazione, dei punti di vista, per cui  un capitolo è narrato  in prima persona da George, e il successivo da Oyuki. In questo modo riusciamo a cogliere i sentimenti di entrambi, le loro angosce, la loro gioia e come nasce e cresce il loro amore.

L’autrice riesce a mettere in evidenza le differenze abissali tra cultura occidentale e orientale, ma l’amore riesce a superare barriere che sembrano insormontabili. Racconta anche di forme di razzismo becero e ignorante che purtroppo allora (ma forse anche tuttora?) esisteva nei confronti di persone straniere e, nel nostro caso, che rivestivano un ruolo di prestigio in Giappone ma che in occidente veniva facilmente travisato.

«Ma perché fanno così George?»
«Fanatismo. Discriminazione. Ignoranza.»

Parole e spiegazione che è ancora attualissima! Quante volte ci chiediamo perché davanti allo “straniero” ci si comporti in modo inopportuno, con astio, paura, e la risposta è la stessa?

Non esistono affatto differenze di razza, signore, è un puro concetto dettato dal pregiudizio e dall’ignoranza. Abbiamo lingue, religioni e culture diverse, ma il cuore che batte dentro di noi è lo stesso per tutti.

Quanta verità in queste parole? E quanto sono attuali? Quante volte ancora è necessario ripeterle perché ciò che è ovvio non è ancora condiviso da tutti?

La storia narrata da Veronica Variati in La danza del ciliegio è una storia vera di inizio secolo, attualissima nei contenuti e che dimostra come, volendo, sia facile superare barriere culturali e linguistiche.
Consiglio la lettura davvero a tutti! È un libro delicato e profondo, che ci conduce per mano alla scoperta del meraviglioso Giappone ma che non perde mai di vista la grande problematica che ancor oggi affligge l’umanità: la paura del diverso.

Avete letto La danza del ciliegio? Vi aspetto per parlarne!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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